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Ufficiale: Panini Comics pubblicherà la DC Comics in Italia

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Dopo mesi frenetici in cui si rincorrevano voci di corridoio, arriva la conferma ufficiale: Panini Comics pubblicherà il materiale DC Comics in Italia a partire dal 2 aprile 2020. Le prime pubblicazioni annunciate saranno 5 albi definiti "Alfa", che faranno da apripista, e l'albo speciale di 32 pagine L’anno del criminale.

L'editore, che seguirà RW Edizioni, ha annunciato tramite un comunicato che riportiamo integralmente qui di seguito:

"PANINI S.p.A. E DC COMICS ANNUNCIANO L’INIZIO DI UN ACCORDO DI LICENZA A LUNGO PERIODO PER LA PUBBLICAZIONE DEI FUMETTI E DELLE GRAPHIC NOVEL DC IN ITALIA

Modena, Italia e Burbank, California, 13/01/2020
DC, editore, tra gli altri, dei personaggi Superman, Batman e Wonder Woman, ha concesso a Panini, uno dei più grandi editori di fumetti a livello mondiale, i diritti per la pubblicazione dei propri fumetti e graphic novel in formato cartaceo e digitale in Italia, che saranno distribuiti in edicola, fumetteria, libreria e nei principali store online. Le pubblicazioni DC Comics Panini inizieranno ufficialmente il 2 aprile 2020, in concomitanza con la dodicesima edizione dello storico evento modenese Play e contemporaneamente con quello nella capitale Romics, durante i quali Panini parteciperà con spazi dedicati a vendita ed eventi.


Faranno da apripista per il lancio delle nuove serie DC in Italia cinque albi Alfa da collezione e lo speciale L’anno del criminale, albo di 32 pagine che contiene tre storie brevi firmate da alcuni dei più grandi talenti del fumetto americano del momento.
I piani editoriali e la lista degli albi che inaugureranno la nuova era di DC targata Panini saranno comunicati in seguito nei canali web e social ufficiali di Panini Comics.

Jim Lee, Chief Creative Officer e Publisher di DC, ha dichiarato: “Questa nuova relazione con Panini S.p.A. è un’opportunità entusiasmante per DC. Conosco personalmente la passione e l’amore che i fan italiani nutrono nei confronti dei nostri eroi e dei nostri criminali, e non vedo l’ora di vivere il futuro dell’Universo DC pubblicato da Panini a partire da aprile”.

Marco M. Lupoi, direttore editoriale di Panini, ha aggiunto: “Fin da quando ho letto il mio primo Batman di Neal Adams, o il Superman di Curt Swan, o i Teen Titans di Nick Cardy, l’universo degli eroi DC ha fatto parte del mio immaginario, contribuendo a creare una cultura fumettistica che ha spaziato da quelle prime letture fino a tutta la produzione DC degli ultimi decenni. È quindi con enorme emozione che accolgo l’Uomo d’Acciaio, il Cavaliere Oscuro e tutti gli altri eroi del pantheon DC all’interno di Panini Comics Italia, per un programma editoriale ambizioso e che si prefigge di presentare il meglio della produzione di Burbank, nella veste editoriale più curata e accattivante, aprendo una nuova tappa nella storia italiana di questi eroi. Dopo due decenni circa come editore DC in Germania e Brasile, è il momento per me di accogliere gli eroi DC in Panini anche sul suolo natio. Up up and away, come nelle migliori tradizioni”.

DC è uno dei più grandi editori al mondo di fumetti e graphic novel in lingua inglese, ed è la casa di alcuni tra i più iconici e famosi personaggi mai creati. In quanto divisione creativa di WarnerMedia, DC ha il ruolo di integrare strategicamente personaggi e storie tra film, televisione, prodotti di consumo, home entertainment, giochi e il servizio streaming DC Universe. Per maggiori informazioni, visitate il sito dccomics.com

Il Gruppo Panini, fondato quasi sessant’anni fa a Modena e con sedi in tutta Europa, Sud America e Stati Uniti, è leader mondiale nel settore delle figurine collezionabili e una delle realtà più importanti in Europa e Sud America per la pubblicazione di fumetti, riviste per bambini e manga. L’azienda si avvale di canali di distribuzione in più di 130 stati e impiega oltre 1200 dipendenti. Per maggiori informazioni, visitate il sito paninigroup.com"

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Le variant cover di Absolute Carnage realizzate da Zerocalcare e Spugna

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Sono state diffuse le variant cover di Absolute Carnage 1 che Panini Comics ha fatto realizzare a Zerocalcare e Spugna. Potete vederle qui di seguito.

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L'albo uscirà il 16 gennaio, avrà 72 pagine e costerà 6,90€.
La variant di Zerocalcare formerà, inoltre, un unico disegno con i numeri 2 e 3 della saga, come potete vedere qui di seguito.

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Scritta da Donny Cates e disegnata da Ryan Stegman, Absolute Carnage manda Kasady a caccia di chiunque abbia mai "indossato" un simbionte - e ogni simbionte stesso.

"Cletus Kasady è tornato, ed è più micidiale di quanto sia mai stato", ha dichiarato Cates in un video. "Absolute Carnage racchiude ogni singolo personaggio che abbia mai indossato un simbionte e ogni simbionte esistente, risalendo fino a quando Peter ha trovato il costume nero. Passando da Maximum Carnage a Venomized a tutto il resto... ognuno è un bersaglio."

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Arriva per Panini Comics Bowie, la biografia a fumetti del Duca Bianco

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Riceviamo e pubblichiamo:

In contemporanea con l’originale americano e in occasione del quarto anniversario della sua scomparsa, Panini Comics pubblica in Italia Bowie - Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams, la biografia a fumetti che racconta la vita dell’icona mondiale David Bowie: un artista anticonformista che ha sedotto intere generazioni di fan con la sua musica indimenticabile, uno straordinario performer visivo che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.

Un volume emozionante e magnificamente illustrato dalla coppia più pop e technicolor del fumetto americano, Michael e Laura Allred, con la sceneggiatura di Steve Horton, che ripercorre la scalata al successo dell’artista dall’anonimato alla fama mondiale, in parallelo all’ascesa e alla caduta del suo alter ego Ziggy Stardust. Bowie - Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams è un lavoro monumentale ispirato dall’unico e solo super eroe, extraterrestre e dio del rock and roll.

GLI AUTORI

Micheal Allred è un fumettista e scrittore americano, autore di graphic novel come Madman, Red Rocket 7 e iZombie. Le sue opere, caratterizzate da uno stile pop e immaginifico, sono spesso colorate dalla moglie Laura Allred, vincitrice del “Best Coloring” Eisner Award per il suo lavoro su iZombie e Madman All-New Giant-Size Super-Ginchy Special.

Steve Horton ha lavorato come sceneggiatore per diverse case editrici di fumetti, tra cui DC, Image, IDW (Satellite Falling) e Dark Horse (Amala’s Blade).

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La Guerra dei Regni 1-5, recensione: il culmine della run di Jason Aaron su Thor

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Sette anni fa, con l'uscita di Thor: God of Thunder #1 nelle fumetterie d'oltreoceano, lo scrittore Jason Aaron ha dato il via alla sua longeva gestione del Tonante di casa Marvel che ha certamente ridefinito e rivoluzionato l'intera mitologia fumettistica moderna del suddetto personaggio, trovando come suo valido opponente soltanto l'immortale ciclo di Walter Simonson cominciato verso la prima metà degli anni Ottanta. Di Aaron sono, per esempio, le storie dove il figlio di Odino diventa indegno di Mjolnir o quelle in cui debuttano volti cruciali come Gorr il Macellatore di Dei, il Thor della Guerra e soprattutto la versione della "Potente Thor" incarnata da Jane Foster. Queste sono solo alcune delle tante brillanti intuizioni che, in un modo o nell'altro, hanno posto delle solide basi per un nuovo quanto ambizioso conflitto che sarebbe poi scoppiato con veemenza nell'Universo fumettistico della Casa delle Idee. Stiamo parlando di War of the Realms, miniserie in sei parti (più un one-shot conclusivo) che da noi è stata proposta da Panini Comics all'interno dei cinque albi facenti parte di Universo Marvel: la Guerra dei Regni, sottotitolo adottato dalla storica collana-contenitore Marvel Miniserie, che proprio per l'occasione è passata dal formato brossurato a quello spillato.

Bramoso di imporre la propria autorità su tutti i Dieci Regni, il Re degli Elfi Oscuri Malekith - tornato in pompa magna sulle pagine dello story-arc "Il Dannato" - ha negli scorsi anni cominciato a radunare attorno a sé un esercito dalle grosse proporzioni, mettendo sotto scacco Alfheim, Jotunheim, Nidavellir, Muspelheim, Niffleheim, Svartalfheim, Heven, Vanaheim e Asgard. Soltanto Midgard, ovvero la Terra, non si è ancora prostrata al cospetto di Malekith, il quale decide allora di sferrare un potente attacco nelle strade gremite di New York col fine di assediare il nostro pianeta e concretizzare così i suoi folli riti di conquista. Con il ponte arcobaleno distrutto, Heimdall accecato e Thor dato per disperso nelle lande ghiacciate di Jotunheim, gli Avengers e tutti i supereroi principali della Casa delle Idee si ritrovano quindi a dover gestire un'invasione ostile di proporzioni globali senza poi così tante prospettive di vittoria. Tra morti degne di nota, combattimenti al fulmicotone, eccidi nei cieli della Grande Mela e continui spaziamenti di ambientazioni, la narrazione serrata di Aaron ci accompagna con svariati colpi di scena che si susseguono uno dopo l'altro, tenendo costantemente alto il livello d'interesse del lettore. Lo scrittore statunitense si impegna prevalentemente per la riuscita delle interazioni tra i vari personaggi, ma lo fa ricorrendo a un umorismo forse un po' troppo invadente, oltre che a dialoghi a tratti ampollosi. Al contrario, sempre efficaci sono le prose scorrevoli e dettagliate che vengono utilizzate col fine di arricchire il racconto e darci un quadro quanto più ampio possibile di tutto quel che sta accadendo nel mondo Marvel, messo a ferro e fuoco da goblin, troll, nani, giganti e altre creature bizzarre che animano una guerra così colossale. A contrapporre questo folto esercito di antagonisti ci sono ovviamente i più disparati superumani attualmente in circolazione: tra camei vari e ruoli ben scandagliati, compaiono su queste stesse pagine i già citati Vendicatori, l'Uomo Ragno, il Punitore, Wolverine, i Fantastici Quattro e tanti altri personaggi noti che, oltre a collaborare ricorrentemente tra loro, arricchiscono quasi ogni tavola componente l'opera. Malgrado questa epica avventura abbia degli evidenti legami indissolubili con l'Universo di Thor, è comunque doveroso sottolineare quanto sia ristretto lo spazio complessivo concesso al possente supereroe dai capelli biondi, che riesce a ottenere uno spazio maggiore tutto per sé soprattutto nel soddisfacente finale dell'opera, dove peraltro gli viene definito un nuovo status quo capace di spalancare le porte a innumerevoli possibilità future.

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Trattandosi inoltre di un maxi-evento di soli sei capitoli, Aaron non ha il tempo necessario per concentrarsi su ogni singola sottotrama scaturita dalle sue sceneggiature e, di conseguenza, sceglie di fornirci una panoramica ben articolata ed esaustiva di tutti gli avvenimenti salienti utili per la fruibilità della sola Guerra dei Regni. Incarichi secondari e protagonisti che non hanno trovato spazio in War of the Realms ci vengono dunque raccontati a dovere nei numerosi tie-in che accompagnano la saga portante: i più significativi in questo senso non possono che essere quelli correlati agli Avengers e a Thor, le cui testate sono affidate proprio alla penna dell'autore di Southern Bastards. A non penalizzare l'evento in sé, vi sono anche i modi in cui esso è stato organizzato a livello editoriale e la sua stessa durata per nulla eccessiva, cosa che ha di fatto reso mega-eventi recenti come Secret Empire o Infinity Wars troppo prolissi e confusionari nell'ordine di lettura.

Come giustamente dichiarato più volte da Aaron in persona, la Guerra dei Regni rappresenta il climax di tutto quello che è accaduto nell'arco dei suoi sette anni spesi a raccontare le gesta soliste di Thor, motivo per cui la miniserie War of the Realms decide di catapultarci il prima possibile nel pieno dell'azione, senza dare uno spazio troppo ampio alla storia che ha già tenuto banco in precedenza. La lotta regna sovrana, ma non vengono assolutamente lasciate in disparte le strategie attuate dai nostri beniamini per respingere le forze belliche del Re degli Elfi Oscuri. In aggiunta, visto anche l'impatto che l'opera in questione ha nell'intero Universo Marvel, i fan dell'acclamata gestione del Dio del Tuono avviatasi nel primo Marvel NOW hanno l'onere di proseguire la lettura con quest'imprescindibile saga blockbuster, che con una trama per certi versi semplicistica riesce a mantenere le aspettative prefissate e a sorprendere su più punti; basti pensare ai ruoli inediti ricoperti da Jane Foster e, in special modo, Daredevil, divenuto nientemeno che il Dio Senza Paura. I nuovi appassionati con poca dimestichezza potrebbero invece ritrovarsi spaesati dinanzi a una storia come questa che, pur essendo acquistabile a sé (complici anche i preziosi redazionali dell'editor Marco Rizzo), attinge a svariati elementi della continuity marvelliana, tirando addirittura in ballo il recentissimo Venom di Donny Cates in due differenti occasioni. Per godersi al massimo l'evento è perciò consigliato avere almeno un'infarinatura generale di quanto compiuto da Aaron su Thor in tutti questi anni.

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Al comparto grafico della miniserie principale vi è la consolidata coppia di autori che ha affiancato Jason Aaron nel fortunato lancio della Potente Thor, ossia quella composta dal disegnatore Young Gun Russell Dauterman e dal colorista Matthew Wilson. Le pagine curate da questi ultimi spiccano principalmente per la loro originalità: la disposizione delle vignette è in continua e frenetica evoluzione e le loro forme variano a seconda dello storytelling, assumendo alla bisogna strutture circolari, sbilenche, frastagliate o appuntite. Un po' come ne ha fatto un marchio di fabbrica il leggendario Todd McFarlane, anche Dauterman farcisce ogni suo disegno con layout eccentrici e dettagli quasi al limite del consentito. Degno di attenzioni è poi il tratto sempre curato e preciso con cui vengono delineati scenari distruttivi, cavalli alati, sequenze splatter e un insieme di fulmini lucenti che va a rafforzare con notevole riuscita grafica il vigore combattivo del Dio del Tuono. Per di più, il passaggio di Marvel Miniserie a collana spillata permette di ammirare al meglio tutte quelle numerose double splash page che, in un'edizione brossurata, avrebbero reso con meno efficacia. Il tutto viene portato a livelli qualitativi elevati dal già citato Wilson, che ancora una volta si dimostra incredibilmente virtuoso nell'utilizzare determinate tipologie di colori per sublimare atmosfere credibili e dissimili tra loro, sia che si tratti delle tonalità violacee di Svartalfheim che delle infreddolite ambientazioni di Jotunheim.

Certamente non si tratterebbe di un evento Marvel fatto e finito se non ci fossero dei grandi sconvolgimenti nelle sue battute finali atti a lanciare storyline che vedremo già a partire dai prossimi mesi: un assaggio di queste produzioni future ci viene fornito direttamente dal one-shot War of the Realms Omega #1, che funge da battistrada per il lancio di nuovi titoli in uscita, come la miniserie Punisher Kill Krew (di Gerry Duggan e Juan Ferreyra) e l'ongoing Valkyrie (di Al Ewing e Jason Aaron e Cafu), senza scordarci ovviamente di un'altra collana scritta da Daniel Kibblesmith per i disegni di Oscar Bazaldua che vede come protagonista un personaggio molto legato al mondo del Figlio di Odino. A colpire l'attenzione vi è però soprattutto un convincente racconto di Daredevil e Heimdall curato dallo stesso Aaron e dal disegnatore superstar Ron Garney in cui uno smarrito Matt Murdock affronta le conseguenze di quanto ha vissuto nella battaglia contro Malekith.

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Insomma, alla fine dei conti, War of the Realms fa esattamente quello che ci si dovrebbe attendere da una saga Marvel qualsiasi: prosegue le storyline di tutti i personaggi che ospita al suo interno in maniera coerente e fornisce una chiusura senz'altro degna di quanto avvenuto nei parecchi albi che su più livelli hanno assunto un ruolo da antefatto. Si potrebbe inoltre affermare che, grazie a questi e agli altri pregi che vi abbiamo elencato nel corso dell'articolo, la Guerra dei Regni si sia valorosamente accaparrata l'appellativo di migliore evento della Casa delle Idee dai tempi delle recenti Secret Wars inscenate da Jonathan Hickman. Oltretutto, con una battaglia in meno a cui badare, l'Universo Marvel si accinge a entrare nel pieno di Absolute Carnage, un'imminente carneficina complottata da Cletus Kasady e scritta dal lanciatissimo Donny Cates, il cui ennesimo incarico sarà perfino quello di subentrare a Jason Aaron come nuovo sceneggiatore regolare di Thor. La sua run prenderà il via a gennaio negli Stati Uniti e sarà disegnata dal tedesco Nic Klein.

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