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BaBAO, il fumetto declinato per i più giovani: intervista a Caterina Marietti

Il fumetto è un mezzo portentoso che è adatto a trattare sostanzialmente qualunque tema, veicolandolo in maniera opportuna a qualunque target di pubblico, ovviamente se opportunamente realizzato. Lo vediamo con i comics e i titoli per young adult, con i graphic novel e i lavori più riflessivi, autoriali, che puntano a lettori più adulti. Ma per quanto riguarda i più piccoli? In Italia, il mercato dei libri illustrati per l'infanzia è caratterizzato da moltissimi titoli e nuove uscite, ma a livello di fumetti realizzati per questo target è solo negli ultimi anni che le cose si stanno muovendo con un certo numero di pubblicazioni di spessore, sia per qualità artistica che a livello narrativo. Una di queste realtà è la collana BaBAO che Bao Publishing ha dedicato ai giovani lettori, di cui vi abbiamo già parlato, oltre ad aver recensito alcuni volumi di questa etichetta editoriale. Abbiamo quindi deciso di fare qualche domanda a Caterina Marietti, a capo della casa editrice, per chiederle cosa ne pensa del fumetto declinato per il mondo infantile, di quali attenzioni richiede e quali saranno i prossimi passi di questa collana. Ne è nata una bella intervista che vi riportiamo di seguito, assieme ad alcune immagini tratte dal nuovo volume BaBAO l'Orlando Furioso, di Teresa Radice e Stefano Turconi.

Partiamo da una domanda generale che riguarda proprio l'applicazione del media fumettistico alla produzione per un target infantile. Quali sono in questo caso, secondo voi, i punti di forza del fumetto rispetto ad a un altro tipo di letteratura? Qual è la forza pedagogica del mezzo e quanto è versatile?

Un medium è un medium, quindi per definizione un mezzo che veicola messaggi e informazioni. La versatilità del Fumetto è stata dimostrata ampiamente dalla diversità e dalla ricchezza di temi che ormai tratta quotidianamente, ma la presenza delle immagini consente, a giovani lettori ancora non avvezzi all'astrazione totale che sono le parole dei romanzi, un'esperienza di lettura più immersiva e coinvolgente. Ci piace pensare di essere propedeutici al percorso di scoperta della lettura tout court, attraverso storie memorabili disegnate in modo avvincente.

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Nel catalogo BaBao, sono presenti molti titoli differenti, sia per genere, che per tematica, che per target: Pre-school, Anni 6-11 e Young Adult. In cosa si differenziano questi prodotti tra di loro? Dal punto di vista della realizzazione e del concepimento di tali opere, quali accortezze bisogna tenere in considerazione?

Che ai bambini non piace ricevere lezioni. Abbiamo creato tre fasce di età, ma senza indicazioni pedagogiche sul retro dei libri, per aiutare genitori ed educatori a orientarsi, senza sembrare condiscendenti nei confronti dei lettori. Come nelle storie per adulti, ci piace che chi legge un libro BaBAO ci trovi qualcosa che conosce, che parla della vita del lettore, ma quando si parte per un viaggio fantastico anche chi viaggia solo con la fantasia deve finire l'avventura con la sensazione di avere capito qualcosa di nuovo su di sé, o sul mondo.

Come valutate dei titoli per entrare a far parte di questo particolare settore del vostro catalogo?

In realtà cerchiamo di non ripeterci, quindi di non scegliere storie che somiglino ad altri progetti già editi o in lavorazione, e che ci sia un messaggio di fondo. Per il resto applichiamo gli stessi criteri che usiamo nello scegliere i libri per adulti, tenendo però sempre a mente i temi, le situazioni, i paradossi cui sentiamo di poter esporre i lettori della fascia per la quale stiamo pensando quel determinato progetto. In genere va detto che ci capita di intervenire più attivamente nella stesura della trama di quando ci viene presentato un progetto per adulti: la responsabilità nei confronti dei lettori più piccoli è troppo grande, per non voler lavorare di concerto con gli autori per dare loro il miglior prodotto possibile.

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Sebbene siano lavori identificati per un pubblico giovane o infantile, quanto pubblicato finora non deve assolutamente essere visto come vincolato esclusivamente a tale specifico settore. Sono infatti presenti dei volumi di altissima qualità che possono essere tranquillamente letti da un pubblico adulto, anzi, spesso si trovano delle perle come Palla Rossa e Palla Blu, Nimona e Hilda che hanno molto da insegnare anche ai più grandi. Detto questo, raccogliere queste opere in una collana indirizzata a questo specifico tipo di target non può avere la controindicazione di settorializzare ulteriormente un pubblico, fornendo un'etichettatura che porta all'alimentazione della categorizzazione psicologica, spesso pregiudizievole nei confronti del separato?

Negli anni abbiamo imparato che i libri trovano sempre i loro lettori, se sono ben distribuiti. Non avevamo nessuna intenzione di ghettizzare parte del nostro catalogo, ma precedenti esperienze professionali ci avevano indotto a pensare che senza una guida formale, sebbene nel segno dell'understatement, alle fasce di lettori, parte degli acquirenti adulti che scelgono libri per i bambini avrebbero diffidato dei nostri fumetti.

Parliamo del futuro della collana: cosa avete in serbo per BaBAO nel 2017 e oltre, a livello prettamente editoriale?

A livello di ricerca, siamo rimasti molto soddisfatti dall'open call per la ricerca di titoli per l'infanzia che abbiamo proposto l'anno scorso. Abbiamo ricevuto tantissimi progetti e molti di livello davvero alto, gran parte dei titoli a cui stiamo lavorando arrivando proprio da lì. Sicuramente ne proporremo una seconda durante la prima parte dell'anno, preparate le matite!
Intanto stiamo proprio lavorando con gli autori per mettere a punto le loro storie che usciranno tra questo e l'anno prossimo. Il nostro prode editor BaBAO, Francesco Savino, sta facendo davvero un ottimo lavoro!

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Tra i volumi annunciati abbiamo l'Orlando Curioso di Teresa Radice e Stefano Turconi, Supergum! di Laura Guglielmo e Susanna Rumiz, una trilogia realizzata da Stefano Simeone e Nicoletta Baldari e Ugo-go-go di laria Mattioni ed Emanuele Racca. Del primo se ne è parlato sull'ultimo numero di Preview, mentre degli altri non si sa praticamente nulla. Potete dirci qualcosa di più su questi volumi? Ci siamo persi altri titoli?

Orlando Curioso sta uscendo proprio in questi giorni, del dinamico duo che l'ha creato c'è ben poco da dire se non che non ne sbagliano una! I titoli per i più piccoli sono anche quelli più difficili, Teresa e Stefano hanno dato vita a Orlando che è un personaggio fantastico, ne vedrete delle belle!
In ordine di uscita sono in arrivo due titoli stranieri a cui teniamo molto, uno è Anna e Froga di Anouk Ricard e l'altro è Superpatata di Artur Laperla.
In Supergum, di Laura Guglielmo e Susanna Rumiz, ci saranno supereroi in paesini noiosi, supercattivi con piani geniali e un sacco di gomme da masticare, insomma cosa volete di più?
E siamo certi che Ugo-go-go stupirà per lo stile grafico di Emanuele Racca e per la geniale storia di Ilaria Mattioni che parla di... echi!
Per il progetto di Stefano e Nicoletta è troppo presto per parlarne ma non vediamo l'ora di farlo! Intanto stiamo lavorando a Il Sole di Mezzanotte di Francesca Dell'Omodarme… ma anche qui siamo ancora sul top secret.
Per i più grandicelli, sono al lavoro Michele Monteleone e Marco Matrone con Senzombra e Marta Baroni con il suo nuovo libro (che contiene mostri con le Air Jordan ai piedi).

Stiamo lavorando a tante cose e ne siamo davvero orgogliosi!

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Una domanda più organizzativa: ora che i titoli BaBao stanno cominciando a diventare un numero consistente, pensate di creare una sottosezione sul vostro sito che permetta una più facile navigazione e identificazione di tali titoli?

Sì, ci stiamo lavorando, perché sempre più lettori vengono verso i nostri canali proprio cercando fumetti per i loro cuccioli, quindi diventa sempre più importante creare un percorso agevolato per loro.

Infine: non sarebbe un ottimo incentivo per la sponsorizzazione del media e la sensibilizzazione del giovane pubblico nei confronti della nona arte organizzare degli incontri o eventi in scuole o luoghi pubblici che facilitino l'ingresso nel mondo del fumetto sin dall'infanzia?

La strada da fare prima che il Fumetto sia serenamente accettato come mezzo narrativo “degno” per l'infanzia è ancora lunga, ma ci stiamo già muovendo in questa direzione: da anni ai principali eventi letterari d'Italia, come per esempio il Salone del Libro di Torino, realizziamo laboratori per le classi delle scuole elementari e medie, incentrati attorno a specifici libri del nostro catalogo, proprio per far capire agli insegnanti le potenzialità educative, formative e non solo ludiche del Fumetto.

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