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Infinity 1 (Marvel Miniserie 145)

Infinity è una maxiserie a tema “cosmico” che, proposta dalla Panini in 6 albi, rappresenta il culmine delle trame di Jonathan Hickman nella sua gestione dei Vendicatori; una saga alla quale solo alcune testate italiane (Avengers e Iron Man & New Avengers) saranno collegate, facendo sicuramente tirare un sospiro di sollievo ai portafogli dei lettori. Recuperata la vecchia idea dei crossover degli anni ’80 (Secret Wars, Atlantis Attack, Inferno), prosegue il trend di successo da parte della Marvel nel proporre un evento all’anno dagli sconvolgenti (e non fittizi) effetti sulla sua continuity, a differenza del passato dove le trame si rivelavano un semplice quanto utile espediente per vendere una miriade di albi grazie a una trama diluita in decine e decine di tie-in, costringendo i lettori a grossi acquisti per leggere storie che alla fine erano tutt’altro che epocali o, narrativamente, solide.

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Ben altra cosa accade oggi - tanto per la precedente Age of Ultron quanto per l’attuale Infinity - proponendo trame coerenti e meno ramificate nonché perfettamente leggibili a sé, con tie-in rappresentanti solo eventuali approfondimenti di alcuni elementi narrativi. Questo primo numero di Infinity funge da prologo a ciò che leggeremo nei prossimi mesi, contenendo premesse intriganti nonostante i suoi incipit appaiano già ampiamente visti: i Vendicatori sono coinvolti in un conflitto tra popoli alieni e i potenti esseri chiamati Costruttori, con una gigantesca e inarrestabile armata che si sta muovendo in direzione della Terra. Intanto, nell’ombra, il titano folle Thanos è pronto ad attaccare il nostro pianeta.

Come già espresso, le invasioni aliene (e con esse Thanos) sono un tema abbastanza abusato per quanto riguarda la Marvel, partendo dagli anni ’70 con la saga della Guerra Kree-Skrull e arrivando a tempi più recenti con le varie The Infinity Gauntlet, Infinity War, Operation: Galactic Storm, Secret Invasion e Annihilation. Quindi, Infinity non rappresenta qualcosa di molto originale sulla carta, ma non dobbiamo dimenticare che, secondo una regola fondamentale della narrativa, la riuscita di una storia consiste soprattutto nel come la si racconta. E qui la differenza la fa tutta l’estro di Jonathan Hickman, il più fantascientifico degli scrittori Marvel, il quale struttura in maniera non banale la storia del ritorno di Thanos (il cui titolo è un chiaro omaggio alle saghe legate ai personaggi di Jim Starlin), legandolo ad altri concetti e personaggi (I Costruttori, gli Inumani, gli Illuminati…), nel corso di una narrazione che si apre come un ventaglio, manifestando molteplici spicchi a prima vista distinti e separati gli uni dagli altri, ma che vanno invece a comporre il disegno completo di una saga che si muove su più livelli, tra presente e passato, segreti e rivelazioni.

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Hickman sviluppa un intreccio narrativo volutamente frammentato in vari segmenti, dal ritmo e dall’interazione via via più serrati, che costituiscono un inizio promettente per concetti, dettagli e citazioni. Lo sceneggiatore caratterizza poi la storia con un timbro di incombente ineluttabilità che dona una maggiore resa drammatica agli eventi; al tempo stesso, è delineata un’atmosfera fantascientifica ad ampio respiro che si sovrappone a quella supereroistica degli albi Marvel, con felici caratterizzazioni come quelle di un potentissimo Freccia Nera e di un oscuro Thanos, ritratto in poche tavole, ma la cui presenza aleggia minacciosa per tutta la durata della storia.
Infinity si conferma dunque una lettura godibilissima, grazie anche ai disegni dell’ottimo Jim Cheung, autore di tavole dinamiche e spettacolari, contraddistinte da una marcato tratto epico, seppur lievemente guastato da una sua eccessiva teatralità nella postura dei personaggi.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Jonathan Hickman, disegni di Jim Cheung
  • Formato: Brossurato, 17x26 cm., 64 pagine a colori
  • Prezzo: 3,30€
  • Voto della redazione: 7
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