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Devil e i Cavalieri Marvel 26

Dopo l’epica conclusione di una saga orchestrata per due anni, con la rivelazione del misterioso persecutore di Devil/Matt Murdock e il conseguente scontro finale pubblicato nel precedente numero, lo sceneggiatore Mark Waid traccia una nuova rotta per il Diavolo Rosso e lo fa portando l’azione direttamente nell’ambiente professionale di Matt, ovvero l’aula di un tribunale. La prima udienza della causa giudiziaria intentata da un suo cliente diventerà teatro di un attentato orchestrato nei minimi dettagli, con un’inaspettata catena di eventi che porterà l’eroe a scoprire come la criminalità organizzata si sia profondamente radicata nel sistema giudiziario.

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Nido di Vipere è una storia che tiene il lettore col fiato sospeso, grazie a un Waid abilissimo a tessere una trama serrata e imprevedibile sul fronte degli eventi dipanati, facendo precipitare Devil/Matt Murdock in un’atmosfera di congiura invisibile e tentacolare, dove lui è l’unico ostacolo contro un gruppo di vecchi villain della Marvel, qui rimodulati come forza eversiva incredibilmente strutturata e omertosa. Concentrando l’azione in un ristretto arco di tempo e nei meandri di un unico luogo (il tribunale), Waid scrive un piccolo gioiello di tensione narrativa dove mescola tra loro i generi Legal-Thriller ed Action Poliziesco, suggellando una dimensione drammatica e claustrofobica che vede il cacciatore diventare preda, nel corso di una situazione di grande incertezza e ambiguità dove non può fidarsi di nessuno e chiunque può essere una minaccia. Una storia giocata da un lato su una stretta iterazione dei due alter ego Devil-Matt Murdock, e dall’altro sull’evoluzione drammatica dei fatti, incasellando sapientemente una raffica di colpi di scena inerenti i contorni di un piano terroristico che viene svelato poco a poco. I testi dello sceneggiatore sono poi felicemente traslati dall’arte grafica del talentuosissimo Javier Rodriguez il quale, dopo Paolo Rivera e Chris Samnee, prosegue l’ottima scelta di artisti dotati e originali sulle pagine di Devil. Il disegnatore, pur adottando un’esposizione schematica delle vignette, propone una ricercatezza virtuosistica nella costruzione del racconto per inquadrature, dinamismo, realismo e ricchezza di dettagli, alternando soluzioni grafiche originali e fluide sul filo della lezione di maestri come Frank Miller, Darwyn Cooke, Alex Toth e Will Eisner.

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Non si può parlare altrettanto bene, purtroppo, della serie comprimaria Thunderbolts, presente con due episodi in sommario, la cui nuova incarnazione è francamente anonima rispetto ai fasti del passato. Debole e piatta per idee-cardine (una task force di violenti anti-eroi fuorilegge), nonché per caratterizzazione dei protagonisti, con personaggi assolutamente sviliti (Elektra), oppure trattati in maniera monotematica (Il Punitore), superficiale (Flash Thompson/Venom) o da semplice macchietta (Deadpool). La prima storia ha un inizio promettente (che dura lo spazio di qualche pagina) ed è nobilitata dai disegni del granitico Steve Dillon (The Preacher e The Punisher MAX), ma l’autore Charles Soule propone una vicenda incentrata sulla caccia del Punitore nei confronti di Orestez Natchios - il fratello terrorista della sua amante Elektra - che finisce per diventare involontariamente ridicola nella sua ripetitività, con i due personaggi che ricordano quelli di Willy Coyote e Road Runner. Il secondo episodio è ancora più anonimo, incentrato stavolta sull’Hulk Rosso e la misteriosa, quanto potentissima, entità Mercy. Interessante solo lo spunto di avere in squadra un essere potentissimo al solo scopo di non lasciarlo andarsene in giro a far danni, cercando di controllarlo senza però sapere come contenerlo, ma il resto del materiale narrativo non ha sostanza né nerbo. Una serie, questa Thunderbolts, che dà l’impressione di navigare a vista e con poco carburante, con incipit banali e trame che lasciano il tempo che trovano, senza far intravedere al lettore un discorso chiaro e deciso a lungo termine.

Dispiace vedere come una serie di alto profilo come quella del Diavolo Rosso non abbia – né ora né prima -  dei comprimari alla sua altezza; se la sua singola storia merita di per sé un voto alto, purtroppo la presenza nello stesso albo di una doppia dose di Thunderbolts abbassa notevolmente il giudizio finale. Concludiamo segnalando il ritorno nell’albo di una rubrica storica come Il Giallo e Nero (nata 20 anni fa sulle pagine di Devil & Hulk), inerente il cinema Noir e di Autore, curata dall’inappuntabile Pier Paolo Ronchetti che è sempre un piacere leggere.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Mark Waid, Charles Soule, disegni di Javier Rodriguez, Steve Dillon, Phil Noto
  • Formato: 17x26, S., 80 pp., col.
  • Prezzo: 3,50€
  • Voto della redazione: 6
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