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Abara

Tsutomu Nihei è sicuramente uno dei mangaka più importanti degli ultimi quindici anni, ha realizzato opere di fama mondiale come Blame!, Knights of Sidonia e anche Wolverine: Snikt! per la Marvel. I suoi lavori sono più opere d’arte che fumetto di facile fruizione, di semplice lettura, e questo fatto è dato principalmente dai disegni eccezionali che Nihei realizza piuttosto che dalla trama in sé. Dopo Blame!, serializzato a partire dal 1998 e Biomega del 2004, il maestro Tsutomu realizza nel 2005 Abara, serie fantascientifica dalle tinte cupe e distopiche che narra le vicende degli ultimi esseri umani in un mondo minacciato da spietate e terribili creature note come Gauna Bianchi. Come Biomega poteva essere considerato una specie di prequel di Blame! così anche Abara può essere vista come un’opera antecedente a Knights of Sidonia, lavoro più recente del mangaka che ripropone gli stessi mostruosi antagonisti.

Le vicende narrate in Abara iniziano in medias res, con l'avvento di un terribile mostro apparentemente inarrestabile che semina morte e distruzione in una città fatiscente; per poter porre fine alla minaccia bisogna ricorrere all'aiuto dei Gauna Neri, esseri umani in grado di trasformarsi in combattenti corazzati dalle abilità sovrumane che vengono segretamente cresciuti dagli Optometristi, una casta al di sopra di tutte le leggi e detentrice di un sapere oscuro e atavico. Ma sarà principalmente Denji Ito, un Gauna Nero fuggito dalla Residenza di Optometria a tentare di salvare il mondo da questa catastrofe.
La trama in questo caso ha un minor rilievo rispetto ai disegni così ricercati e particolari che portano il lettore (o meglio l’osservatore) a concentrarsi soprattutto sulle tavole, magnificate dall’edizione realizzata dalla Planet Manga di dimensioni maggiori rispetto allo standard. Ci troviamo quindi di fronte a pagine e pagine senza dialoghi né onomatopee, con scene estremamente dinamiche e frenetiche, che fanno precedere in modo spedito la storia.

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Le tavole di Nihei sono semplicemente monumentali, manifestamente votate all’imponenza strutturale dei luoghi e fisica degli esseri che li popolano. Architetto di formazione, il maestro si sbizzarrisce in paesaggi post-industriali caratterizzati da edifici vertiginosi e angoscianti; architetture claustrofobiche, soffocanti, allucinate e allucinanti fanno da sfondo a combattimenti rapidi e vivi all’insegna della violenza più ferina e macabra. L’uso sapiente ed esperto della prospettiva dona alle tavole un verticalismo estremo, con strutture simil gotiche maestose ma corrotte, inficiate dall'usura temporale, rattoppate a dare un sapore di sporco, di un’umanità ormai decaduta, prossima all'estinzione.

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Nihei non si limita neanche nella distruzione apportata agli stessi scenari da lui accuratamente progettati nè alla violenza infernale perpetrata dai personaggi, una portata di devastazione totalmente sconfinata a cui si piega ogni cosa. Una cosa molto interessante di questo mangaka è che a differenza di molti altri artisti della nona arte il suo stile evolve molto rapidamente, in particolare verso una pulizia quasi estrema del disegno. Se in Blame! e Biomega il tratto è più sporco, rimarcato, con linee fitte e convulse quasi violente, in Abara comincia a farsi strada quella pulizia e quella morbidezza del disegno che culmineranno in modo estremo e quasi disturbante in Knights of Sidonia. In Abara infatti si alternano tavole tumultuose, con un eccessivo uso del tratteggio a sottolineare la frenesia dinamica della scena, rendendola più cupa, opprimente e ansiogena, a tavole, soprattutto le frequenti splashpage, in cui domina il bianco solo leggermente chiaroscurato e che ammutoliscono per magnificenza.

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Caratteristica peculiare dello stile di Nihei è la palese somiglianza tra tutti i personaggi, maschili e femminili, che ritroviamo in tutte le sue opere e che spesso può risultare un ostacolo per un’immediata comprensione di tutti i passaggi che si susseguono nelle varie vicende. Per quanto riguarda invece i Gauna Bianchi e i Gauna Neri, unici esseri in grado di sconfiggere gli antagonisti e ultima risorsa del genere umano, vengono disegnati in modo iperdettagliato e iperrealistico accentuando di molto la componente orrorifica che permea tutta l’opera- soprattutto gli esoscheletri dei Gauna Neri sono grotteschi e terrificanti.

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L’edizione della Planet Manga è degna di nota, con copertina lucida e metallizzata in linea con la ripubblicazione in formato deluxe di tutte le opere del maestro Nihei a partire da Blame! e seguita a marzo dalla riedizione di Biomega. Il volume è molto ben realizzato sia a livello di brossura e rilegatura che per quanto riguarda l’aspetto contenutistico. Troviamo infatti pagine a colori sia patinate che non, che aggiungono vitalità all’opera, e inoltre 40 pagine al termine del volume contenenti i due capitoli di Digimortal, opera a sé stante che narra le vicende di un Gauna Nero che deve uccidere il consiglio dell’Inquisizione.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi e disegni di Tsutomu Nihei
  • Formato: 14,5x20 cm, brossurato, 408 pp, b/n e colori
  • Prezzo: € 12,90
  • Voto della redazione: 8
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