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Ogni piccolo pezzo

Quando siamo obbligati a diventare grandi, abbandonando per sempre ciò che ha caratterizzato la nostra infanzia e cosa abbiamo perduto per sempre lungo il cammino? Sono queste le domande che sporadicamente assalgono la nostra mente, specie nei momenti nei quali ci fermiamo a guardare indietro a ciò che eravamo e, oggi, non siamo più.

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Stefano Simeone in Ogni piccolo pezzo prova a esprimere il suo sentimento a riguardo: lo fa prendendo come riferimento cinque personaggi (ognuno con una caratterizzazione specifica molto marcata), dei quali ci racconta alcuni episodi di vita, dall’infanzia all’età adulta. Protagonisti dell’opera sono Mauro, che nasconde un grave trauma dietro una maschera da persona sicura di sè, Diego, giusto e buono, ma spaventato dalle emozioni, Sienna, ex-sognatrice inaridita e disillusa, Alessandro, il classico bravo ragazzo un po' anonimo e il misterioso Xavier. I ragazzi nascono in un paesino qualunque della periferia italiana, dove ci si conosce un po’ tutti o non si sa mai bene come passare il tempo, crescono lottando con situazioni familiari complesse e tempeste ormonali, per poi trovarsi all’improvviso già adulti in una grande città per cercare di trovare il loro posto nel mondo, chi più chi meno. La vita, si sa, è spesso dura e ingiusta: anche in questo caso i cinque amici finiranno per allontanarsi, salvo poi ricongiungersi in alcune sporadiche occasioni. Ma, grazie a un matrimonio nel loro paese d’origine, potranno forse finalmente rincontrarsi tutti insieme e rinsaldare alcuni rapporti oramai venuti meno.

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L’autore si dimostra essere un abilissimo storyteller, costruendo un romanzo grafico corale e dinamico che si svolge su 5 piani temporali diversi, nella prima parte distinti con precisione geometrica, salvo poi mescolarsi progressivamente fra loro, portando il racconto su un piano quasi onirico. Simeone dissemina una moltitudine di elementi e trame lungo il suo percorso narrativo, che si intrecciano fra loro e finiscono poi per imbastire un'opera costruita con una struttura solida e variegata. Alla fine, ogni piccolo pezzo va al suo posto in un mosaico dotato di una complessità che lascia piacevolmente basiti. Il merito dell’artista sta nel raccontare qualcosa di comune e quotidiano in maniera insolita e fantasiosa, senza però perdersi nel grande (ma pur sempre ordinato) labirinto di personaggi, tempi e luoghi.

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Grande merito della riuscita di questa storia va alle matite: Simeone opta per una grafica essenziale e compressa, dal tratto a volte anche poco lineare, poiché lo scopo dell’artista non sembra essere quello di rendere ogni cosa necessariamente realistica e geometricamente impeccabile, ma, piuttosto, riuscire a raffigurare ogni elemento nel posto giusto al momento giusto. I disegni di Ogni piccolo pezzo sono dotati di una grande carica visiva, che attrae il lettore anche grazie a un eccellente colorazione: i colori, infatti, diventano il sesto protagonista della storia. Le parti ambientate nel passato sono dotate di colori caldi che sfumano progressivamente verso toni più freddi man mano che ci si avvicina al presente, nel quale i personaggi sono oramai adulti e hanno forse perso quella magia che aveva caratterizzato l’infanzia.

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Il racconto, inoltre, abbraccia circa un ventennio, cosa che viene sottolineata da molte citazioni (oltre che dalla fisiologica crescita dei protagonisti): si parte dagli anni ’80 nei quali i bambini, per divertirsi, uscivano in cortile a giocare utilizzando la fantasia come unico strumento ludico, agli anni ’90 caratterizzati dal walkman, dalle boyband e dal pacchetto di sigarette nella manica (arrotolata) della camicia, fino ad arrivare al giorno d’oggi, periodo nel quale l’utilizzo del “lei” da parte degli alunni per rivolgersi al maestro delle elementari appare anacronistico e le comunicazioni, anche quelle importanti, avvengono per messaggi. Sotto questo aspetto l'autore si dimostra abile nel far percepire al lettore il senso del tempo che passa, grazie a riferimenti comuni, ma mirati. Fa sorridere, in questo caso, vedere come il mondo intorno ai personaggi si modifichi nel tempo, mentre questi rimangono sostanzialmente ancorati al loro passato a causa di tante situazioni lasciate in sospeso e drammi non elaborati.

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Il romanzo a fumetti è impregnato anche di un forte simbolismo, che aleggia costantemente nel corso della narrazione: l’esempio migliore è rappresentato da un semaforo più volte citato, ma che appare solo alla fine, a rappresentare metaforicamente le tante vicissitudini che spesso ci tarpano le ali, impedendoci di saper sfruttare al meglio il momento giusto che ci possa rendere felici, sempre in attesa di una luce verde che giungerà magari solo alla fine, quando potrebbe essere troppo tardi.

Stefano Simeone confeziona con il suo Ogni piccolo pezzo un’opera scritta in maniera partecipata, che tratta di temi molto profondi in maniera intelligentemente poco drammatica, chiudendo il tutto con un finale lieto e parzialmente aperto, che riesce a dare un senso all'umana sofferenza dei protagonisti. Il libro racconta di molti di noi (non sarà difficile riconoscere noi stessi e i nostri amici nei personaggi), della nostra infanzia e di ciò che si è perduto nel passato, in primis quella leggerezza e spensieratezza che le dinamiche della società odierna tendono a prosciugare. Il tutto viene narrato con grande umanità, condita con quel pizzico di malinconia che fa sorridere.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi e disegni di Stefano Simeone
  • Formato: brossurato, 17x23, 152 pp., a colori
  • Prezzo: 16,00 €
  • Voto della redazione: 7
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