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Fantagraphics Books: aria di crisi

fantagraphicsIl sito Kickstarter ha dato risalto all’accorato appello che la Fantagraphics Books ha fatto ai suoi lettori. Colpita da una grave crisi finanziaria che potrebbe condurla al fallimento, la casa editrice ha chiesto aiuto ai suoi lettori per cercare di superare questo brutto periodo. In pratica, con una sottoscrizione i fan possono finanziare le uscite della prossima stagione primavera-estate 2014, che prevedono sia la pubblicazione di autori già conosciuti dai fan di lunga data, come Peter Bagge, Dan Clowes, Joe Sacco, Drew Friedman, Michael Kupperman, Jim Woodring, Don Rosa, Tony Millionaire, Gilbert e Jaime Hernandez, sia autori che possono essere definiti da Hall of Fame quali Charles Schulz, Steve Ditko, Simon & Kirby, Hal Foster, Carl Barks, Floyd Gottfredson, L.B. Cole, Jacques Tardi, John Severin, S. Argilla Wilson, Wally Wood, oltre alla pubblicazione dei nuovi graphic novel a firma di Olivier Schrauwen, Simon Hanselmann, Esther Pearl Watson, Conor Stechschulte, Carol Swain, Lane Milburn, Eleanor Davis ed Ed Piskor. Questi sono solo una parte dei ben 39 titoli che dovrebbero far parte dell’offerta editoriale prevista per l’anno venturo. Ma tutte queste pagine rischiano di restare inedite.

La crisi è figlia di un 2013 particolarmente difficile. All’inizio dell’anno è stato diagnosticato un cancro ai polmoni a Kim Thompson, uno dei soci fondatori che, dopo quattro mesi e mezzo di agonia, l’ha condotto alla morte. Al di là delle ripercussioni sul piano umano, è sul piano finanziario che la dipartita di Thompson ha creato gravi problemi. Kim, infatti, si occupava della pubblicazione delle edizione europee dei fumetti della Fantagraphics, e ben 13 opere, programmate per la stagione primavera-estate, sono state cancellato o rinviate a seguito della sua scomparsa, creando una perdita di circa un terzo delle entrate. Ovviamente, i costi fissi dell’azienda restano, generando una perdita d’esercizio notevole.

La casa editrice è nata nel 1976, grazie al lavoro di Gary Groth che ha iniziato come co-publishing di The Comics Journal, una delle più longeve riviste di fumetti ancora in pubblicazione. Sin dagli inizi gli obiettivi dichiarati erano quelli di “elevare l'arte del fumetto, e la lotta per i diritti dei creatore. In breve, per dichiarare guerra alla mediocrità creativa che ha dominato il fumetto mainstream del tempo, così come le avide politiche aziendali delle grandi distribuzioni. Questo è stato un momento in cui gli artisti hanno praticamente avuto un’alternativa alla Marvel e alla DC, in un momento in cui il sistema di distribuzione comics underground erano praticamente crollato, e quando non c'erano editori alternativi”.

Purtroppo, nonostante negli anni la Fantagraphics non abbia sperperato i propri guadagni in uffici lussuosi, limousine, o quant’altro, la situazione adesso è drammatica, e sembra difficile trovare una luce in fondo al tunnel. L’unica possibilità è affidata ai lettori, che con un sacrificio potrebbero mantenere in vita una delle poche realtà editoriali che è sempre rimasta lontana dalle sirene del facile guadagno e non ha mai snaturato il proprio credo in questi anni.

La campagna, giunta quasi al termine, ha avuto grande successo ed è stata superata la cifra di 200.000$. In Italia sono vari gli editori che propongono volumi Fantagraphics: dalla Panini (The Complete Peanuts) alla Rizzoli-Lizard (le cronologiche di Barks e Gottfredson), per citarne giusto un paio.

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