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Wild 1 – L’uomo nero fuggì nel deserto

Pubblicato in versione serializzata all’interno del settimanale Lanciostory nei numeri 33-34-35-36, tra agosto e settembre del 2013.

Un progetto intrigante e ben congegnato, quattro story-arc di 48 tavole ciascuna che coinvolgono due sceneggiatori e quattro disegnatori di talento. In questo primo tomo, “L’uomo nero fuggì nel deserto” la realizzazione grafica è salomonicamente divisa tra i due emergenti Emanuele Gizzi e Michele Duch. Nei volumi successivi avremo modo di vedere all’opera un altro promettente artista (ancorché debuttante in casa Aurea), Ediberto Messina, poi ancora Gizzi e infine il rodato pennello di Alessio Fortunato.
I testi  sono del team costituito da Alessandro Di Virgilio e Davide Morando, due vulcanici creatori di storie, da molti anni e a vario titolo calati nella realtà del fumetto nazionale. Il loro sodalizio si rivela subito fruttuoso, poiché il progetto legato a Wild risulta essere affascinante e capace di fornire non solo una lettura piacevole, ma anche spunti di riflessione sulla natura umana e le relazioni con l’imponderabile.

Nella prima tavola troviamo, in un assolato scenario western, un giovane uomo senza forze e quasi in balia di avvoltoi pronti a pasteggiare grazie a lui. Senza memoria e di poche parole, viene salvato dal commerciante ciarlatano Lou diretto a Destiny, località niente affatto amena dove si dipanerà la vicenda. Il giovane prende pretesto da un manifesto affisso sulla carrozza per “battezzarsi” come Wild. Il suo inserimento nella cittadina è problematico, c’è chi lo accoglie di buon grado, ma c’è anche chi vede in lui una potenziale minaccia.
Intanto dai suoi sogni affiorano ricordi di un’inaudita violenza. Chi è veramente Wild? Perché, di nuovo sul piano della realtà, un uomo camuffato gli dà quell’incarico misterioso?
Nel saloon di Destiny la vita scivola via come sempre: ubriaconi, giocatori di poker, prostitute. La presenza di Wild per chi impersona la legge come per chi ha qualcosa da tenere nascosto è una sorta di provocazione, come se inconsciamente sapessero la verità su di lui.
In città si diffonde un’atmosfera cupa e malsana, luciferina. La sfida con il baro Bat Masterson è l’occasione giusta per scoprire – letteralmente – le carte di Wild.

Di uomini e di entità si tratta, della sempreverde compenetrazione tra il bene e il male, consapevolezza e inconscio. In Wild la narrazione non è orizzontale, è una caccia al tesoro che viaggia su piani di lettura differenti che si intrecciano e divergono.
Nessun personaggio, non solo umano, è lasciato al caso: ognuno interpreta una figura precisa nell’economia della storia, da protagonista, spalla o coro. Il finale è aperto ma non lascia il lettore da solo nella sua interpretazione, è suggerito in maniera evidente.

Un primo tomo che si legge volentieri e che, quando riletto, viene meglio compreso. Non che sia difficile, ma è così lontano dall’idea del western italiano a fumetti di stampo classico, più propenso verso l’avventura pura e semplice, senza sovrastrutture che possano oltremodo impegnare il lettore intellettualmente, al di là di quella mezzoretta dedicata alla fruizione del singolo albo.
Gli sceneggiatori hanno realizzato un protagonista credibile e misterioso, sarà interessante vedere come si svilupperà nelle successive fasi narrative.
Gli stili dei due disegnatori, Gizzi dal tratto moderno e nervoso e Duch molto bravo soprattutto nelle tavole panoramiche, sono assai differenti ma entrambi efficaci e nello stacco tra il secondo e il terzo capitolo si potrebbe avere un momento di lieve confusione. Seguitando nella lettura però tutto tornerà chiaro.

Una bella proposta da un marchio editoriale che negli ultimi tempi ha consolidato gli storici settimanali Lanciostory e Skorpio con produzioni interessanti anche italiane che non fanno da mero contorno alle serie di maggiore notorietà internazionale (Dago, Amanda, XIII, Jeremiah, Blueberry, Largo Winch, etc.) ma che hanno una loro bella dignità. Una strada da seguire, in attesa che i tempi siano propizi per un ritorno più sereno e proficuo agli albi monografici, dove destinare i lavori inediti o raccogliere il meglio visto sui settimanali.

Dati del volume

  • Editore: Editoriale Aurea
  • Autori: testi di Alessandro Di Virgilio e Davide Morando; disegni di Emanuele Gizzi (capitoli 1-2) e Michele Duch (capitoli 3-4)
  • Formato: spillati, 132 pagine a colori e in bianco e nero
  • Prezzo: € 2,80 cad.
  • Voto della redazione: 6
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