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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.: nuove foto, promo e altre novità

Dopo le recenti anticipazioni sui prossimi episodi e nuovi poster e clip della seconda stagione, la ABC ha diffuso in rete un nuovo promo del quarto episodio, "I Will Face My Enemy", oltre ad una consistente clip di due minuti.

Spoiler TV ha diffuso alcune immagini dal quinto episodio intitolato "A Hen in the Wolf House" che potete trovare nella gallery in fondo.

Infine vi proponiamo anche le dichiarazioni di Elizabeth Henstridge, rilasciate a Entertainment Weekly,  relativamente al secondo episodio della serie andato in onda qualche giorno fa, in particolare sulla svolta che ha caratterizzato il suo personaggio Simmons.

"Mi hanno presa da parte e mi hanno detto che sarebbe tornata, ma se ne è andata per giusto un secondo e mi hanno spiegato un po' caoticamente che avrebbe lavorato sotto copertura dentro l'Hydra. [...] Ti dicono solo quello che ti serve per girare le tue scene, ma non si sa mai niente. Chiunque di noi potrebbe ancora far parte dell'Hydra."

"[Simmons] ha lavorato sulle sue debolezze e può sfruttarle a suo vantaggio. Non è che deve sentirsi a suo agio a essere sotto copertura. È una cosa necessaria che non avrebbe scelto se avesse potuto. Ci ha lavorato, e il fatto che tutti la credano una pessima bugiarda va a suo vantaggio in quanto nessuno sospetta che sia sotto copertura o che abbia secondi fini".

Relativamente al lavaggio del cervello operato ai danni di Donnie Gill, ha detto: "Lei non sa cosa abbiano fatto a Donnie Gill, ma sa che è qualcosa di mentale che lui non può controllare. Ora lei è in una pericolosissima situazione ma ha dalla sua l'Agente Coulson, che sa che lei si trova lì, quindi non è del tutto sola."

Prodotta e co-scritta da Joss Whedon, Jed Whedon e Maurissa Tancharoen (Dollhouse, Dr. Horrible's Sing-Along Blog), Jeffrey Bell (Angel, Alias) e Jeph Loeb (Smallville, Lost, Heroes), Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D. è intepretata da Clark Gregg (Agente Phil Coulson), Brett Dalton (Grant Ward), Ming-Na Wen (Agente Melinda May), Iain De Caestecker (Agente Leo Fitz), Elizabeth Henstridge (Agente Jemma Simmons), Chloe Bennet (Agente Skye), B.J. Britt (Agente Antoine Triplett), Lucy Lawless (Agente Isabel Hartly), Nick Blood (Lance Hunter), Reed Diamond (Daniel Whitehall), Patton Oswalt (Agente Billy Koenig) e Simon Kassianides (Bakshi).

DC supera la Marvel nella classifica delle vendite dopo 11 anni

È da marzo 2003 che la DC Comics non dominava il mercato americano delle vendite fumettistiche battendo quindi la Marvel, rivale di sempre e leader indiscussa per incassi.
Ma a settembre le sorti si sono ancora una volta ribaltate e la DC è riuscita a superare nelle vendite la Casa delle Idee.
Ma analizziamo meglio il fenomeno fornendo anche qualche numero, ma solo i più rilevanti.

Partiamo dalla Marvel e dalla sua fetta di 37.13% di fumetti venduti tra i 300 titoli classificati in basi al numero di unità vendute. Abbiamo le impressionanti 261975 copie di Death of Wolverine #1 e circa la metà, 129999 copie per il #2. Si piazzano quindi ai primi 2 posti della classifica. I 7616 riordini di Mighty Avengers #1 hanno sicuramente contribuito ma si è comunque piazzato al 243° posto per numero di pezzi venduti.

Per la DC invece le cose sono un po' diverse. 46,2% è la percentuale raggiunta considerando le unità vendute e hanno contribuito a tale cifra le 315863 unità vendute tra tutti e 38 i titoli con cover Futures End 2D e le 2392191 unità con cover 3D. Ed è principalmente questo il motivo per cui la DC ha superato la rivale.

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La maggior parte delle vendite quindi è da attribuire alle 3D cover. Batman, Detective Comics, Harley Quinn e Justice League sono stati gli unici titoli a superare le 10000 unità vendute in cover 2D. Le 2D di Batwing, Trinity of Sin: Pandora e Trinity of Sin: The Phantom Stranger si sono classificate al di sotto della 300° posizione e di media le cover 2D hanno venduto circa solo il 14% delle vendite delle 3D.

Poi ci sono tutta una serie di anomalie di mercato come il fatto che il numero di Batwing legato a Future Ends abbia venduto più della somma dei precedenti 4 numeri o l'ultimo numero di Birds of Prey che ha venduto tre volte tanto il numero precedente.
Altra bizzarria è la vendita del numero di Green Lantern che ha visto il miglior risultato negli ultimi 2 anni della serie.

Per altre analisi di mercato potete consultare questa pagina che contiene parecchi altri grafici e considerazioni più di nicchia.
Dati forniti da Diamond Comic Distributors e analizzati da CBR.

Dynamite Entertainment riporterà James Bond nel mondo dei comics

La Dynamite Entertainment ha annunciato l'acquisizione dei diritti del famoso agente 007 James Bond nato dalla penna di Ian Fleming. Nel già fornito parco di titoli in mano all'editore quindi si aggiungerà l'icona britannica resa famosa dai numerosi film hollywoodiani.

Già negli anni '60 e '70 esistevano delle strisce fumettistiche ispirate al personaggio, quindi non si può veramente parlare di novità. Anche se sicuramente l'importanza che assumerà il titolo in queste circostanze potrebbe avere una portata decisamente molto più vasta.

L'accordo è stato raggiunto con la Ian Fleming Publications Ltd., (IFPL), la compagnia che detiene e amministra i diritti delle opere letterarie di Fleming, inclusi i suoi 14 romanzi.
La Dynamite ha quindi ottenuto la possibilità di pubblicare in tutto il mondo fumetti cartacei e digitali e graphic novel su 007.

Inoltre la casa editrice progetta anche di realizzare una serie basata su nuove storie incentrate sui primi anni di carriera, precedenti al primo romanzo Casino Royale del 1953, dell'agente segreto più famoso del mondo; periodo mai veramente indagato e documentato approfonditamente. Faranno la loro comparsa anche criminali, Bond Girl e personaggi famosi del Bondverso, oltre a tutta una serie di nuove personalità.

Corinne Turner, Managing Director della Ian Fleming Publications ha dichiarato: "Sono passati più di 60 anni dalla pubblicazione di Casino Royale e ora più che mai è un momento estremamente eccitante per essere un fan di Bond. Siamo eccitati dal ritorno di Bond nel mondo dei fumetti, dato che le storie di Fleming hanno sempre avuto un notevole successo in questo medium, sin da quando cominciarono ad essere pubblicate al termine degli anni '50 in formato di strisce sui quotidiani. La Dynamite è la partner perfetta per affrontare la sfida e farsi carico di questa eredità e non vediamo davvero l'ora di lavorare con loro".

"Siamo molti felici di poter costruire nuove storie di stampo canonico sul materiale di Fleming e siamo onorati qui alla Dynamite di poter contribuire anche in una piccola parte all'eredità che ci ha lasciato e portare nuove storie ai fan di tutto il mondo." ha poi detto Nick Barrucci, CEO e Publisher della Dynamite Entertainment.

Dynamite progetta di lanciare la sua prima nuova storia a fumetti di James Bond nel 2015 in formato cartaceo e digitale disponibili in contemporanea nei comics store e su piattaforme virtuali come Comixology, Dynamite Digital, iVerse e Dark Horse Digital. Graphic novel originali e le collezioni invece saranno disponibili anche tramite altri canali come Amazon, Barnes and Noble e altri.

Marbles

Quando si termina la lettura di Marbles, una sensazione rimane principalmente impressa nel lettore. Lo shock.
Non la tristezza, la compassione, l’ironia o l’angoscia che derivano dalla lettura rimarranno impresse come lo shock di aver letto qualcosa di veramente unico, letteralmente stordente per quanto strano e fuori dagli schemi.

Per la storia, un (graphic) memoir sul disturbo bipolare dell’autrice, la bravissima Ellen Forney, che decide di mettersi completamente a nudo, spesso anche graficamente, per spiegare il decorso del suo disturbo: dalla diagnosi avvenuta nel 1998 poco meno che trentenne e nel pieno della sua carriera da fumettista, alla lunga, stressante, affannosa terapia per lenire e guarire i sintomi opprimenti e debilitanti della psicosi maniaco-depressiva.
E per i disegni, diversissimi tra loro, frizzanti, vivi, urtanti, sconvolgenti e meravigliosamente comunicativi.

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Le ansie, le paure, i tormenti, le angosce della scrittrice ci vengono mostrati e raccontati senza filtri, senza timori, in una rievocazione dettagliata del lungo travaglio. Non ci troviamo di fronte ad un’opera ordinaria. Questo è poco ma sicuro.
Il disturbo di Ellen è messo in prima linea, sulla graticola, narrato al vetriolo, senza mezzi termini né censure; l’intera vita dell’artista è raccontata in modo tale da permettere al lettore di comprendere almeno in parte l’oppressione e la sofferenza patite quando la nostra mente comincia a deviare dall'ordinario, dal normale.

Ma il tema principale di quest’opera è un altro. Non è un semplice trattato sul disturbo bipolare, sui rimedi, le cure, i farmaci, i termini e le tecniche ad esso connessi – parte peraltro presente e ampiamente discussa. Il libro trova il suo baricentro da un’altra parte; il vero punto focale non è la dimensione clinica della psicosi ma è una questione fondamentale per Ellen in quanto artista: la vera arte è derivante unicamente dal dolore, dal turbamento, dalla follia? L’estro, l’ispirazione, la grandezza di un artista è qualcosa di strettamente connesso allo stato della sua sanità mentale?

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Il dilemma principale dell’autrice è la paura di perdere la sua ispirazione, la sua identità artistica, la sua capacità di generare arte curando il suo disturbo con psicofarmaci. Le “montagne russe emozionali”, come lei stessa definisce il continuo altalenarsi di stati maniacali a stati depressivi, rappresentati magnificamente tramite disegni di una semplicità ed efficacia sbalorditiva, le conferiscono un quid in più come artista oppure anche da sani di mente si riesce a produrre qualcosa di buono?
Il genio artistico spesso e volentieri ha avuto origine da turbamenti psicotici e tormenti interiori: Vincent Van Gogh, Georgia O'Keeffe, Edvard Munch, Virginia Woolf solo per citarne alcuni (nel libro c’è una vera e proprio lista di nomi).
Sicuramente nascono delle opere molto particolari dagli artisti tormentati (non da tutti); lo stesso abuso di droghe e alcool ha reso uniche e particolarmente espressive certe produzioni - Baudelaire vi dice niente?. Ma da qui a convenire che solo dalle tenebre interiori possa emergere la vera arte il passo è lungo, troppo lungo.

Questo quesito che attanaglia la scrittrice e il lettore troverà tutto sommato risposta, almeno per il caso di Ellen, al termine del graphic novel. Non si prefigge di essere un assoluto, né tanto meno un vademecum per tutti gli artisti che soffrono di disturbi mentali. È valido per il suo caso, dopo un attento vaglio dei pro e dei contro dell’assunzione degli psicofarmaci in modo consono a garantirle il benessere fisico e mentale, ma non vale necessariamente per altri. La sua soluzione è unica, non condivisibile, non “copiabile” dagli altri. Ciò che è sfruttabile, ciò che può essere d’aiuto è il metodo con cui si arriva alla soluzione; la compagnia e la vicinanza che se ne traggono possono dare sollievo.

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Passando al comparto grafico c’è da rimanere sbalorditi. Il libro è un collage di diversi stili, di diverse tecniche, più un vistoso e confuso ammasso di elementi disparati che trovano armonia coesistendo sulla stessa pagina. E qui l’abilità forgiata negli anni di illustratrice e fumettista di Ellen Forney emerge in tutto il suo splendore e in tutta la sua varietà.
Scordatevi la classica scansione in vignette; la pagina è libera, vergine, campo fertile per lo svilupparsi della totale anarchia. Passiamo da pagine figlie dell’horror vacui ipermaniacale ad accecanti distese di bianco intaccate al minimo. Da disegni cartoon-like a schizzi fotocopiati da un blocco ad anelli, da incubi partoriti nell’estremo dolore, veri e propri prodotti angoscianti e asfissianti della depressione, ai disegni pacati, tranquilli e armoniosi degli ultimi capitoli. L'immagine che chiude il racconto poi, è estremamente semplice eppure riesce a trasmettere un senso di calma interiore, di sollievo. La parte più dura si è conclusa, siamo a valle del percorso. Ve la proponiamo qui sotto.

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L’atroce viaggio che Ellen ha affrontato e che ha ripercorso con il cuore in mano rendendoci partecipi insieme a lei delle sue esperienze, delle sue vicissitudini, dei suoi alti e dei suoi bassi, colpisce nel profondo, si arpiona nel lettore, àncora di innegabile magnificenza, che ci insegna a fare tesoro delle nostre esperienze, anche le più tragiche e dolorose, perché il passato non deve essere riscritto e filtrato dalla condizione presente ma accettato e preservato come tale.

Marbles è quindi un’opera eccezionale, fuori dall’ordinario, che si stacca dalle piagnucolose, pompate, false e spremute all’eccesso agiografie autobiografie atte solo a far soldi che campeggiano ovunque nelle librerie di tutto il mondo.
Un bellissimo fumetto autobiografico che vi farà passare in un turbinio di sensazioni ed emozioni diverse, provando sentimenti sinceri e profondi, ma soprattutto vi scioccherà. In positivo ovviamente.
Edizione molto ben curata e dettagliata. Prezzo onestissimo per il numero di pagine, 256, e la qualità del prodotto.

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