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Laura Braga è la disegnatrice di Harley & Ivy Meet Betty & Veronica, crossover DC/Archie Comics

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L'italiana Laura Braga (Bombshells), sarà la disegnatrice della miniserie Harley & Ivy Meet Betty & Veronica, crossover inter-editoriale che vedrà due icone femminili DC Comics, Harley Quinn e Poison Ivy, confrontarsi con Betty Cooper e Veronica Lodge, inseparabili amiche del mondo Archie Comics.

La miniserie, della durata di sei numeri, scritta da Paul Dini (creatore di Harley Quinn) e Marc Andreyko (Wonder Woman '77), esordirà con il #1 il prossimo 4 ottobre 2017.

Per realizzare un progetto di istruzione universitaria gratuita e accessibile a tutti i cittadini di Riverdale, vanno prosciugate le paludi che separano la città da Gotham City, per realizzarvi un campus. Questo progetto però non piace a qualcuno che ha veramente a cuore le sorti della vegetazione di quei luoghi, Poison Ivy, che coinvolge la sua amica Harley Quinn per sabotare i piani di Riverdale. Le due organizzano il rapimento di Betty Cooper e sopratutto della sua amica Veronica Lodge, figlia dell'uomo più ricco e influente della città.

"Mettere insieme queste donne incredibili in questo crossover sarà qualcosa di esplosivo" - ha detto Laura Braga nella nota di presentazione DC Comics - "Ogni personaggio è diverso e speciale. Harley è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto ma Betty e Veronica le danno del filo da torcere. Adoro tutte queste donne, e questa storia sarà un divertimento senza sosta".

Altrettanto entusiasta Paul Dini che, nella stessa nota, dichiara "È quel tipo di offerta che ti fa esclamare 'Sì!' ancor prima di arrivare a leggere metà e-mail. Ho sempre desiderato avere la chance di lavorare su Riverdale, e aiutare Harley e Ivy a invaderla è un sogno che si realizza".
Di Marc Andreyko dice "Marc è un grande talento e un buon amico. Scrivere questa serie con lui è stato come sedersi su un prato durante l'estate e leggere una montagna di fumetti DC e Archie. Tranne per il fatto che siamo dovuti stare dentro e scrivere tanto".

E Andreyko è naturalmente sulla stessa lunghezza d'onda: "Scrivere insieme a Paul una serie che mette insieme 4 dei personaggi femminili più iconici dei fumetti per la prima volta sotto lo stesso tetto? Deve essere quello che si prova quando si vince la lotteria. Non vedo l'ora che i lettori prendano visione di quanto Paul, Laura e io abbiamo sognato".

"Betty e Veronica sono la coppia di amiche più iconica nella storia dei fumetti, e ora, grazie anche al successo televisivo di Riverdale, questo crossover con due potenze femminili DC come Harley Quinn e Poison Ivy assume un grande significato" ha detto Jon Goldwater, Publisher/CEO di Archie Comics "Quella che vedrete sarà un'avventura che onora e si aggiunge alla storia di entrambe le coppie, che poi è quel che fanno i grandi crossover. Siamo entusiasti di questa partnership e non vediamo l'ora che i lettori vedano quello che Paul, Marc e Laura hanno preparato".

La cover di ogni numero sarà realizzata da Amanda Conner, con altrettante variant realizzate da Adam Hughes.
Di seguito, la cover di Harley & Ivy Meet Betty & Veronica #1.

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La DC celebra i 25 anni di Harley Quinn con un albo speciale

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L'11 settembre 1992 andava in onda su Fox Kids l'episodio della serie Batman: The Animated Series dal titolo "Joker's Favor" in cui esordiva Harley Quinn. La DC Comics ha deciso di celebrare i 25 anni dalla nascita dell'ormai popolare personaggio con un albo speciale.

Harley Quinn 25th Anniversary Special #1 vedrà all'opera Amanda Conner e Jimmy Palmiotti, Chad Hardin e il co-creatore del personaggio Paul Dini più una storia di Chip Zdarsky (qui al debutto per la DC) e Joe Quinones.

Di seguito, potete vedere la variant cover di Jim Lee diffusa da CBR.

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Harley Quinn e la gang delle Harley, la recensione

L’universo fumettistico contemporaneo – indubbiamente con la complicità di quello cinematografico – da qualche anno è alla rincorsa di un obiettivo, la cui portata narrativa è ancora da decifrare: la “riabilitazione” dei cattivi.
Il mondo dei comics non è assolutamente estraneo al cattivo che si ravvede, che compie una buona azione, o che per un periodo “riga dritto”, ma l’operazione in atto in questi anni è diversa. Il “cattivo” da sempre è stato un personaggio affascinante, spesso più dello stesso eroe, capace di sfumature psicologiche e declinazioni ambigue che al protagonista non sono e non possono essere narrativamente concesse, e per questo più seducente e abile nell’ancorarsi all’immaginario del fruitore. In un contesto sociale di rinegoziazione di valori e di bombardamento mediatico su “cattivi” reali che vandalizzano il mondo e chi lo abita, il villian di carta o al cinema è costretto a cambiare identità, non a stravolgerla, ma a mutarla: ed è il caso di Harley Quinn. La “nuova” Harley, declinata nel mondo di celluloide, è diventata icona per le adolescenti, le “cattive ragazze” ancora alla ricerca di una propria identità. Dopotutto, il mondo ha bisogno di “cattivi” con cui identificarsi, senza sentirsi colpevole nel farlo.

Harley Quinn e la Gang delle Harley 1

Creata da Bruce Timm e Paul Dini, la dottoressa Harleen Frances Quinzel, poi Harley Quinn e compagna di vita e scorribande del Joker, è un personaggio che dalla serie animata che ne ha decretato la comparsa nell’universo DC ha saputo conquistarsi uno spazio di grande rilievo nel cuore di tutti i lettori delle testate di Batman.
Un cattivo che si è stratificato in maniera sempre più complessa nel corso di più di vent’anni dalla sua comparsa: divertente, ironica, violenta psicopatica, succube, martire ma anche crudele e carnefice, sfaccettature ambigue di una figura che, necessariamente, data la sua identità narrativa, deve essere tale. Ed è proprio tale ambiguità che ha permesso a Jimmy Palmiotti e a Frank Tieri di costruire la serie a fumetti dal grande successo dedicata al personaggio: Harely Quinn non è più un “cattivo” così com’è nata, non supera più un certo limite che, convenzionalmente, la lascerebbe identificare come una nemesi seriamente pericolosa. La sua cattiveria è stata mitigata in favore di un divertente gioco grottesco, a tratti surreale che, con un personaggio come “l’ex del Joker”, permette agli sceneggiatori di mettere in piedi un testo dalla grande ironia, capace di giocare con il concetto di supereroe, nemesi e, sopratutto, di antieroe. Operazione simile, a quella fatta da Daniel Way con la sua straordinaria run dedicata a Deadpool. La miniserie Harley Quinn e la gang delle Harley ovviamente non fa eccezione.

Harley Quinn e la Gang delle Harley 2

Protagonisti del volume sono i membri della “gang” conosciuti sulla testata principale di Harley che permette al duo Palmiotti-Tieri di intraprendere un racconto meno battuto per una serie supereroistica di questo tipo: il noir. Harley Quinn, dunque, non è la protagonista, ma il motore dell’azione, il suo personaggio agisce ma lo fa in secondo piano, parallelamente ai membri della sua banda. Il lettore è abituato a vedere la pazza “arlecchina” in situazioni difficili, assurde, da commedia nera e, in questa mini, Harley è stata rapita. Compito della sua “gang” è di salvarla.
Palmiotti e Tieri, dunque, costruiscono la storia come un vero e proprio giallo, in cui i pezzi lentamente prendono il giusto posto nella ricostruzione della vicenda e conducono il lettore verso il climax risolutivo attraverso dosati colpi di scena e alleggerendo la narrazione con surreali e comici intermezzi che ricordano costantemente che questa, non è una storia di supereroi contro supercattivi, ma quella di un antieroe, anzi, antieroina.

Harley Quinn e la Gang delle Harley 3

Il paniere di disegnatori che hanno illustrato l’avventura della “gang” di Harley è variegato. A Mauricet il compito di essere la prima matita della miniserie: lo stile si presta al comico e al grottesco della storia ma, forse, a volte cede troppo alla deformazione anatomica inducendo in errore, cosa che non accade invece con le espressioni dei volti dei protagonisti che riescono a restituire tutta l’assurdità della vicenda e le risposte emotive dei personaggi. Ad Inkai Miranda è affidato, invece, il compito di narrare il passato del villian della mini: lo stacco grafico permette al ritmo narrativo nelle battute ultime del racconto di alternarsi e, sopratutto di rallentare e contemporaneamente di alimentare la risoluzione finale. Lo stile è meno “giocoso”, più spigoloso, trsposizione, forse, dei drammatici e conflittuali eventi che racconta. Il penultimo albo vede tra i disegnatori Dawn McTeigue che fonde le due narrazioni precedenti e raccoglie la trama nel momento della sua deriva action, grazie ad uno stile che si presta perfettamente al fumetto supereroistico. Amanda Conner e Frank Cho, invece, ci regalano le divertenti, surreali e giocose cover e rispettive variant.

La miniserie Harley Quinn e la gang delle Harley è l’ideale compendio per chi segue la testata principale dedicata all’arlecchina DC, ma risulta godibile anche per una lettura avulsa dal contesto in cui si inscrive. Il piacere della lettura è riservato, in misura maggiore, al testo scorrevole e accattivante, coadiuvato da interessanti trovate grafiche che concedono molto spazio alla spettacolarità della narrazione.

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David Ayer dirigerà Gotham City Sirens, il film con Harley Quinn

  • Pubblicato in Screen

Della pellicola DC Comics tutta al femminile con Harley Quinn e altre anti-eroine ve ne avevamo già parlato, e sapevamo già che Christina Hodson è al lavoro sulla sua sceneggiatura.
THR dà notizia che a dirigere il film, intitolato Gotham City Sirens, ci sarà David Ayer, già regista di Suicide Squad.

Ayer sarà produttore insieme alla star della pellicola, ovvero Margot Robbie, e a Jon Berg e Geoff Johns. Al momento non c'è una data di uscita per il film, ma la Warner punta moltissimo sul suo successo.

Di recente la DC ha lanciato una testata dal titolo Sirens con Harley Quinn, Catwoman e Poison Ivy.

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