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Marvel Studios: nuovi dettagli sulla vicenda Kevin Feige/Ike Perlmutter

Vi abbiamo riportato qualche giorno fa la notizia che i Marvel Studios sarebbero passati sotto il diretto controllo dei Disney Studios, lasciando la supervisione di Marvel Entertainment. Si è capito quindi che tutto questo era dovuto a screzi tra il CEO degli Studios Kevin Feige e il CEO della Entertainment Isaac "Ike" Perlmutter. Ora THR segnala come casus belli gli scontri sul budget di Captain America: Civil War, che manco a farlo apposta, ha scatenato questa Guerra Civile all'interno della major stessa.

Questo sposta la sede degli Studios da New York a Burbank, andando così ad allontanare Feige dall'influenza di quel comitato, di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni, che ha lo scopo di coordinare TV, film, animazione e merchandising e composto da Alan Fine, braccio destro di Ike, lo scrittore Brian Michael Bendis, l'editore Dan Buckley e il CCO Joe Quesada. Tuttavia questo comitato non verrà smembrato, come si vociferava, ma avrà un ruolo al più nominale per il MCU.
La scelta di modificare le cose e far dipendere Feige da Alan Horn è stata presa dal CEO della Disney Bob Iger che, considerando l'influenza del personaggio e la quantità di miliardi che ha fatto incassare al colosso, non ci ha pensato due volte a riorganizzare il tutto.

"New York ha avuto grande voce in capitolo da sempre, ma sbaglio o Kevin si è guadagnato l'autonomia? Ha fatto guadagnare fior fior di miliardi. Perchè dovrebbe fare rapporto ad un 72enne che non si occupa di film?" ha detto una fonte al sito. E le cose, almeno per come vengono viste dall'interno, non dovrebbero poi cambiare tanto, se non altro migliorare di sicuro. "Perchè dovrebbero cambiare? Si è già dimostrato il successo e tutti vogliono essere parte del Marvel Universe" ha aggiunto un altro intervistato. "Credo che sarà più facile e semplice senza Ike", questa è la mentalità che regna nella major.

Infine, questa nuova disposizione dovrebbe portare a un alleggerimento delle condizioni riguardo agli accordi, allentare le redini su alcuni punti, come ad esempio il pagamento delle royalties sul merchandising (che attualmente non avviene). Inoltre, la Marvel chiede il diritto di utilizzare fino a tre minuti di performance di un attore da un film per un altro, descritto come "materiale ponte", quando la norma più ampia nel settore è generalmente di 30 secondi.

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