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Avengers: Age of Ultron: recensione

Inutile girarci intorno: Avengers: Age of Ultron è sicuramente una delle migliori produzioni dei Marvel Studios. Un film divertente, epico e coinvolgente. Joss Whedon condensa in questa pellicola tutti gli aspetti migliori di film come Iron Man, Avengers e Captain America: The Winter Soldier e crea un ibrido di straordinaria potenza non solo visiva ma anche narrativa.

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Ritroviamo quindi tutti gli eroi più potenti della Terra, oltre a nuovi personaggi che verranno introdotti nel corso del film, riuniti per fronteggiare ancora una volta una minaccia globale che nessuno sarebbe in grado di affrontare da solo. Ma questa volta il caso vuole che la minaccia sia endogena: non più una razza aliena di invasori ma un parto della stessa mente umana seppur con una connotazione sovrannaturale dovuta ad una delle Gemme dell’Infinito. Ultron è frutto del bisogno di protezione dopo la battaglia di New York, della volontà di una coesistenza pacifica salvaguardata da possibili minacce esterne. Ma nel tentativo di creare questo progetto dai nobili intenti, si origina una chimera dai poteri incommensurabili.

L’inizio in medias res ci proietta direttamente su di un campo di battaglia in cui il team dei Vendicatori attacca una base dell’Hydra per recuperare lo scettro di Loki dalle mani del Barone Strucker. Vediamo una squadra molto affiatata e ben coordinata in cui non c’è più l’azione del singolo a emergere in solitaria ma ciascuno ha il suo ruolo stabilito e lo porta a termine alla perfezione. Ed è qui che veniamo a conoscenza dei gemelli Pietro e Wanda Maximoff - Quicksilver e The Scarlet Witch – sottoposti agli esperimenti del folle barone per potenziarne le capacità. Recuperato lo scettro, Stark scoprirà l’essenza senziente della Gemma della Mente che cercherà di applicare al progetto Ultron, ossia la creazione di un'intelligenza artificiale in grado di potenziare il sistema di difesa ideato dal multimiliardario e di estenderlo alla protezione di tutto il pianeta. Questo è l’evento che dà il vero via a Age of Ultron.

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Ancora una volta però gli eroi dovranno far fronte alle divergenze interne prima di poter affrontare la minaccia incombente. Il regista e sceneggiatore Joss Whedon questa volta però si spinge più in profondità nell’analisi caratteriale dei personaggi, sempre considerando le tempistiche cinematografiche e il numeroso cast da gestire; dona così maggior risalto ai loro mondi interiori, al loro passato, mostrato nei flashback che abbiamo intravisto anche nei diversi trailer, facendone emergere lo spessore e il carisma.
E questo lavoro lo vediamo perfettamente con Occhio di Falco, quasi vero e proprio protagonista del film; infatti sarà lui a tenere unito il team, a fornire un riparo sicuro in grado di riattaccare i pezzi frantumati del gruppo dopo gli scontri interni inevitabili, a infondere coraggio, a fare da mentore, e a risolvere numerose situazioni critiche.
Ma possiamo evidenziare questo aspetto anche nel rapporto sentimentale impacciato tra Natasha Romanoff e Bruce Banner, in cui vediamo la contrapposizione e la reciproca attrazione tra due mostri dalle origini molto diverse, consapevoli della loro natura ma decisi a cercare di espiare gli errori del loro passato.

Per quanto riguarda il cast all-star del film c'è proprio poco da dire. Robert Downey Jr. è sempre impeccabile nel ruolo dell'eccentrico playboy, genio, filantropo e oltre a essere fonte del casus belli, con il suo charme e il suo carisma è anche uno dei pilastri portanti dell'intera pellicola, anche se meno rispetto ad altri film della serie. Chris Hemsworth nei panni del figlio di Odino svolge una parte abbastanza cruciale, che non vi sveleremo, mentre lo Steve Rogers di Chris Evans non incide poi così tanto come avrebbe potuto. Interessante l'interpretazione dei due nuovi arrivati Aaron Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen ossia i fratelli Maximoff, che sebbene avrebbero potuto essere analizzate e approfondite meglio, non sminuiscono a confronto con gli altri attori, soprattutto la giovane Scarlet Witch.

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Anche se è su Ultron che vediamo l'esito positivo del lavoro fatto da Whedon. La figura shakespeariana tragica emerge e svetta nella pellicola. Questo villain non è una macchietta, come purtroppo lo è invece il Barone Strucker, per nulla sfruttato adeguatamente, ma è mosso da un ragionamento ben definito e per nulla scontato, né tanto meno banale.
Ultron è difatti stato creato da Stark con il preciso intento di salvare la razza umana, ma l’unica conclusione possibile a cui giunge l’intelligenza artificiale è quella di sradicare la componente fallace dall’umanità stessa, anche se questo vuol dire eliminare definitivamente la specie. L’unico modo per evitarne l’estinzione è farla evolvere ad uno stadio superiore, più completo e perfezionato, ma ciò implica il passare prima dalla distruzione globale e soprattutto dalla sconfitta degli “indegni” protettori che sono gli Avengers. Vediamo quindi molto ben sviluppato il tema della creatura che si ribella al proprio creatore, la cosiddetta ribellione della macchina, fondamentale nella letteratura e filmografia, soprattutto fantascientifica, come già visto con il Frankenstein di Mary Shelley, o con il Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick (poi adattato nel celebre Blade Runner). Ultron è una sorta di Talos cosciente, potatore di una giustizia spietata e inumana, tramutata in vero e proprio genocidio di massa, ma rivestito anche di una componente tragica e titanica. Sa di essere un male per l’umanità e per questo ne soffre, ma questo è l’unico modo che è in grado di concepire per risolvere un problema insolubile, ossia rimuovere il problema stesso, facendo evolvere il sistema, mutandolo in qualcos’altro.

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Ma il paragone che meglio aderisce al film è quello della fiaba di Pinocchio di Carlo Collodi, come sottolineato dalla canzone I’ve Got No Strings del film d’animazione Disney degli anni ‘40 che accompagna il trailer e di cui Ultron recita numerose volte il testo. Il burattino che si rivolta contro il suo Geppetto (Stark in questo caso) e intraprende il suo cammino indipendente. Ultron è l’incarnazione della rabbia, dell’odio e della sofferenza che vengono totalmente epurate nella sua creatura, nel suo stesso Pinocchio, ossia Visione. Esso incarna la calma, la lucidità, la redenzione e l’accettazione della fallacia umana. È conscio della predestinazione all’estinzione della razza umana ma continua ad amare gli umani e i loro sforzi nell’opporsi a questo destino.

In questo secondo capitolo della saga cinematografica dei Vendicatori, notiamo un mood più oscuro, meno scherzoso e leggero di quello visto nel primo film (sebbene non manchi l’ironia pungente anche nei momenti più cupi, cifra stilistica del marchio Marvel Studios), più vicino alle atmosfere di Winter Soldier e che meglio si adatta alle tematiche trattate, permettendo così di gettare le basi per la Civil War rafforzando la differenza di ideali tra i membri del gruppo e dando il via alle prime lotte intestine. Atmosfera rimarcata anche dalla colonna sonora molto azzeccata e mai fuori luogo ad opera di Brian Tyler e Danny Elfman. Le sequenze d'azione non mancano nel film e risultano forse più spettacolari ancora di quelle presenti nel primo capitolo, oltre a considerare il fatto che questa volta assistiamo a molte più scene di "combo" di poteri, che originano vere e proprie coreografie distruttive entusiasmanti. Effetti speciali sempre allo stato dell'arte anche se ci sono alcuni punti in cui ne si sente la mancanza e altri in cui forse si esagera nel loro utilizzo, vedasi la tanto anticipata battaglia tra Hulk e Hulkbuster, fin troppo "devastante", ma con un effetto 3D poco efficace e sfruttato. Ma in questo film viene segnata anche un’altra svolta nel franchise degli Avengers. Sebbene già nel primo capitolo la minaccia extradimensionale aveva già fatto capolino, solo ora i Vendicatori sono a conoscenza dell’esistenza delle Gemme dell’Infinito e di un misterioso deus ex machina, Thanos, che sta muovendo le pedine per appropriarsene e sicuramente Thor, che svolge un ruolo chiave nella pellicola sotto questo punto di vista, nel suo prossimo film in solitaria Thor: Ragnarok ci rivelerà molto su questo nuovo nemico.

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Interpretato da Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Cobie Smulders, Samuel L. Jackson, James Spader, Thomas Kretschmann, Andy Serkis, Paul Bettany, Don Cheadle, Tom Hiddlestone, Idris Elba e Josh Brolin, Avengers: Age of Ultron è scritto e diretto da Joss Whedon, ed è atteso nelle sale americane per il 1 maggio 2015, il 22 aprile in Italia.

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