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Sonyleaks: dopo The Interview salta anche Pyongyang

Ormai è sulla bocca di tutti, oltre che in tutti i telegiornali e sulle riviste. Si tratta della nuova ondata di leaks, diffusione online di materiale piratato o hackerato illegalmente. Questa volta è toccato a Sony Pictures, presa di mira da hacker probabilmente Nord Coreani, che hanno postato in rete numerose corrispondenze private e mail ovviamente non di pubblico dominio. A farne le maggiori spese, e il motivo principale dell'hacking, è il nuovo film di James Franco e Seth Rogen, intitolato The Interview, storia inverosimile e scherzosa dell'incarico affidato dalla CIA a due giornalisti di successo di uccidere Kim Jong-Un, dittatore della Corea del Nord.

Le minacce degli hacker di far saltare in aria i cinema che avrebbero proiettato il film hanno portato le maggiori catene proprietarie di cinema a rimuovere dai palinsesti la pellicola e di conseguenza la Sony ha definitivamente bloccato la distribuzione e cancellato l'uscita del film. Questo ha scatenato un putiferio mediatico sul web da parte di personalità influenti che si sono schierate a difesa della pellicola e contro la scelta della Sony.

Ça va sans dire che fermato The Inteview, il film che avrebbe dovuto essere tratto da Pyongyang di Guy DeLisle non s'ha da fare. Infatti la tematica sarebbe da considerare troppo spinosa, dato che è un aperta critica al sistema dittatoriale Nord Coreano visto dagli occhi di un occidentale.
Voi cosa ne pensate di questa faccenda? Secondo voi è giusto che la Sony abbia bloccato il progetto per paura di ripercussioni?

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