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Tunué riporta in Italia La storia del topo cattivo di Bryan Talbot

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In una conferenza alla stampa di settore, la Tunué ha annunciato che pubblicherà una nuova edizione de La storia del topo cattivo del fumettista inglese Bryan Talbot. Il volume, la cui prima edizione dalla Dark Horse in 4 albi fra il 1994 e il 1995, arriverà nella seconda metà del 2022. In Italia l'opera è stata pubblicata per la prima volta dalla Phoenix e in seguito da Comma 22 e da Mondadori nella collana I Maestri del Fumetto allegata al settimanale Panorama.

Di seguito la sinossi del libro:

"Helen Potter ha vissuto una vita felice finché non si è persa in un incubo di abusi sessuali. Ora è in viaggio, un viaggio che la porta attraverso l'Inghilterra urbana e rurale lungo lo stesso percorso che un altro Potter, Beatrix Potter, ha preso una volta. Nel corso dei decenni, due vite si toccano e Helen scopre che la forza di due è molto più grande di una.

Bryan Talbot costruisce una storia molto speciale che affascina immediatamente il lettore. Vittima di abusi sessuali su minori, Helen Potter diventa il cavaliere in armatura davanti ai suoi demoni personali in questa storia di eroismo e coraggio."

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La nuova edizione speciale de L’Approdo di Shaun Tan per Tunué

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Torna in una nuova edizione speciale, per festeggiare i quindici anni dalla sua uscita, L’Approdo di Shaun Tan, opera pluripremiata e apprezzata in tutto il mondo che parla d'immigrazione. La nuova edizione presenta uno sketch book inedito, di cui potete vedere alcune immagini qui in basso, e una sovraccoperta. Per un approfondimento sull'opera vi invitiamo a leggere la nostra recensione uscita in occasione della precedente edizione sempre edita da Tunué.

Di seguito alcune informazioni sul volume e sull'autore.

IL LIBRO

L’approdo è una storia delicata, traboccante di suoni e di parole appartenenti a lingue diverse. È la storia di un immigrato in un mondo immaginario, quasi onirico, con chiari riferimenti simbolici al nostro di mondo. Un uomo, costretto dall’indigenza, lascia moglie e figlia per intraprendere un lungo viaggio da migrante. Ad attenderlo, un mondo nuovo vi¬sto con lo sguardo emotivo del viaggiatore che frammischia a immagini di oggetti cari, animali esotici, strumenti musicali e abiti, un immaginario magico, surreale, dove la perdita e l’ignoto danzano con la speranza. Il libro si sfoglia come un album di vecchie foto, una serie di immagini in ordine cronologico che riempiono gli occhi e toccano il cuore. È un paesaggio urbano, di periferia quello che ci viene mostrato, così come lo è sempre stato il paesaggio nei graphic di Shaun Tan, ma nell’aria possiamo respirare un pizzico di magia e di mistero. Inizia così il lungo cammino del protagonista alla ricerca di un lavoro, un cammino non certo facile, sempre in salita. Nel corso della storia facciamo la conoscenza di nuove persone, anche loro migranti, appartenenti a etnie e culture differenti e, senza nemmeno l’uso della parola, riusciamo a comprendere la loro lingua. Le persone, nonostante le loro diversità, riescono a capirsi, a sorridere e a ridere nonostante tutte le fatiche.

L’AUTORE

Shaun Tan ( 1974), star internazionale dell’illustrazione e dell’animazione, è cresciuto a Perth, nell’Australia Occidentale, e ha iniziato la sua carriera curando le illustrazioni in romanzi di fantascienza e libri dell’orrore per ragazzi. Con L’approdo (Tunué, 2016) ottiene un grande successo a livello internazionale di pubblico e di critica, vincendo vari premi tra cui miglior libro al festival Angouleme nel 2008. Nel 2011, si aggiudica il Premio Oscar per il miglior cortometraggio di animazione tratto da La cosa smarrita (Tunué, 2017). Oltre ai già citati L’approdo e La cosa smarrita, Tunuè ha pubblicato in Italia Cicala, L’albero rosso, Piccole storie di periferia, Conigli. Nel 2021 Piccole storie dal centro è tra i finalisti del Premio Andersen nella categoria “miglior libro oltre i 15 anni”


L’APPRODO con sketchbook
Tunué
Collana Mirari
Cm 23x31
pp. 176 a colori, cartonato
Euro 35,00
ISBN 9788867904358

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Disponibile per Tunué Ritorno all'Eden, il nuovo graphic novel di Paco Roca

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È disponibile per Tunué il nuovo graphic di Paco Roca Ritorno all’Eden, vincitore in Spagna del Premio Associazione dei critici e divulgatori di fumetti spagnoli per la migliore opera nazionale del 2020. Di seguito trovate tutti i dettagli e alcune tavole tratte dal volume.

"Da una foto di famiglia del 1946 sulla vecchia spiaggia di Nazaret a Valencia, Paco Roca disegna un affresco sulla Spagna del dopoguerra attraverso la sua umile famiglia – un riflesso della stragrande maggioranza della società sopravvissuta alla dittatura franchista -, con seri problemi a accedere a un sostentamento, costretti a rivolgersi al mercato nero per ottenere a malapena un pasto quotidiano. L’autore porta il lettore nel passato idilliaco della mamma, ma è veramente così? Perché il padre non è nella foto? Quali retroscena saranno svelati?

L’AUTORE

Paco Roca

È il più importante autore spagnolo di graphic novel. Rughe è il suo successo più ampio di critica e pubblico (vincitore del Gran Guinigi a Lucca Comics & Games, Premio nazionale di Spagna 2008, Miglior fumetto spagnolo per il Diario de Avisos di Tenerife, Miglior opera al Salone internazionale del fumetto di Barcellona, di Madrid), da cui è stato tratto un corto animato candidato al Premio Oscar. Tunué ha portato in Italia tutte le opere di Paco Roca, La Casa, Rughe, Il faro, I solchi del destino, Le strade di sabbia, Emotional World Tour, Il gioco lugubre, Il bivio, la trilogia dell’uomo in pigiama, e l’ultimo Il tesoro del cigno nero, scritto con il diplomatico Guillermo Corral da cui è tratta la serie tv in lavorazione diretta dal regista Alejandro Amenábar."

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Pelle di Mille Bestie, recensione: la fiaba femminista di Stéphane Fert

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Dopo Morgana, Tunué propone un nuovo volume ad opera di Stéphane Fert. Pelle di Mille Bestie, vincitore in Francia del Prix BD du Festival des Imaginales d’Epinal, prosegue l’intento di Fert di rileggere in chiave moderna e femminista leggende e fiabe del passato. Per l’occasione, l’autore scomoda i Fratelli Grimm e la loro classica Dognipelo.

Nella versione originale della fiaba, la protagonista è una ragazza che cerca di sfuggire al proprio padre, un re vedovo, che aveva giurato di risposarsi solo se avesse mai trovato una donna la cui bellezza fosse equiparabile a quella della defunta moglie. L’unica che può avvicinarsi a cotanta beltà è però proprio sua figlia. La ragazza, dopo aver cercato con vari sotterfugi di evitare il matrimonio, nello specifico richiedendo alcuni abiti fra cui uno cucito con le pelli di tutti gli animali, fugge trovando – poi – il lieto fine nel matrimonio con un principe di un regno vicino.

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La storia narrata da Fert sovverte in maniera esplicita la fiaba a cui si ispira, con gli stessi protagonisti che si interrogano a più riprese sulle regole seguite dalle classiche fiabe del passato, dogmi talmente assimilati che vengono mantenuti dalla società nonostante appaiano obsoleti e dannosi.

L'avventura inizia mostrandoci un ragazzo di nome Lou alla ricerca della principessa Ronces per salvarla dal suo destino, ma fin da subito Fert cambia le carte in tavola mostrandoci come i ruoli sono sovvertiti e come la storia ha tutt’altro incipit: è in realtà la principessa che cerca di proteggere il suo amato. Anche nell’aspetto fisico e nel carattere c'è un ribaltamento di ruoli: Lou è fragile e gentile, Ronces possente e forte laddove prassi vuole il principe salvatore fiero e aitante e la ragazza fragile e indifesa. I due, comunque, sono entrambi impavidi e cercheranno di combattere per un lieto fine che, tuttavia, appare molto meno conciliante del classico matrimonio salvifico in un finale non privo di sorprese.

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Come si evince, il messaggio femminista lanciato da Fert è palese: Ronces è un personaggio forte, indipendente, determinato e che ribalta tutti gli stereotipi possibili sulle principesse delle fiabe. Ma non solo, le tematiche toccate dal fumettista sono molteplici e complesse: viene mostrata una società patriarcale in cui gli uomini non accettano l’indipendenza femminile, o che si mostrano impauriti quando la principessa mostra il suo carattere più forte, fino a denigrarla (mentre la si ambiva poco prima). C'è anche un momento di unificazione simbolica dei due sessi quando Lou si traveste da donna per avvicinarsi a Ronches.

Come dicevamo, tante sono le tematiche mostrate, ma Fert riesce a inserirle con naturalezza in un racconto ricco di avvenimenti e sempre stimolante nella lettura. La sceneggiatura, divisa in capitoli, non fa utilizzo di didascalie o pensieri, ma è forse appesantita da alcune sequenze molto dialogate che rallentano il ritmo della narrazione e dell’azione. In compenso, tutti i personaggi presenti sono molto ben caratterizzati e vivi. I toni, nonostante siano da favola, sono maturi, tanto da presentare anche una poetica scena di sesso fra i due protagonisti.

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Fiore all’occhiello del lavoro di Fert sono le sue tavole, la cui costruzione non segue un rigido schema e le vignette non presentano bordi rigidi ma modulati dalle forme e dai colori. Lo stile artistico del fumettista mescola in modo originale suggestioni che vanno da Lorenzo Mattotti a Cyril Pedrosa fino a Paul Cézanne. Il suo tratto morbido modella le figure dei suoi personaggi in maniera sinuosa, modificandone spesso le forme e i volumi, donando per questa ragione gran dinamismo.
Il tono gotico e fiabesco viene amplificato dalla colorazione cupa e pittorica che rende il risultato finale una gioia per gli occhi. Molto curati sfondi e fondali che creano un paesaggio suggestivo anche quando solo suggerito nelle vignette bianche.

Tunué propone Pelle di Mille Bestie in un elegante cartonato di alta qualità e cura editoriale, unica annotazione riguarda la resa dei colori sulla carta meno brillante rispetto a quanto appare sulle anteprime mostrate in rete, conferendo un tono più spento alle tavole di Fert. Che sia voluto o meno, la differenza risalta all’occhio.

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