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Supreme: Blue Rose

Nel 1996 destò curiosità e scalpore la notizia che Alan Moore, l’osannato guru di Watchmen e Miracleman, avrebbe prestato il suo talento al servizio di Supreme, versione estrema e iper-violenta di Superman, creata da Rob Liefeld per i suoi Extreme Studios. Liefeld, che pochi anni prima aveva lasciato la Marvel in compagnia di colleghi come Todd McFarlane e Jim Lee per fondare la Image Comics, incarnava pienamente lo spirito degli anni ’90: le sue tavole gioiosamente infarcite di azione, il disinteresse per le proporzioni e la correttezza anatomica nel disegnare i suoi personaggi, spesso ritratti in pose aggressive con denti digrignati e armati di futuristici fucili al plasma e katane, sono ancora oggi il suo marchio di fabbrica. Un’estetica da b-movie che avrebbe spinto uno stimato professionista del settore come Peter David a definirlo "l'Ed Wood dei fumetti". Dopo aver battuto ogni record di vendite in Marvel con New Mutants e X-Force, testate per le quali crea, tra gli altri, il fortunatissimo Deadpool, Liefeld da inizio alla sua seconda vita alla Image dando vita a una serie di cloni delle testate maggiormente in voga in quel momento come Youngblood, Brigade e Bloodkstrike, evidentemente debitori degli X-Men di casa Marvel, e il già citato Supreme, spingendo il suo stile ipercinetico verso una deriva ipertiroidea che sfocia nella parodia involontaria. Consapevole dell’inconsistenza di trame e sviluppo dei personaggi, Liefeld prova ben presto a coinvolgere nella sua avventura di editore in proprio sceneggiatori di peso: quando annuncia Moore ai testi di Supreme, nessuno lo prende sul serio. Sarebbe come annunciare un album dei Take That scritto da Sir Andrew Lloyd Webber. Contro tutte le aspettative Moore accetta con entusiasmo, dichiarando  alla stampa specializzata di vedere nella neonata Image di Liefeld, McFarlane, Lee, Larsen e Silvestri l’energia e l’entusiasmo della Marvel degli inizi. Il bardo di Northampton arriva ai testi di Supreme col numero 41 e lascia subito il segno: fa piazza pulita di quanto accaduto nei numeri precedenti, introducendo un Supreme nuovo di zecca, con nessun punto di contatto col violento superuomo dei numeri precedenti. Moore introduce il concetto di revisione, suggerendo che l’universo dei fumetti è regolato da un meccanismo grazie al quale, dopo aver attraversato un periodo di crisi creativa, è possibile azzerare tutto e ricominciare daccapo. Nell’universo di Supreme, però, tutto ciò che è venuto prima, come le vituperate versioni pre-Moore del personaggio, non sono state inghiottite dal nulla: esistono ancora e vivono nella Supremacy, una cittadella dorata collocata in un limbo spazio temporale dove convivono tutti i Supreme che hanno preceduto quello di Moore, quello degli anni ’40, ’50 e ’60, tutte le Lady Supreme e tutte le variazioni possibili e immaginabili di cui non avevamo mai avuto notizia.

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Il Supreme di Alan Moore è un gioiello di narrazione metafumettistica, un omaggio appassionato al mito di Superman in un momento storico in cui il vero Superman è alle prese con una fase convulsa della propria vita editoriale, schiacciato da una serie di eventi editoriali, a partire dalla famigerata “Morte”, dal chiaro gusto commerciale. Il Supreme di Moore, recuperando tutto il bagaglio camp fatto di cani volanti e città in bottiglia, è tutto quello che il vero Superman non può più essere, la celebrazione nostalgica di un tempo perduto ma che può essere ancora evocato in gustosi flashbacks illustrati da Rick Veitch con stile deliziosamente Silver Age .
Dopo la splendida versione di Moore e dopo qualche effimero tentativo di rilancio da parte di Liefeld, di Supreme si erano perse le tracce. Poi lo scorso anno l’annuncio di una nuova miniserie, Supreme: Blue Rose, per i testi di Warren Ellis e i disegni della new entry Tula Lotay.

Ellis riprende il discorso metatestuale di Moore e lo porta alle estreme conseguenze: lo scrittore di Planetary e The Authority sferra un attacco di violenza inaudita contro le logiche attuali dell’industria del fumetto statunitense, basata su continui riazzeramenti della continuity, i famigerati reboot che molto spesso falliscono nel tentativo di catturare nuovi lettori scontentando al tempo stesso i vecchi fan.
Lo sceneggiatore mette al centro della vicenda Diana Dane, che nelle vecchie storie di Supreme era l’interesse amoroso di Ethan Crane, l’alter-ego dell’eroe. Diana è una giornalista investigativa, al momento disoccupata, che attraversa un momento particolare della sua vita: è affetta infatti da strane visioni, che le fanno dubitare del suo stato di salute. Ma proprio per questa sua “peculiarità” viene contattata da Darius Dax, misterioso uomo d’affari che le chiede di investigare su di un misterioso disastro avvenuto in una cittadina di provincia, Littlehaven, e che sembra ruotare intorno alla figura di un abitante del posto, disperso, di nome Ethan Crane. Un uomo di cui nessuno sa nulla e che forse, in questa realtà non dovrebbe nemmeno esistere. Diana comincia la sua indagine, tra uno strano incontro e l’altro, finendo ben presto in una vicolo cieco in cui è impossibile distinguere la realtà del sogno. Grazie all’intervento di un deus ex-machina esterno, la giornalista scoprirà che il suo mondo si è in realtà formato da pochi mesi, grazie ad un ennesimo processo di revisione di una realtà precedente di cui sopravvivono ancora elementi percepibili, rendendo questa nuova realtà pericolosamente instabile. La chiave dell’intera vicenda sarà fornita dalla scoperta della vera natura dell’incidente di Littlehaven e del ruolo di Ethan Crane e dello stesso Darius Dax in esso.

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Scegliendo la strada della metatestualità, come il Grant Morrison di Flex Mentallo e di Multiversity, Ellis ci racconta una storia di supereroi (dove l’eroe del titolo non appare mai, è bene specificarlo) per svelare la vera natura dell’attuale industria del fumetto mainstream statunitense, popolata di revenant di carta che ogni mese popolano gli scaffali delle fumetterie, protagonisti di periodici e forzati reboot. Se con Scream Wes Craven realizzava un thriller che raccontava i meccanismi del thriller stesso, in Supreme: Blue Rose Ellis si serve della decostruzione del genere supereroistico per  mettere definitivamente alla berlina le miserie del fumetto seriale a stelle e strisce. Niente sarà più lo stesso dopo aver letto la miniserie di Ellis e Lotay, e la perdita dell’innocenza sarà assicurata: le illusioni dei lettori di vecchia data non potranno che schiantarsi a terra come la cittadella dorata di Supremacy che precipita sull’inconsapevole Littlehaven. Non resta quindi che abbandonarsi alla prosa colta e romantica di Ellis, a spasso tra citazioni dirette della teoria delle stringhe, atmosfere da sogno che diventano improvvisamente incubi come in un film di David Lynch, e struggente malinconia per amori mai vissuti e mondi mai esistiti se non nella memoria di pochi esuli spazio-temporali.

I disegni di Tula Lotay completano in modo ideale i testi complessi e stratificati di Ellis, anzi ne costituiscono la traduzione in immagini: le vignette traboccano di trovate e sperimentalismi grafici, le figure in primo piano sembrano essere disturbate da linee e segni che provengono da sotto la pagina o forse da un’altra dimensione, come a sottolineare la dimensione onirica ed inquietante dell’intera vicenda, come se la nostra realtà fosse solo una pagina da sfogliare, sotto la quale ne esistono migliaia di altre. Un contributo straordinario ed entusiasmante, quello della Lotay, che impreziosisce un’altra prova smagliante del sublime Ellis.

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Supreme: Blue Rose è un oggetto da maneggiare con cura, una prova d’autore che potrebbe mettere il lettore abituale di comic books di fronte all’horror vacui delle proprie ossessioni cartacee. E dopo averla letta, recarsi alla fumetteria di fiducia per acquistare le nuove imprese dei Vendicatori o della Lega della Giustizia potrebbe non avere mai più lo stesso sapore.

 

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Frank Miller sarà ospite a Lucca Comics & Games 2016

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Apprendiamo dal sito RW Edizioni, che il fumettista e regista Frank Miller sarà ospite dell'editore a Lucca Comics & Games 2016. Ecco il comunicato:

"E’ uno dei più importanti fumettisti viventi.
Alla fine degli anni Ottanta ha rivoluzionato il mondo dei comics con Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro, che a trent’anni dalla prima pubblicazione continua a essere considerato uno dei best-seller della nona arte!
Nei decenni successivi Il Cavaliere Oscuro Colpisce Ancora, Ronin, 300 sono stati solo alcuni dei fondamentali titoli che hanno contribuito ad accrescere il valore della sua arte e, di riflesso, della sua fama!
Nel 2015 viene insignito con un fondamentale riconoscimento alla carriera quando per i suoi meriti in ambito fumettistico il suo nome è aggiunto tra le stelle della Will Eisner Hall of Fame.
Nel 2016 è tornato a scuotere le fondamenta del mondo dei comics grazie a un prequel breve ma intenso e a un sequel di portata epica di The Dark Knight Returns.
Ovviamente stiamo parlando del maestro Frank Miller, tornato alla ribalta nell’ultimo anno per averci riportato nel futuro distopico di Batman grazie a Il Cavaliere Oscuro – Razza Suprema, miniserie in otto parti realizzata in collaborazione con Brian Azzarello, Andy Kubert e Klaus Janson, tutt’ora in corso di pubblicazione.
Insieme a questo gradito ritorno al fumetto, quest’anno l’artista darà ai lettori italiani il regalo più grande che potessero mai immaginare partecipando alla più importante fiera del fumetto d’Italia: Frank Miller sarà infatti ospite per Lucca Comics & Games 2016 e RW Edizioni!
Durante la fiera internazionale del fumetto, l’artista parteciperà a panel e incontri con il pubblico oltre a essere protagonista di signing session con i propri fan. Entro il 23 settembre divulgheremo le date e gli orari di queste attività.
Non vediamo l’ora di incontrare insieme a voi la leggenda del fumetto!"

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RW Edizioni porta in Italia i fumetti del Doctor Who

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In passato vi abbiamo parlato varie volte dei fumetti ispirati ai vari protagonisti della serie fantascientifica inglese Doctor Who, pubblicati dalla Titan. Finora, però, queste serie erano inedite in Italia. Fino ad ora... Infatti, RW Edizioni ha annunciato sul proprio sito la pubblicazione dei fumetti del Doctor Who. Ecco i dettagli:

"Finalmente anche i whovian italiani potranno leggere i fumetti del Dottore, che saranno pubblicati dalla linea Real World del gruppo editoriale RW. La pubblicazione italiana debutterà ufficialmente al Lucca Comics And Games 2016 con una doppia dose.

Si comincia con il numero 0, un albo speciale di 24 pagine al prezzo di 1,95 € che  pubblicherà tre storie brevi con protagonisti i tre Dottori più recenti e rappresenterà uno starting point per conoscere sulla carta tre delle più amate incarnazioni del personaggio, e con il volume Doctor Who Decimo Dottore Vol. 1, che al prezzo di 12,95 € pubblica in un unico brossurato di 128 pagine lo story-arc Rivoluzioni Di Terrore illustrato dall’italiana Elena Casagrande.

A dicembre con il numero 1 del mensile da edicola e fumetteria inizieremo la serie in spillati di 32 pagine al prezzo di 2,50 € che pubblicheranno le avventure del Dodicesimo Dottore, interpretato sul piccolo schermo da Peter Capaldi. Dal 2017 continueremo a proporre periodicamente in volumi brossurati per le fumetterie le avventure del Decimo e dell’Undicesimo Dottore, intrepretati rispettivamente sul piccolo schermo da David Tennant e Matt Smith, oltre ad altre chicche di cui vi parleremo in futuro!"

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Eaglemoss pubblica DC Comics Le grandi Storie dei Supereroi

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Apprendiamo dal sito Eaglemoss, che già in passato ha proposto iniziative legate ai personaggi dei fumetti, l'uscita di una nuova collana dedicata agli eroi DC Comics. In volumi cartonati grandi cicli di storie complete dei celebri supereroi da Batman a Superman, passando per Flash, Wonder Woman e tutti gli altri. DC Comics Le grandi Storie dei Supereroi sarà composta da 60 volumi ed è realizzata in collaborazione con RW Lion.

La prima uscita costerà 3,99€, la seconda 8,99€, dalla terza 12,99€. Ogni volume conterrà una storia completa, tranne in alcuni casi in cui storie più lunghe verranno proposte in due tomi.

Le prime 7 uscite, sono:

- Batman & Figlio
- Batman Il Guanto Nero
- Superman Batman Nemici pubblici
- JLA La Torre di Babele
- Superman L'uomo d'Acciaio
- Flash anno Uno
- Wonder Woman Paradiso perduto

È possibile effettuare anche un abbonamento alla collana. Di seguito, lo spot tv:

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