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Secret Wars: l'anteprima del #1 di Civil War

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Mancano ancora pochi giorni e poi finalmente sarà possibile leggere Civil War #1, attesissima miniserie legata all'evento in corso di pubblicazione, Secret Wars, di cui vi avevamo già mostrato un primo sguardo.

La guerra civile non è mai finita, sono passati sei anni dall'inizio dei combattimenti tra le forze dei Blu e quelle del Ferro, combattimenti che hanno profondamente segnato e cambiato la nazione. In un mondo di nuove alleanze e strani avversari, il Presidente Tony Stark e il Generale Steve Rogers si incontreranno per un estremo tentativo di riconciliazione.

L'albo, disponibile negli USA a partire dal prossimo mercoledì 8 luglio, è scritto da Charles Soule e disegnato da Leinil Yu, e nella gallery in basso sono disponibili alla lettura le prime pagine, oltre le diverse variant cover realizzate da Yu, Sunny Gho, Steve McNiven, Justin Ponsor, Skottie Young, Nick Bradshaw, James Campbell, Adi Granov e Marguerite Sauvage.

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I primi commenti di Charles Soule sulla nuova serie di Daredevil

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Negli ultimi decenni grandi nomi del panorama fumettistico americano si sono succeduti alla guida della serie dedicata a Matt Murdock, alias Devil. Da Brian Michael Bendis a Ed Brubaker per giungere fino al premiato e apprezzato ciclo di storie scritto da Mark Waid e disegnato da Chris Samnee.

Adesso, dopo gli annunci della scorsa settimana sulle nuove serie che debutteranno nell' "All New, All Different" universo Marvel post Secret Wars, abbiamo appreso che il testimone passerà nelle mai di Charles Soule, autore di cui abbiamo recensito il suo lavoro su She-Hulk.

Soule sarà affiancato da Ron Garney alle matite, e, con una serie di tweet sul proprio profilo, si è detto eccitato per la sfida, che "non sarà facile succedere a Waid e Samnee, ma farò di tutto per riuscirvi". "Ho pensato per anni e anni alla mia versione di Devil prima di ricevere questo incarico. Quello che leggerete è proprio quello che avevo in mente", e "non assomiglierà a She-Hulk, sebbene il mio background di giurisprudenza avrà un ruolo importante nella storia". E sul quel personaggio che compare nella prima immagine promozionale della serie Soule ci tiene a precisare che "non si tratta di Gambit".   

Nelle dichiarazioni dell'Editor-in-Chief della Marvel Comics, Axel Alonso, nella sua rubrica su CBR, scopriamo che la serie di Soule e Garney "si getterà a capofitto nel noir, scavando negli angoli più oscuri del mondo di Murdock senza che perdersi in questi". Restiamo in attesa di ulteriori anticipazioni.

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She Hulk Vol.1 – I due volti della giustizia

Charles Soule è uno dei migliori sceneggiatori presenti nella scuderia Marvel Comics di questi tempi e la sua rapida ascesa nel fumettomondo lo ha portato nel 2014 a gestire numerose testate in contemporanea, portando a compimento la parabola discendente dell’artigliato canadese James “Logan” Howlett in Death of Wolverine e occupandosi anche dei suoi eredi in The Logan Legacy, dando nuova linfa vitale agli Inumani su Inhumans e concludendo il ciclo dei Thunderbolts sulla testata omonima. Un autore tra i più prolifici e attivi del momento che alterna questa sua professione all’avvocatura, suo altro mestiere. E chi allora meglio di un avvocato per narrare le avventure della collega del mondo supereroistico Jennifer Walters, alter ego civile di She-Hulk?

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La serie a lei dedicata infatti esordisce nel febbraio del 2014 e al timone vede proprio Soule - mentre ai disegni troviamo Javier Pulido (Human Target, Occhio di Falco) – e viene chiusa forse prematuramente esattamente un anno dopo con il #12, anche se lo scrittore dirà poi di essere comunque giunto ad una chiusura naturale della serie, senza brusche forzature. Pur essendo incentrato su di un personaggio minore, questo arco narrativo risulta essere uno dei migliori prodotti della storia recente della Casa delle Idee, andando a collocarsi in quel filone più autoriale e meno mainstream della produzione della major che vede coinvolti altri personaggi di secondo piano, come Elektra e Moon Knight, e che possiamo gustarci anche nel nostro paese nelle magnifiche edizioni cartonate della collana ALL-NEW MARVEL NOW COLLECTION di Panini Comics.

Quello che veramente colpisce di quest’opera è la dimostrazione insindacabile del fatto che si può ottenere, anche nel fumetto americano di più larga diffusione, la costruzione di quella tanto agognata figura femminile indipendente, carismatica, forte e intensa che le stesse case editrici da qualche tempo a questa parte ricercano disperatamente. Troppo spesso infatti si è abusato di personaggi femminili sottomessi, sterilmente provocanti, per nulla approfonditi o caratterizzati, quasi totalmente vuoti, decorativi, inseriti nelle storie solo per becero fanservice e per aumentare le vendite. Ovviamente ci sono stati anche fior fior di casi in cui questo non si è verificato, ma comunque la deriva era evidente e in qualche modo un argine doveva pur essere eretto. E sotto questo punto di vista, non possono far altro che gioire i lettori tutti.

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Questa storia infatti potrebbe essere definita come un thriller legale, come quelli che siamo soliti vedere in TV o leggere sui libri, con una piccola ma significativa componente supereroistica molto vicina alla mitica produzione degli anni ’70, non solo stilisticamente ma anche dal punto di vista di architettura narrativa semplice e spesso episodica. Jennifer è un’avvocatessa in carriera, ben conosciuta nel mondo legale, con una reputazione invidiabile a prescindere delle sue azioni benevole nei panni di She-Hulk. Una donna risoluta, fiera e magnanima che cerca di ripartire da zero dopo essersi licenziata dall’opportunistica compagnia che ha a lungo servito, interessata solo ai suoi contatti con gli eroi più potenti della Terra, lavorando duramente per aprire un proprio studio in quel di New York. Anche se ostacolata dai precedenti datori di lavoro, i clienti non tarderanno ad arrivare, e tra un principe di Latveria richiedente asilo politico e una disputa legale su di un brevetto, la bella Jennifer avrà sin da subito il suo bel daffare, anche grazie all’aiuto di amici e colleghi, che spontaneamente si propongono di darle una mano. Prende il via anche una trama misteriosa che solo momentaneamente viene accantonata nella narrazione, ma che rifarà capolino con una certa irruenza negli ultimi sei numeri della serie che saranno raccolti nel secondo volume.

La parte di avvocatura che emerge nella storia è trattata in maniera diligente da Soule, facendo trasparire una certa competenza a riguardo, anche se non risulta noiosa o di difficile comprensione perché condita con sapiente ironia e dialoghi molto ben strutturati che “indorano la pillola” e rendono più fruibile anche ai meno esperti la dinamica delle vicende e i tecnicismi introdotti.
La figura femminile presentata, come già detto, è quindi di grande impatto e decisamente appagante alla lettura. L’indipendenza di Jennifer la distanzia completamente dallo stereotipo di “damsels in distress” spesso affibbiata agli esponenti del genere femminile e fortemente radicata in letteratura e purtroppo anche nella società reale (sesso debole vi dice qualcosa?). Ma bisogna comunque precisare una cosa: la protagonista di questa storia non è una “iron lady” che non ha bisogno di nulla, impavida e imperturbabile fino al midollo. È una (normalissima) donna che svolge il suo lavoro e qualora abbia bisogno di aiuto non esita a chiederlo, ma non perché altrimenti non potrebbe risolvere la situazione per via della sua incapacità e inazione, ma perché è umana, per quanto la sua pelle sia verde, e come tale ha dubbi, ansie, insicurezze come tutti.

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Ma se la storia non ha da invidiare a nessun’altra, i disegni sono semplicemente sublimi. A riprova di quel sapore anni ’70 della struttura narrativa, il comparto grafico è un trionfo del Technicolor, è pura follia policromatica, allucinante e sinestetica. Ci troviamo davanti ad una potenza visiva impressionante, in cui anche il bizzarro colore della pelle dell’eroina non sembra poi più così strano. Il modo con cui Pulido gioca con la grafica, con le scritte, con le pose e le inquadrature è qualcosa di unico. La costruzione artistica del disegnatore afferra a piene mani l’arte pop e il costruttivismo russo, la tipografia creativa di Paula Scher, il graphic design di Rufus Segar, l’arte delle silhouettes gli stilemi del funk e della disco, mentre i colori di Muntsa Vicente e Rico Renzi sono dominati da campiture dense e vaste e colori acidi e surreali. Sulla stessa linea d’onda anche l’altro artista, Ron Wimberly (solo nei numeri 5 e 6) che introduce una prospettiva è tiratissima, spesso deformata, e che ricorre ad un effetto fisheye per la realizzazione di alcune tavole.
Quindi non fatevi sfuggire questo bellissimo volume con una veste editoriale decisamente all’altezza del suo contenuto, che porta con eleganza negli scaffali di un buon lettore un'opera di tutto rispetto.

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Un membro storico degli X-Men nella serie degli Inhumans post Secret Wars

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La Marvel continua a svelare piccoli tasselli di quello che sarà il suo universo narrativo una volta che Secret Wars sarà ormai conclusa. Tra le tante serie "All-New All Different" che debutteranno il prossimo autunno troviamo anche alcune che riprenderanno la loro corso dopo essere state congelate per far spazio al maxi evento della Casa delle Idee. Tra queste ci sarà Uncanny Inhumans, scritta da Charles Soule e disegnata da Steve McNiven, i quali in precedenza avevano già realizzato il numero #0.

Come annunciato via Mashable, uno dei membri originali degli X-Men si unirà al gruppo. Si tratta di Hank McCoy, la Bestia, che si unirà a Freccia Nera, Medusa, un gruppo di Inumani e la Torcia Umana. Negli otto mesi che separano la fine di Secret Wars dall'inizio di "All-New All-Different Marvel" qualcosa è successo tra i rappresentanti della razza degli Inumani e quelli di quella mutante tanto da indurre la Bestia e la Torcia Umana ad unirsi con gli Inumani piuttosto che continuare a militare nei loro gruppi storici.

Sempre attenendoci a quanto riporta Mashable, uno dei temi di questa serie sarà la ricerca di Ahura, il figlio scomparso di Freccia Nera e Medusa. Proprio sulle  pagine di Uncanny Inhumans #0, Freccia Nera consegnava il figlio nelle mani di Kang per metterlo al riparo dell'onda temporale visto l'ormai imminente arrivo dell'Incursione che avrebbe dato inizio a Secret Wars. Lo stesso Soule aveva dichiarato che Kang sarà uno dei protagonisti di questa run.

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