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Nottetempo, recensione: Luca Russo e il viaggio interiore dell'Io

Nottetempo, recensione: Luca Russo e il viaggio interiore dell'Io

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Dolore, arte, amore, memoria, musica, questi gli ingredienti di Nottetempo, opera di Luca Russo, un viaggio intimo, un nostalgico e riflessivo dialogo interiore che ha, come fil-rouge, il rapporto con se stessi e la propria identità.

Non c’è una trama da raccontare, non c’è una storia in cui si devono seguire le vicende del personaggio, Russo non vuole avvincere il lettore con colpi di scena: un flusso di coscienza dal sapore joyciano che riesce ad agguantare ad ogni tavola. Alberto è un musicista di successo che si ritrova a dover affrontare la morte della moglie, compagnia di una vita, musa ispiratrice della propria arte. Quello che il protagonista affronta è un onirico viaggio all’interno del proprio Io, alla ricerca dell’ispirazione per tornare a fare musica come un tempo. Peggior nemico di se stesso, Alberto, non ci riesce, lascia che la propria conflittualità interiore lo abbandoni alla deriva, in balia dei ricordi dolorosi e dei sensi di colpa.

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Russo, autore completo del graphic novel, scrive un testo dal ritmo raffinatamente frammentato: frasi, sospese sulle vignette, che dilatano il tempo di lettura, che vanno soppesate e afferrate con la dovuta cautela emotiva. Il flusso di parole vuole essere un fiume lento e inesorabile, che conduce il protagonista, ma anche il lettore, verso una maggiore consapevolezza della propria identità e della propria conflittualità,e che, inesorabilmente, conduce a verità per troppo tempo tenute sopite. Ma ogni cosa occultata, prima o poi, torna in superficie, con più forza, dirompente e straziante.

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Sul piano visivo l’autore sceglie di operare con un chiaro intento artistico: la scelta di affrontare la pittura digitale non è mero esercizio stilistico, quanto necessità di legare il concetto di arte pittorica realizzata con la pittura ad olio – canonica, identificativa, forse, dell’idea stessa di dipinto “classico” – con quella che può essere considerata la sua contemporanea evoluzione. Un gioco intellettuale e citazionista – rafforzato dalla sequenza in un Museo di Capodimonte rivisitato – che ruota attorno al concetto di arte. Nella postfazione di Alessandra Rullo, storica dell’arte, tale volontà di Russo è evidente: le possibilità per un pittore che utilizzava (o utilizza ancora) la pittura ad olio sono infinite per infiniti esiti, risultato similare alle tecniche di disegno e colorazione digitale.
Russo sceglie una tavolozza di colori relativamente ristretta, restituendo un’atmosfera densa, ovattante, in cui anche gli spiragli luministici non regalano un barlume di serenità. La composizione interna alle vignette, come la giustapposizione delle stesse all’interno delle tavole, è di grande eleganza e impatto visivo e, complice la dimensione onirica ritratta, incantano lo sguardo per la loro grande espressività.

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Nottetempo, pubblicato in un'ottima edizione cartonata da Tunué, raccoglie la sfida di voler raccontare l’intimità di un individuo e lo fa con la giusta attenzione e, nonostante qualche lieve inciampo in una leggera retorica trattazione dell’ideale artistico, descrive con coinvolgente emotività il contrastante rapporto tra dolore e amore, tra ispirazione ed arte.

Dati del volume

  • Editore: Tunué
  • Autori: Testi e disegni di Luca Russo
  • Genere: Drammatico
  • Formato: 19,5x27 cm, B.,120 pp, col.
  • Prezzo: 16,90€
  • ISBN: 978-8867902200
  • Voto della redazione: 7,5
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