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Non avere memoria del proprio passato significa non avere identità. Perdere la propria identità annienta il senso del futuro, la speranza di poter creare qualcosa di forte, duraturo, che lasci un segno nel tempo. Diventa, quindi, importante ricordare, mantenere viva la memoria affinché questa possa fungere da guida per il nostro domani. Nel caso, poi, di una rivista che si occupa di fumetto, e non solo, creata giusto giusto cinquanta anni fa, ricordare diventa fondamentale, a tratti quasi necessario, per mantenere integra l'identità, non smarrire la propria natura.

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Questo aprile linus celebra il suo 50esimo anniversario con un numero che sin dalla copertina mantiene viva la memoria, ne dà sfoggio a voler rimarcare il proprio glorioso passato. La rivista, sin dal suo esordio, si è proposta di offrire ai suoi lettori, usando il fumetto, mezzo molto popolare adesso come allora, una propria visione e concezione artistica, leggera, scanzonata ma allo stesso tempo ragionata, pensata. Tra le firme che affiancavano Giovanni Gandini sui primi numeri troviamo Ranieri Carano, i fratelli Cavallone, Elio Vittorini, Umberto Eco, Vittorio Spinazzola e Oreste del Buono, personaggi di spicco che hanno lasciato la propria testimonianza tra le pagine del mensile. Nel corso dei decenni, poi, gli autori e le opere che si sono succedute hanno scritto la storia del fumetto. Dall'esordio di Valentina, personaggio creato da Guido Crepax, ai fumetti di Andrea Pazienza, per spostarci, poi, in campo internazionale all'l'Eternauta di Alberto Breccia e ancora a Moebius, a Frank Miller, a Dave McKean e Alan Moore, oltre alle immancabili strisce dei Peanuts di Charles Schutz

Il successo iniziale di linus risiede proprio in questo, l'essere stato un contenitore di storie che hanno segnato e caratterizzato la nona arte. linus ha saputo sempre interpretare le epoche, farsi portavoce di idee e culture all'avanguardia, e portarle ai propri lettori con i disegni, ma anche e soprattutto attraverso le parole, con articoli che spaziavano dalla politica all'arte, dal cinema al teatro e alla musica. Nel corso degli anni, in particolare a cavallo tra gli anni '70 ed '80, la rabbia, la furia iconoclasta, la creatività di un generazione di artisti, era davvero molto forte, e ha costretto linus a sdoppiarsi, creando diverse riviste sorelle (alterlinus/alteralter, Corto Maltese) dove convogliare tutto questo materiale. Quelle riviste sono dei veri e propri cimeli, delle piccole opere d'arte pop troppo lontane nel tempo.

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Quei fasti così grandi, purtroppo, non ci sono più stati, l'esperienza vissuta dalla redazione in quei gloriosi anni è scomparsa, e linus, sebbene abbia mantenuto intatto il proprio progetto editoriale, ha visto calare il proprio seguito e ha, addirittura, rischiato di chiudere definitivamente (nel maggio del 2013 e fino al luglio dello stesso anno, linus è stato assente dalle edicole). La testata, oggi nelle mani di Stefania Rumor, sta cercando di recuperare il terreno perso, e questo numero ne vuole essere una dimostrazione. Partendo proprio dalla splendida copertina, realizzata da Sergio Ponchione, omaggio ai personaggi che hanno fatto sognare tante generazioni di lettori e che hanno caratterizzato questi 50 anni di storia. Ponchione si esalta a ripercorrere a ritroso le pagine di linus "in questo mezzo metro e mezzo secolo di poster", che tanto ricorda la cover di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (all'interno della rivista c'è anche un giochino con il quale il lettore può cimentarsi a riconoscere tutti i personaggi). Ma la cover, come anche le storie presenti in questo volume, non vogliono solo essere un amarcord del tempo che fu, bensì un modo per ricordare le proprie origini, rinverdire la memoria, urlare forte la propria identità.

Per celebrare degnamente questo anniversario ecco accorrere i Fratelli del Cielo, gruppo di autori composto da Tuono Pettinato, presenza fissa sulle pagine di linus, affiancato, per questo numero speciale, dal Dr. Pira, Ratigher e Maicol&Mirco, in quelli che sono dei veri e propri crossover omaggio alla storia della rivista. Maltaakies di Tuono Pettinato sarà uno scontro tra Corto Maltese e Maakies, Dr. Pira, in Snupy e la Maledizione del Dio Gatto farà incrociare le strade di Snoopy e Calvin & Hobbes, mentre in Dick Tracy in: Braccio di Ferro di Ratigher Dick Tracy incontrerà Popeye, e nel lavoro di Maicol&Mirco, B.C. Presenta Life in Hell vedremo B.C. Vs Life in Hell. Continuando troviamo ancora Richard’s Poor Almanac di Richard Thompson, Dilibert di Scott Adams, o Perle ai Porci di Stephan Pastis. Accanto a un pilastro di linus come l'artista tedesco Ralf König e il suo Konrad & Paul Stazione Spaziale Desiderio troviamo la new sensation WuMo di Wulff & Morgenthaler.

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Il testamento di Schulz e le storie di Snoopy e Charlie Brown, fanno da intervallo agli approfondimenti di Elettra Stamboulis, Stefano Feltri (economia), Vladimiro Giacché (economia), Giorgio Galli (politica) e Marco Esposito. In questa uscita così carico di significato e sentimento troviamo due racconti inediti di Gianluca Morozzi e Paolo Di Paolo, oltre alle parole di Giorgio Scianna.

Un numero davvero ricco, con storie di ottima fattura, degno coronamento di una celebrazione ben lontana dall'autocompiacimento ma silenziosa, poco rumorosa, che lascia parlare il fumetto e l'enorme eredità che questa rivista porta con sé. Nonostante le vendite non siano ancora esaltanti, la speranza che linus sappia riprendersi, e possa, anche solo in parte, tornare ad essere il crocevia per molti giovani artisti. La strada imboccata sembrerebbe essere quella giusta. Nel frattempo, continuiamo a tenere in vita la memoria anche grazie ad altri importanti eventi dedicati a linus, come una mostra al Museo del Fumetto a Milano o quella prevista a fine aprile al Comicon di Napoli, continueranno i festeggiamenti per questo pezzo di storia della cultura italiana.

Dati del volume

  • Editore: Baldini&Castoldi
  • Autori: AA.VV.
  • Formato: 17x26, spillato, 124 pp, col.
  • Prezzo: 5,50 €
  • Voto della redazione: 8
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