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All You Need Is Kill 1

Vi abbiamo già parlato di The Edge of Tomorrow - Senza Domani, sicuramente uno dei migliori sci-fi dell'anno, e dell'opera originale da cui è tratto, ossia All You Need Is Kill. Quest'ultima è una light novel giapponese, un tipo di romanzo con illustrazioni ad accompagnare il romanzo, scritta da Hiroshi Sakurazata e in Italia è stata pubblicata da Planet Manga lo scorso maggio.
Ma da questo franchise è stato realizzato anche un manga in due tankobon scritto da Ryosuke Takeuchi con la partecipazione dello stesso Sakurazaka mentre i disegni sono affidati alle formidabili matite di Takeshi Obata, certamente noto anche in Italia per aver realizzato Death Note e Bakuman.
Questa versione cartacea rimane molto più fedele alle vicende narrate nella light novel che il film con Tom Cruise ed Emily Blunt, che per esigenze di copione è stato adattato al format cinematografico e ne ha dovuto subire tra le altre cose i limiti temporali e di target di pubblico tipici di Hollywood.

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Il protagonista è quindi Keiji Kiriya (e non più l'ufficiale americano degradato William Cage), una recluta dell'esercito giapponese che prenderà parte alla battaglia decisiva dell'umanità contro la razza aliena dei Mimics; il ragazzo proprio in questa battaglia uccide un Mimic Alfa, un rarissimo alieno in grado di controllare lo scorrere del tempo, e viene a contatto con il suo sangue, contaminandosi e morendo. Questo gli dona il potere di far ricominciare il tempo dal giorno prima della fatidica battaglia ogni volta che viene ucciso o in qualche modo cessa di vivere.
Ed ecco che comincia il loop temporale che lo porta a rivivere in continuazione le stesse due giornate fino al momento della sua morte che inesorabilmente fa ripartire il tutto daccapo. Infatti pur potendo modificare gli eventi e incominciando anche a comprendere i rudimenti del meccanismo temporale ricorsivo, la battaglia sembra impossibile da vincere e sarà solo grazie all'aiuto di persone più qualificate ed esperte di lui, come il sergente Bartolome Ferrel o la super soldatessa Rita Vrataski, che la recluta Kiriya riuscirà a migliorarsi e ad aumentare le sue chance di sopravvivenza alla battaglia per mettere fine una volta per tutte a questa dannata guerra.

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In questo manga si approfondisce molto di più la psiche del protagonista, dandogli un taglio ancora più tragico e sofferto che nel film, introducendo anche una maggiore quantità di personaggi ed entrando più nel dettaglio delle relazioni interpersonali che li legano. Invece il personaggio di Rita è poco dissimile dalla sua controparte cinematografica; in entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una donna, nel manga più ragazzina che adulta, fredda e distaccata, abilissima e formidabile veterana di guerra, che brandisce con indomito coraggio la sua ascia da combattimento, arma che utilizza nel manga, danzando sul campo di battaglia con estrema naturalezza. Tuttavia anche lei ha sperimentato in passato la prigione del loop temporale e oltre ad aver acquisito queste straordinarie abilità con la reiterata esperienza, è stata anche profondamente segnata dalla tragedia e dal dolore sofferti durante quella agonia. Questo fa di lei l'unica persona in grado di capire quello che sta passando il soldato Kiriya e questo provoca una reciproca empatia tra i due.
La figura di questo personaggio femminile può essere quindi ascritta in uno stereotipo caratteriale che troviamo spesso nelle opere giapponesi e che prende il nome di kuudere, ossia una figura che si mostra distaccata nelle relazioni interpersonali, fredda e impassibile, senza mai lasciare trapelare un'emozione, un guscio repulsivo che si origina dalle difficoltà attraversate per proteggere inconsciamente la psiche da ulteriori traumi, un po' come la Yin di Darker Than Black o Rei Ayanami di Evangelion.

Per quanto riguarda la sceneggiatura anche in questo caso bisogna fare i complimenti a Ryosuke Takeuchi per essere riuscito ad adattare visivamente il romanzo senza annoiare il lettore con ripetizioni noiose delle stesse vicende o facendo pesare troppo al lettore la ripetitività che fa da ossatura alla storia stessa. Le giornate quindi ci vengono presentate inizialmente in modo dettagliato e continuo per fare addentrare il lettore nella vicenda e poi, compreso il meccanismo, ci sono dei lag temporali e si va a concentrarsi unicamente sulle scelte realmente influenti sulla trama e sugli avvenimenti strettamente rilevanti.

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I disegni ad opera di Obata poi sono la ciliegina sulla torta. Dinamici, violenti, realistici, estremamente dettagliati, volutamente orrorifici e angoscianti a tratti e con un'ottima resa delle apparecchiature tecnologiche e militari fantascientifiche.
Si riconosce il tratto caratteristico dell'artista soprattutto nelle espressioni del protagonista che ricordano molto L di Death Note e non solo; i disegni sono molto adatti al testo e alla storia che devono rappresentare in quanto sono molto crudi, violenti, spietati e queste caratteristiche permettono di veicolare molto bene anche quel senso di war gaming di cui parlavamo nella recensione del film, senza però dover necessariamente smorzare i toni e addolcire il tutto per raggiungere un target maggiore di pubblico. Un esempio il power-up del protagonista al passaggio dalle armi automatiche all'ascia da combattimento ravvicinato. Semplicemente esaltante.
L'opera è cruenta tanto quanto deve esserlo per rappresentare bene lo strazio e il dolore provato dai personaggi descritti. Obata infatti calca la mano senza remore realizzando tavole macabre e dal forte impatto visivo, con scelte stilistiche spesso mirate a far risaltare la disperazione, la frustrazione e le carneficine che permeano l'opera.

Il manga quindi si presenta molto bene, veloce, dinamico ed molto diretto. Una lettura piacevole che porta il lettore dalla prima all'ultima pagina in un batter d'occhio senza mai annoiare. Consigliato a chi ama le storie di fantascienza o di guerra ma anche a chi vuole farsi una lettura thrilling che mantiene con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.

Edizione classica da 4,20 euro della Planet Manga. Attenti alla banda rossa sul codice a barre. Per stomaci forti.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Hiroshi Sakurazata e Ryosuke Takeuchi, disegni Takeshi Obata
  • Formato: 11,5x17,5 cm, brossurato, 200 pp, b/n
  • Prezzo: 4,20€
  • Voto della redazione: 8
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