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Eisner / Miller

Eisner / Miller – Conversazione sul fumetto (Kappa Edizioni, 304 pagg., brossurato, b/n, € 19,00) a cura di Charles Bronwstein

A pochi mesi dalla morte di quello che è stato probabilmente il più grande maestro dell’Arte Sequenziale, ovvero Will Eisner, i ragazzi della Kappa Edizioni danno alle stampe la traduzione in italiano di un libro già da qualche tempo pubblicato dall’americana Dark Horse e che lo vede coinvolto in una chiacchierata a tutto campo con un altro genio del fumetto, Frank Miller. In pratica, Eisner / Miller – Conversazione sul fumetto è qualcosa che ricorda da vicino l’ormai classica intervista di François Truffaut ad Alfred Hitchcock (ma anche in letteratura simili operazioni sono molto comuni). Per certi versi, Miller è stato sempre considerato come il discepolo naturale di Eisner. Non perché ne abbia frequentato corsi o abbia ricevuto importanti consigli nei momenti chiave della carriera, ma semplicemente perché, in maniera voluta o meno, ne ha seguito le importantissime tracce. Questo volume mette dunque a confronto due autori con concezioni abbastanza simili del fumetto, che però hanno vissuto esperienze diverse, anche a causa delle diverse epoche in cui si sono trovati a lavorare. Ciò che ne viene fuori è anche una strana storia del fumetto americano raccontata da due personalità molto forti (e per diversi motivi carismatiche) e fatta di personaggi ambigui, nonché di situazioni divertenti. Per esempio, sapevate che Eisner negli anni ’30 ha rifiutato di lavorare su Superman? E che Jack Kirby voleva scrivere un libro dai toni aspri su Stan Lee intitolato “Excelsior, col cazzo!”?
Molto esaustivo è l’apparato grafico del volume, che raccoglie vignette e tavole dalle storie dei due autori (ma non solo) oltre che molte fotografie, alcune delle quali davvero da antologia (come quella in cui Miller imita Marv legato a una sedia elettrica).
In conclusione questo è un libro per chiunque, autore, critico o anche semplice appassionato, voglia imparare qualcosa in più sul mondo del fumetto. Il prezzo non è sicuramente basso, ma il numero di pagine è cospicuo e la confezione è ottima. E poi c’è sempre la speranza che operazioni del genere possano essere promosse più spesso, in America come in Italia.

Andrea Antonazzo


Andrea Antonazzo
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