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Green Arrow TP 6

Green Arrow TP 6 (Play Press, brossurato, 144 pagine a colori, € 12) testi di Judd Winick, disegni di Phil Hester e Andy Parks

Dopo la buona partenza nel volume precedente, ci aspettavamo un po’ di più da Judd Winick, che portava il pesante fardello di succedere sulla serie dell’Arciere verde a due grandi narratori come Kevin Smith e Brad Meltzer. I dialoghi sono frizzanti e naturali (ma un po’ retoriche le didascalie) e il climax finale culmina con un momento di intensa drammaticità che di certo avrà conseguenze future (forse stroncando la carriera da supereroina della giovane Mia, attesa dopo tante false partenze sin dal primo volume?). Ma dopo i volumi precedenti, tutti di alto livello e in grado di coniugare ottimamente azione e drammaticità, questo risulta forse il meno riuscito.
L’Enigmista (classico nemico di Batman… quindi immancabile un divertente dialogo tra il Pipistrellone e Oliver Queen) è tra gli ingranaggi di un piano che porterà all’isolamento della città di Star City e alla necessaria unione di poliziotti, criminali e semplici cittadini per sconfiggere l’ennesima minaccia mistica, capitanati da Green Arrow. Ci mancano un po’ i classici villain (visto l’uso de l’Enigmista come poco più che spalla) e pare che la magia sia ultimamente uno dei peggiori nemici di Ollie. Inoltre, per quanto inquietanti o fantapolitiche possano sembrare alcune situazioni scaturite dai demoni che si aggirano per la città nella seconda parte dell’albo, probabilmente non vengono sfruttati abbastanza gli spunti dati, ed è un vero peccato viste le potenzialità per storie più “impegnate” che un personaggio come GA è risaputo abbia. Se poi c’era l’intenzione di dare una “caratterizzazione”, un’anima alla città di Star City, certamente non dotata di fascino o “personalità” come Gotham o Metropolis, anche questo proposito fallisce.
Bravo come sempre il disegnatore Phil Hester, inchiostrato da Andy Parks col quale ha ormai una sintonia perfetta.
Se siamo stati troppo duri è proprio perché da quella che è stata a lungo la punta di diamante tra le serie dei DC Heroes ci aspettiamo alti livelli qualitativi. Una lacrimuccia per l’abbandono di Matt Wagner dal ruolo di cover artist, in attesa di un grandioso James Jean nei prossimi numeri.

Si ringrazia l’ufficio stampa Pegasus Distribuzione per la fornitura del materiale

Marco Rizzo


Marco Rizzo
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