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Fables vol. 1

Fables vol.1 (Magic Press, 132 pagine a colori, brossurato, € 10,00) testi di Bill Willingham, disegni di Lan Medina

Avete presente quelle storie che ci raccontavano da piccoli le nostre mamme per farci addormentare e che invariabilmente incominciavano con “C’era una volta…”? Bene, i protagonisti di quelle storie esistono realmente e vivono, loro malgrado, tra noi, costretti sul nostro piano d’esistenza dall’avanzata delle legioni di un misterioso, quanto invincibile, avversario.
Questo è lo spunto alla base di Fables, la serie Vertigo di Bill Willingham. Da Roger Rabbit fino a Monsters & Co., l'idea che i personaggi di fantasia vivano in dimensioni parallele alla nostra e a cui i loro autori hanno accesso, magari in sogno, non è nuovissima. A dire il vero se si pensa che Barry Allen, il Flash della Silver Age, leggeva i fumetti su Jay Garrick, il Flash Golden Age, di Gardner Fox (il vero autore che, proprio sognando, entrava in contatto con quell’universo da cui traeva ispirazione per le sue storie), ci si rende conto che la trovata è proprio vecchiotta; però bisogna ammettere che utilizzare i personaggi delle fiabe, i cui canoni sono da decenni immutati, dà a tutto un fascino molto particolare.
Creare situazioni divertenti e interessanti non è troppo difficile, una volta estrapolati tali personaggi dal loro contesto e inseriti nella vita quotidiana del nostro normalissimo mondo. Così, in questo primo volume, assistiamo ai problemi coniugali della Bella e la Bestia e alle conquiste del Principe Azzurro, che è sempre lo stesso di tutte le fiabe, difatti se le è sposate tutte le sue principesse ed è, quindi, un affascinante figlio di buona donna, che sfrutta il proprio fascino per vivere a spese delle malcapitate terrestri; o, ancora, alle scaramucce tra questo poco raccomandabile individuo e la sua ex moglie, Biancaneve, che scopriamo “amministratrice” della colonia delle fiabe sulla Terra. Una serie furba dunque, ma scritta molto bene e godibilissima. Soprattutto perchè l'autore ordisce un’eccellente trama con un bel mistero da risolvere per Luca Wolf, ovvero il Lupo Cattivo, detective quasi Bogarthiano: Rosa Rossa, sorella di Biancaneve, è scomparsa e il suo appartamento è stato trovato devastato e pieno di macchie di sangue dal suo fidanzato, Jack (quello della pianta di fagioli). Il bello è che, come nei migliori romanzi di Ellery Queen, Willingham ci fornisce tutti gli indizi per arrivare alla soluzione dell'inghippo, proponendo poi la "sfida al lettore" alla fine della penultima storia, poco prima di svelarlo. È una storia molto leggera, proprio come una fiaba, a cui ben si adatta il tratto pulito di Medina, a metà tra Hughes e Gibbons.
Alla fine del volume si trova una vera e propria favola, con illustrazioni dello stesso Willingham (che tempo fa lavorava prevalentemente come disegnatore per la DC), che svela indispensabili retroscena sui rapporti tra Wolf e Biancaneve e apre, insieme al finale del volume, nuovi scenari su possibili evoluzioni di essi.
L’unico difetto della storia è, forse, all’inizio, in cui sono spiegati subito i perchè e i percome i personaggi si trovino nel nostro mondo, raccontandosi tra di loro cose che sapevano già benissimo. Sarebbe stato più intrigante per il lettore scoprirle strada facendo. Forse sopravvaluto il lettore medio americano (ma chi legge le serie Vertigo dovrebbe essere una spanna sopra la media) o l'autore ha ritenuto che ci fosse già troppa carne sul fuoco per aggiungerne altra. Oppure ancora è stato voluto, proprio per dare un’impostazione classica alla storia.
Ciò non toglie che si tratti di un bel fumetto, magari non da avere a tutti i costi, ma se cercate qualcosa di buono da leggere potete acquistarlo a occhi chiusi, certi che non sfigurerà nella vostra libreria.

Paolo Ciaravino

Si ringrazia l'ufficio stampa Pegasus Distribuzione per la fornitura del materiale

Andrea Antonazzo
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