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Linus vol. 4

Linus vol. 4 (481) (Baldini Castoldi Dalai Editore, 116 pagine, spillato, b/n e colore, € 4,00 ) Testi e disegni di autori vari

Non è mai facile recensire una rivista contenitore così varia come Linus, ma sarà bene fare un'eccezione vista l’importanza di questo numero che festeggia i suoi primi 40 anni. Era l’aprile del 1965 e Linus usciva per la prima volta nelle edicole italiane. Il suo nome è un omaggio al famoso bambino che, con la sua inseparabile coperta, è protagonista, insieme a Charlie Brown, Spoopy e tanti altri, di uno dei fumetti più belli del mondo: i Peanuts, che deve proprio al mensile la sua diffusione in Italia. Probabilmente pochi all’epoca pensarono che nell’ aprile del 2005, ben 40 anni dopo, quella rivista sarebbe uscita ancora, diventando una delle più importanti e apprezzate del settore. Il mensile ha fatto del suo sapiente mix di fumetti, attualità, intrattenimento, politica e riflessione, il suo punto di forza grazie anche ai grandi nomi e ai grandi fumetti che ha ospitato, dando alla luce nuovi talenti che sarebbero poi diventati maestri. Basti ricordare Crepax, che ha regalato ai suoi lettori la splendida Valentina, ma anche Andrea Pazienza che presentò proprio su Linus uno dei suoi primi lavori.
E se in quel primo numero del 1965 apparivano i Peanuts, Braccio di Ferro e un'intervista di Umberto Eco a Elio Vittorini, oggi la grande tradizione continua con Cofferati, Molino e soprattutto con grandi fumetti, dai classici Peanuts a Dilbert fino a Doonesbury.
Questa abbondanza di lodi può sembrare spropositata ma credetemi, in questo caso è del tutto meritata per un motivo preciso: la semplicità e l’affetto che caratterizza la realizzazione di questo mensile. Alcuni forse odieranno Linus per la sua faziosità, ma di certo nessuno potrà negargli i suoi meriti.

Gennaro Costanzo

Andrea Antonazzo
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