Sin City (Vol. 5): Affari di famiglia
- Scritto da Redazione Comicus
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Sin City (Vol. 5): Affari di famiglia - Magic Press - Testi e disegni di Frank Miller
Affari di famiglia occupa una posizione secondaria nella produzione milleriana e, secondo alcuni, anche all’interno della saga di Sin City. Tra le ultime storie della saga adFamily Values ha l’indubbio pregio di essere pensato direttamente come una graphic novel, senza la consueta dissezione ad albetti tanto cara al mercato americano. Accusato di essere uno spunto per un racconto breve diluito in cento pagine per esigenze di mercato, il soggetto di Affari di Famiglia è in effetti solo un pretesto per mettere in luce la potenza espressiva del disegno di Miller. Tra pagine nerissime graffiate da violente unghiate di bianco, il teatrino della vendetta vede ancora una volta Dwight, protagonista di Una donna per cui uccidere e di Un’abbuffata di morte, affiancato dalla letale ninja bambina Miho (anche lei vista in Un’abbuffata di morte), geniale invenzione di un autore mai stanco di sperimentare nuove soluzioni grafiche, capace di rendere spaventosa e inquietante anche un’adolescente coi rollerblade. E’ lei, infatti, la vera protagonista di Affari di famiglia: silenziosa, bellissima e perennemente in secondo piano, Miho viene raffigurata come un elemento alieno nel nerissimo panorama delle tavole di Sin City, quasi stilizzata ed eterea tra le corpose atmosfere della città del peccato. Segno di una cifra stilistica sempre presente, anche in un lavoro apparentemente meno sofisticato e ispirato dei precedenti.
Giovanni Agozzino
Francesco Farru
Affari di famiglia occupa una posizione secondaria nella produzione milleriana e, secondo alcuni, anche all’interno della saga di Sin City. Tra le ultime storie della saga adFamily Values ha l’indubbio pregio di essere pensato direttamente come una graphic novel, senza la consueta dissezione ad albetti tanto cara al mercato americano. Accusato di essere uno spunto per un racconto breve diluito in cento pagine per esigenze di mercato, il soggetto di Affari di Famiglia è in effetti solo un pretesto per mettere in luce la potenza espressiva del disegno di Miller. Tra pagine nerissime graffiate da violente unghiate di bianco, il teatrino della vendetta vede ancora una volta Dwight, protagonista di Una donna per cui uccidere e di Un’abbuffata di morte, affiancato dalla letale ninja bambina Miho (anche lei vista in Un’abbuffata di morte), geniale invenzione di un autore mai stanco di sperimentare nuove soluzioni grafiche, capace di rendere spaventosa e inquietante anche un’adolescente coi rollerblade. E’ lei, infatti, la vera protagonista di Affari di famiglia: silenziosa, bellissima e perennemente in secondo piano, Miho viene raffigurata come un elemento alieno nel nerissimo panorama delle tavole di Sin City, quasi stilizzata ed eterea tra le corpose atmosfere della città del peccato. Segno di una cifra stilistica sempre presente, anche in un lavoro apparentemente meno sofisticato e ispirato dei precedenti.
Giovanni Agozzino
Francesco Farru