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PP8

PP8-Paperino Paperotto (Walt Disney Company, spillato, 82 pagine, colore, € 1) testi di Stefano Ambrosio, disegni di Donald Soffritti

Anche Paperino è stato bambino, e come tutti i bambini ha vissuto la sua dose quotidiana di avventure personali, spesso insieme ad altri piccoli amici. Avventure che, da qualche anno a questa parte, ci vengono raccontate sul settimanale per bambini più venduto in Italia. Spinta dai numerosi consensi ottenuti da parte dei lettori, la Disney Italia ha deciso di far compiere alle avventure del giovane Paperino il grande salto, dedicandogli un mensile tutto per sé.
In questo primo numero Paperino Paperotto -abbreviato in PP8 per renderlo forse più cool agli occhi dei più piccini- dovrà vedersela con nientepopodimenoche… un difficilissimo compito in classe!
Vi sembra una cosa troppo “normale”? Ma niente è normale se la guardiamo attraverso gli occhi di Paperino, e un compito in classe diventa così una pericolosissima missione interspaziale contro ferocissimi alieni.
Ma chi si aspettava di ritrovare la stessa atmosfera anni 50/60 e la stessa ambientazione agreste che tanto avevano caratterizzato la versione precedente rimarrà deluso. Nel passaggio dal settimanale al mensile, infatti, la storia ha subito un leggero restyling, modernizzando l’abbigliamento dei personaggi e abbandonando quasi totalmente l’ambiente rurale. Rimangono invece l’allegra combriccola di tenere canaglie e quella sorta di “anarchia” infantile tipica di altre opere per l’infanzia.
La storia sotto certi aspetti tenta di ricreare la magia della striscia di Calvin & Hobbes, con i continui passaggi tra realtà e fantasia e la straordinarietà delle vicende quotidiane, e anche i disegni, pur non stravolgendo completamente i canoni disneyani, hanno alcuni punti in comune con il tratto di Watterson, miscelato con un’ottica tipica dei prodotti Cartoon Network.
Completano il sommario rubriche e redazionali a tema, che si propongono perlopiù come una sorta di breviario per la sopravvivenza scolastica, con giochini e test vari.
Dopo alcune delusioni con le sue recenti proposte per la fascia preadolescenziale (vedi le chiusure di Kylion e PK3), la Disney con questo nuovo mensile torna a far concorrenza a se stessa, cercando di ricoprire la stessa fascia di età degli abituali giovani acquirenti di Topolino. Ma mentre quest’ultimo può essere sempre considerato un prodotto per tutti, da 0 a 90 anni come si dice in questi casi, questo PP8 non va assolutamente oltre all’età prefissata dal target proposto.
Sicuramente saprà divertire i bambini, gli elementi ci sono tutti, mentre negli adulti, anche calandosi nell’ottica giusta, rimarrà comunque un’evidente sensazione di essere arrivati decisamente “fuori tempo massimo”.

Gian Paolo Ferruzzi



Francesco Farru
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