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Sgt. Rock

Sgt. Rock - Tra l'Incudine e l'Inferno (Magic Press, 144 pagine, colore, € 11.50) testi di Brian Azzarello, disegni di Joe Kubert.

"In questo volume c'è buona parte della mia vita ed è il risultato di come vedevo la storia di Brian Azzarello. Se qualcuno cinquant'anni fa mi avesse detto che avrei avuto l'opportunità di realizzarlo, non gli avrei creduto. Eppure eccolo qui".
E' così che si esprime Joe Kubert nell'introduzione di "Sgt. Rock - Tra l'Incudine e l'Inferno", ovvero quell'opera che dovrebbe rappresentare per l'appunto l'avventura definitiva di Frank Rock, mitico sottufficiale fumettistico della compagnia Easy nonché punta di diamante della Golden e della Silver Age targata DC Comics.
Non mettiamo in dubbio. E che l'artista del New Jersey - uno degli inventori della sintassi dei comics - ci abbia messo tutto il suo impegno e la sua passione si vede eccome. Basterebbe solo una tavola - la splash page, raffigurante una macchia di foresta, attraversata da quattro vignette chiamate a sintetizzare la connotazione spaziale, climatica e tragica dello scenario in cui la storia è ambientata - per rendere INDISPENSABILE l'acquisto del volume.
E anche il presupposto non lascia indifferenti: la pattuglia del sergente Rock cattura quattro ufficiali tedeschi che però vengono misteriosamente assassinati - con l'eccezione di uno, che scompare senza lasciare tracce - mentre è in atto una convulsa azione di guerra.
Vari elementi del gruppo incominciano a essere sospettati di aver premeditato una vera e propria esecuzione capitale nei confronti di prigionieri inermi. Ed effettivamente l'orrore, la tensione e la rabbia che serpeggia tra i soldati americani - stremati dalla fatica e testimoni della morte di decine di amici - potrebbe aver indotto qualcuno ad attuare una personale forma di rappresaglia.
Il dilemma etico e morale che ne emerge è lacerante: in un mondo devastato dalla morte e dalla catastrofe, in cui tutte le leggi del consorzio umano e civile sono state azzerate, che senso avrebbe andare in cerca di un colpevole?
Il problema, però, è che lo sviluppo narrativo che Brian Azzarello imprime alla vicenda non si rivela affatto all'altezza delle legittime aspettative del lettore. La "zona grigia" del dramma a un certo punto salta del tutto, dissolvendosi in una risoluzione della trama che, a ben vedere, finisce col gettare tanto fumo negli occhi senza che si venga a capo di niente: i giusti restano nel giusto e coloro che hanno sbagliato continuano a restare colpevoli dei loro sbagli.
Questo finisce col rendere "Sgt. Rock - Tra l'Incudine e l'Inferno" un buco nell'acqua che giunge in ritardo sia sul cinema ("Salvate il Soldato Ryan" è molto più problematico e onesto nella sua indagine sulla verità e sul valore dell'eroismo) che sulla televisione (il serial "Band of Brothers" della HBO risulta molto più crudo e spettacolare, senza proporre indugi su certe sequenze-trappola furbette, da pessimo film d'azione, in cui invece Azzarello un paio di volte cade).
Ripeto: nulla da dire sul lavoro d'illustrazione di Kubert (ad avercene oggi di disegnatori che riescono a circonfondere d'umanità anche l'atto di sganciare coi denti la sicura di una granata) ma un convinto pollice verso una storia quanto mai priva di finalità reali. E quindi inutile.


Alessandro di Nocera
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