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InguineMAH!gazine #5

InguineMAH!gazine #5 (Coniglio Editore, brossurato, 48 pagine, b/n, €5,00) Testi e disegni di AA.VV

La Coniglio Editore è sotto molti aspetti una casa editrice d’altri tempi: un editore che fortunatamente (magari ce ne fossero di più) continua ad investire nel mercato delle edicole, e che alla facile ma ghettizzante via delle fumetterie preferisce la strada delle librerie di varia, dove specie recentemente è riuscita ad imporsi con tanti interessanti saggi sul fumetto. Ed è un editore che crede ancora fermamente nelle riviste, un formato editoriale un tempo protagonista nei nostri scaffali ma che da alcuni anni ormai è un po’ caduto nel dimenticatoio. Un dimenticatoio di cui sono felice eccezione la veterana Blue, la piccante X-Comics, Scuola di Fumetto e la pregevole InguineMAH!gazine, quadrimestrale giunto ormai alla boa dei primi cinque numeri (e con il sesto in uscita nel mese di Marzo). Diretta da Gianluca Costantini e realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Mirada, IngunineMAH!gazine si è presentata fin da subito come un eccellente contenitore di quel sano fumetto non mainstream che ben di rado possiamo trovare a prezzi tanto contenuti. Una veste tipografica minimalista quanto elegante, e soprattutto dei sommari sempre ricchi e intriganti, con nomi emergenti del fumetto nostrano e grandi firme del comicdom internazionale. Ogni numero è contraddistinto da un tema portante, e in questo quinto volume a farla da padrone è un protagonista tanto scomodo quanto ingombrante della nostra storia: Benito Mussolini. Nessuna apologia del Ventennio, per carità, ma nemmeno una satira scontata, banale e barzellettiera. L’immagine del Duce del Fascismo è stigmatizzata e messa alla berlina con sagace ironia, ricordandone le dispotiche atrocità ma anche le umane debolezze (come ad esempio le risapute avventure extraconiugali). Il piatto forte dell’albo è una lunga storia inedita del grande Joe Sacco. L’autore di Palestina e Safe Area Gorazde ci delizia con una storia biografica in cui, tramite i ricordi della madre, ci racconta dei bombardamenti dell’Asse su Malta e dell’uso del gas degli italiani in Abissinia (un fatto storico acclarato ma su cui l’indulgente revisionismo storico nostrano si sofferma ben di rado). Altri autori internazionali chiamati ad impreziosire questo numero di InguineMAH!gazine sono il talentuoso Eric Drooker (con un illustrazione –l’unica in tutto l’albo- senza nessun riferimento littorio) e Aleksandar Zograf, che in una breve storia di due pagine prende come pretesto la maestosità dell’architettura fascista per criticare amaramente un altro regime, comprensibilmente più vivo nella sua memoria: quello di Slobodan Milosevic. Completano l’albo due belle prove di Gianluca Costantini, una storia di Paper Resistance, un’illustrazione del bravo Stefano Zattera, un racconto illustrato sul primo viaggio di Hitler in Italia di Elettra Stamboulis e David Vecchiato e un bell’articolo, sempre della Stamboulis, che riporta anche una poesia dello stesso Mussolini. Eh già, come cantavano De Andrè e De Gregori “Mussolini ha scritto anche poesie, i poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa”.


Francesco Farru
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