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Sandman - Notti Eterne

Sandman – Notti Eterne (Magic Press, cartonato, 112 pagine a colori, € 20.00) testi di Neil Gaiman, disegni di AA.VV.

Troppo spesso capita che l’attesa creatasi intorno ad un fumetto ne pregiudica un’obbiettiva recensione. Ci si lascia trasportare dall’entusiasmo generale, e materiale mediocre o poco più che sufficiente, abilmente pompato da uffici stampa e/o critici diventa capolavoro o opera imprescindibile. A volte questo “hype” (così chiamano gli americani questa spasmodica attesa e aspettativa dei fan) si crea anche prima che l’opera giunga sul mercato, non appena si diffondono, ad esempio, i nomi degli autori.
Se Sandman Notti Eterne fosse stata un’opera più commerciale, l’hype sarebbe stato altissimo sin dalla diffusione della notizia: Neil Gaiman prendeva una pausa dai suoi ottimi romanzi per tornare a sceneggiare il fumetto che lo ha reso celebre, la saga di Sandman, chiarendo dei punti lasciati in sospeso o semplicemente raccontando dei suoi personaggi, in storie brevi disegnate da artisti di fama internazionale.
Lo spagnolo Miguelanxo Prado illustra la storia che personalmente ho preferito, quella più legata alla continuità DC per una serie di rimandi più o meno sottili: vengono spiegati i motivi del rancore di Sogno verso Desiderio e le origini della stirpe dei Guardiani di Oa (si, gli stessi di Green Lantern!). Milo Manara ci mostra la Desiderio più azzeccata finora comparsa: il suo primo piano androgino da solo da un valore artistico enorme a questa storia di passione ambientata in un barbaro passato. Eccellente ed elegante la breve incursione di P. Craig Russel e Morte a Venezia, mentre la storia meno complessa del volume in quanto a tematiche e narrazione è quella che vede Distruzione in Sardegna, conquistare il cuore di una mortale. Pura follia l’avventura di Delirio magistralmente visionata da Bill Sienkiewicz: le vignette sono un susseguirsi di visioni allucinanti, adattissime. Ma ancora più visionarie i ritratti di Disperazione a firma di Barron Storrey, impaginate da Dave McKean (non è facile capire a che punto finisce il lavoro dell’uno e inizia quello dell’altro). McKean è autore anche della grafica del libro, che contribuisce a dare eleganza ad una confezione già pregiata. Straordinaria prova di Frank Quitely nella breve conclusione con Destino, unico caso in cui i disegni si distaccano notevolmente in qualità dalla parte narrata.
Nonostante l’hype alto (non altissimo, visto che il pubblico - si presume - intelligente di Sandman non si lascia incantare se non dal suo fumetto preferito), l’opera riesce quindi a lasciarci soddisfatti. Ma non è esattamente un capolavoro. Risulta troppo frammentata, l’impegno e il coinvolgimento dei disegnatori non pare equo, storie come quella di Storrey (anche se in realtà una vera e propria storia non è) risultano troppo sofisticatamente complesse anche per gli standard di Gaiman, compromettendo la leggibilità. Certo questo è cercare un pelo nell’uovo, ma se lo troviamo, non possiamo fare a meno di dirvelo.

Marco Rizzo
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