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Orme 1

Orme 1 (Free Books, 96 pagg., b/n e colori, € 6,90) testi e disegni di Autori Vari

Sono passati ormai diversi anni dalla chiusura di tutte quelle riviste che hanno segnato una fetta importante di storia del fumetto italiano, ma l’idea alla loro base sembra non essere passata di moda. A riprovarci ancora una volta è infatti la Free Books, giovane casa editrice umbra che tenta di lanciarsi nel panorama fumettistico con Orme, ambiziosa rivista da edicola sottotitolata molto emblematicamente “Fumetti che lasciano il segno”. Francamente ci siamo avviati alla lettura di Orme con molto scetticismo. Questo non di certo per la qualità degli autori coinvolti ma semplicemente per la forse troppo eccessiva ambizione nutrita dalla rivista. Infatti Orme è chiaramente un prodotto “autoriale” (per quanto questa parola possa avere senso) che probabilmente avrebbe più chance di successo in libreria piuttosto che in edicola contro i vari Tex o Diabolik. Approfondendo la lettura Orme si dimostra però piacevole e dotata della giusta austerità, permettendo al lettore di addentrarsi nel mondo del fumetto con occhio attento e disincantato. Per il resto invece Orme gode di tutti i pregi e i difetti riscontrabili in un qualsiasi altro prodotto simile, a cominciare dalla molto variegata schiera di autori alcuni più convincenti di altri. Il tema principale sembra essere la quotidianità. Tra i fumetti a colpire in modo particolare sono sicuramente le bicromie di un artista già affermato come Maurizio Ribichini e i chiaroscuri di Keko, autore spagnolo finora sconosciuto in Italia. Interessante è poi l’articolo dell’ottimo Enrico Fornaroli su un autore satirico imprescindibile come Jean-Marc Reiser. Molto belle sono infine le illustrazioni, a partire da quella di Giorgio Cavazzano, un gioiello a matita posto idealmente a chiusura del volume. Alla fine della lettura però Orme lascia un eccessivo senso di incompletezza, sottolineando come alla rivista manchi proprio quel distinguo che le permetterebbe di lasciare realmente il segno.

Andrea Antonazzo
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