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Kylion #1

Kylion #1 (spillato, 80 pp., col, € 1, Disney / Buena Vista Comics)
di Francesco Artibani e Giulio De Vita
VOTO 7/10

Illustrazione di Lucio LeoniE’ uscito da pochi giorni in tutte le edicole italiane il #1 di “Kylion”, nuova serie a fumetti distribuita dalla Disney attraverso il marchio Buena Vista Comics. Anche questa collana, come la recente “Monster Allergy” e le altre che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi, si colloca in un contesto di rinnovamento delle produzioni totalmente italiane slegate dal solito contesto di “paperi & topi”, ma studiate per essere esportate con successo anche all’estero e per fornire idee e protagonisti ad eventuali serie animate o campagne di merchandising. Questo nuovo mensile in particolare è dedicato ad un genere molto apprezzato dai lettori di tutte le età, ma attualmente poco “sfruttato” a livello commerciale: la fantascienza, nel senso più classico del termine.
La storia è ambientata nel 2582, quando i terrestri ormai vivono su Marte, dopo aver reso abitabile il “pianeta rosso” ed essersi decisi ad abbandonare la Terra per farla tornare un luogo puro ed incontaminato. Ma la sete di conoscenza della nostra razza continua a spingerla alla ricerca di nuove forme di vita intelligenti, inviando nei meandri dello spazio navi stellari senzienti, che curano la crescita dell’equipaggio e “svegliano” i suoi componenti a destinazione raggiunta, fornendoli di tutti le conoscenze necessarie per portare a termine la propria missione. Protagonista di “Kylion” è proprio l’equipaggio di una di queste navi, la Colony 6, che subisce un grave incidente durante il viaggio spaziale e perde completamente la rotta, riuscendo solo ad atterrare fortunosamente su un pianeta sconosciuto. Al momento del risveglio, poi, i sei componenti del gruppo si rendono conto di non aver neppure completato adeguatamente il proprio processo di sviluppo e di essere ancora bambini, senza quelle capacità fisiche e mentali che permetterebbero loro di sopravvivere alle insidie di questo mondo inesplorato. E qui inizia l’avventura...
A parte alcune somiglianze con le serie di “Star Trek” (specialmente “Voyager”) ed il film “Lost in space” (ricordato dal pubblico essenzialmente per qualche effetto speciale e nulla più), la storia inizia in maniera convincente e dissemina subito numerosi spunti interessanti, che potrebbero dare vita ad una saga di ampio respiro e dalle innumerevoli potenzialità.
La serie è scritta da Francesco Artibani, che ha sceneggiato questo primo numero con grande maestria. I personaggi sono caratterizzati molto bene e risultano immediatamente riconoscibili e “familiari”, anche grazie agli ottimi dialoghi. La storia scorre veloce e con continui colpi di scena, mentre il “back-ground” fantascientifico viene reso accessibile a tutti, ma al tempo stesso ricco ed affascinante, con tanto di organismi biosenzienti e armature meccaniche da combattimento. Tutti questi elementi sono resi graficamente in maniera molto convincente dal bravo Giulio De Vita. Il disegnatore è a suo agio sia nei momenti “lenti” che nelle scene d’azione, nobilitate da un montaggio delle vignette estremamente dinamico ed efficace. Buono anche il suo lavoro sui personaggi, le attrezzature e gli ambienti. A supportarlo c’è anche una colorazione digitale sempre brillante e funzionale, che raggiunge il suo picco qualitativo nelle scene di ambientazione marina e ben si sposa al tipo di carta utilizzata.
La serie è mensile ed è proposta nel tipico formato dei comic-book statunitensi. Ogni numero vanta 80 pagine e costa 2,3 €, anche se questa prima uscita è venduta al prezzo lancio di solo 1 € : un motivo in più per iniziare a leggerla!


Matteo Losso

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