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La Tunué lancia Ariel, nuova collana di graphic novel

  • Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

Con il 2019 arriva «Ariel», una nuova collana di graphic novel dove mettere in comune un sentire declinato al femminile

La Tunué prosegue l’ampliamento delle proposte editoriali con il lancio di una nuova collana – «Ariel» – ideata dal direttore editoriale Massimiliano Clemente, che ne affida lo sviluppo tematico e il coordinamento artistico a Simona Binni, autrice Tunué sin dal debutto.

«Ariel» vuole essere un luogo di incontro nel quale le autrici e gli autori possano raccontare i temi cari alle donne, nel tentativo di creare uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile.

Data la grande espansione che il mercato del graphic novel sta avendo in questi anni riteniamo possa essere di grande interesse una connotazione tematica come quella proposta da «Ariel». Il mondo del fumetto e del graphic novel italiano è attualmente tra i più innovativi e in trasformazione, con una crescita nel mercato editoriale nell'ultimo anno del 30%.

Proponiamo quindi un progetto che apra prospettive di dialogo sul pensiero della differenza tra maschile e femminile e che metta in discussione una cieca adesione a un mondo fatto di stereotipi e, troppo spesso, dogmatici costrutti.

Il nome Ariel:
Come la collana ammiraglia «Prospero’s Books» – con più di ottanta titoli in catalogo – anche il nome Ariel rimanda alla commedia shakespeariana La tempesta, dove Ariel rappresenta lo spirito dell’aria, privo di caratterizzazione sessuale. È proprio questa ambiguità a favorire l’immaginazione di un luogo metaforico di incontro tra il maschile e il femminile.

Gli autori:
Tra gli autori che daranno avvio a questa nuova collana ci saranno Assia Petricelli e Sergio Riccardi, la coppia di autori che nel 2014 ha dato vita a Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative, pubblicato da Sinnos; La giornalista Luciana Cimino e la disegnatrice Amalia Caratozzolo, che racconterà la vita di Nellie Bly, la prima giornalista investigativa e creatrice del genere di giornalismo sotto copertura; la scrittrice Cristiana Alicata e il disegnatore Filippo Paris.

«Lavoro con Simona Binni dal 2014 e l’ho seguita nella realizzazione dei suoi libri per Tunué. Simona ha una forte personalità artistica, supportata da una visione autoriale non comune. Le ho affidato la progettazione di questa nuova collana, favorendone il passaggio dall’altro lato della produzione a fumetti nel ruolo di editor, certo che la sua attitudine e la sua “poetica” saranno una ricchezza anche per gli autori coinvolti e traspariranno nei primi volumi che pubblicheremo.»
Massimiliano Clemente, direttore editoriale Tunué

 «Il dato biologico lo attesta, l’organizzazione sociale, giusta o sbagliata che sia, condivisibile o meno, lo conferma: le differenze tra uomo e donna sono un elemento innegabile a partire dal quale si stabilisce e diversifica la loro visione delle cose e del mondo.

A questo proposito sarebbe bello e importante creare una collana che potessa essere un luogo in cui le donne abbiano la possibilità di raccontare e raccontarsi. L’ambizione e la speranza è che vi possa essere dell’altro, ovvero una volontà di andare oltre e non usare questa dualità per innalzare muri. Ecco perché questa scelta editoriale vuole rappresentare nel campo del graphic novel una novità.
La caratterizzazione fortemente autoriale delle storie non porrà limiti all’autrice/autore nella scelta delle tematiche, purché ricalchino il suddetto principio, cercando di sfuggire ai dogmi ciechi.
D’altronde, come suggerisce l’antropologa francese Francoise Heritier, se questa adesione già non fosse più “cieca”, saremmo molto avanti, perché la coscienza, se non la ragione, è una potente molla per muovere le cose.»
Simona Binni, coordinatrice della collana Ariel

Simona Binni, nata a Roma, nel 1975, si laurea in Psicologia dell’Età Evolutiva. Frequenta la Scuola Romana di fumetto. Dal 2014 pubblica per Tunué Amina e il vulcano (con il quale ha vinto nel 2015 il premo Romics miglior opera prima); Dammi la mano (2015); Silverwood Lake (2016); La memoria delle tartarughe marine (2017); Stagioni. Quattro storie e mezzo per Emergency (2017).

 

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In arrivo il film di Kraken di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari

  • Pubblicato in Screen

È stato annunciato che Kraken, il fumetto edito da Tunué scritto da Emiliano Pagani e disegnato da Bruno Cannucciari, è stato opzionato per il cinema dalla Draka Production di Corrado Azzollin. Di seguito tutti l'annuncio ufficiale.

"La Draka Production, del produttore Corrado Azzollini, si è assicurata i diritti di trasposizione cinematografica del graphic novel Kraken, edito da Tunué, vincitore del primo premio ex aequo come Miglior libro di scuola italiana al Concorso Romics dei Libri a Fumetti nel 2018. L'opera, un successo anche all'estero – di prossima pubblicazione in Francia e Polonia -, è di due grandi protagonisti del fumetto italiano: Emiliano Pagani (Don Zauker, X-Nerd – Eroi di pace, Nirvana, Slobo e Golem) e Bruno Cannucciari (Franco&Bruno, Lupo Alberto). La Draka è stata assistita dall'avv. Christian Collovà di LegalInternational."

Qui trovate la nostra recensione di Kraken, mentre di seguito potete leggere la sinossi del volume diffusa dall'editore.

"Siamo a Selalgues, un piccolo paesino sulla costa settentrionale della Francia, dove il cielo è plumbeo, i gabbiani vorticano al passaggio dei pescherecci e la comunità, piegata dalla penuria e dal logorio esistenziale, trova rifugio nel pregiudizio e nella superstizione. A farne le spese è soprattutto Damien, un ragazzino difficile, deciso a trovare e uccidere il Kraken, la creatura marina che crede responsabile della morte del padre e del fratello. La sua voce, però, resta inascoltata: Damien, infatti, è stato testimone delle peggiori tragedie avvenute in paese ed è stato l'unico a uscirne illeso. Che sia lui, in vero, il mostro portatore di sventura?"

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Fiato Sospeso, recensione - Tornare ad immergersi: la vita è trattenere il respiro

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Trattenere il fiato vuol dire raccogliere le idee, vuol dire farsi coraggio, vuol dire aspettare. Trattieni il fiato quando stai male, lo fai quando ti sorprendi e quando hai paura.
Il titolo del graphic novel di Silvia Vecchini e Sualzo, edito dalla Tunuè, non è solo una metafora multiforme, è anche la condizione fisica della protagonista, la piccola Olivia, seriamente allergica a diversi fattori.

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La ragazzina vive le sue scuole medie in solitudine, tranne che per l’amico Leo, si auto-emargina e viene emarginata. L’unica sua grande passione è il nuoto, sport in cui riversa tutte le sue energie. L’acqua, la piscina, diventa “luogo” di quiete, esterno al mondo, grembo accogliente di autoriflessione e negoziazione con se stessi.
Nel testo di Silvia Vecchini si respira costantemente un’aria familiare, di sensazioni già vissute e, forte della marcata impronta autobiografica, leggere Fiato Sospeso vuol dire gettare uno sguardo indietro, verso il proprio passato, le cui dinamiche emotive assumono valore universale: il sottotitolo “tornare ad immergersi” acquista, così, anch’esso, valore simbolico e metaforico.
La scorrevolezza con cui si leggono le tavole, contribuisce all’immersione in questo racconto di formazione e, complice la nuova edizione cartonata con formato maggiore rispetto a quello precedente, le scene conquistano maggior respiro.

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Il disegno di Sualzo, coadiuvato dalla colorazione di Giusy Capizzi, con un tratto semplice e marcato rende tangibile quell’atmosfera di ricordo, di recupero del proprio passato. Nella costruzione della tavola – di ispirazione francese – il disegnatore sfrutta le potenzialità intrinseche delle vignette: i primi piani fanno da contrappunto a inquadrature ampie, mettendo in relazione la dimensione più intima della piccola protagonista con il mondo che la circonda.
Dopotutto, il graphic novel si concentra su un identità ancora in formazione e in costante negoziazione con se stessa – la malattia, le passioni, i desideri – e con gli altri – amici vecchi e nuovi, familiari – intrapresa durante i momenti di crescita più critici.

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Fiato Sospeso – già Premio Boscarato 2012 e Premio Orbil 2013 – con questa “Artist Edition” aggiunge al proprio racconto 12 tavole inedite che esplorano la vita dei protagonisti all’inizio dell’Università: nuove frontiere esistenziali, nuove negoziazioni, sempre con il fiato sospeso.

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Tunué: Confessioni di un uomo in pigiama di Paco Roca, anteprima

  • Pubblicato in News

Uscirà il prossimo 19 aprile Confessioni di un uomo in pigiama di Paco Roca, edito da Tunué. Di seguito trovate tutti i dettagli e un'anteprima del volume.

"Dopo aver tracciato le memorie e le avventure di un uomo in pigiama, arriva ora l’ultimo, esilarante capitolo, di una biografia in pigiama.

Paco Roca, il pluripremiato autore di Rughe, termina il lavoro attraverso cui si è raccontato con l’ironia, l’acutezza e la meraviglia di un bambino firmando l’ultimo capitolo di una trilogia che arriverà addirittura sul grande schermo, dove a interpretare i panni del fumettista sarà Raúl Arévalo. In Confessioni di un uomo in pigiama, l’autore dedica le sue pillole di frizzante quotidianità ai viaggi che lo portano lontano per promuovere le storie, alle assurdità che investono chi, come lui, è alle prese con la banca per pagare un mutuo e, naturalmente, ai suoi ritorni a casa, dove può vivere e lavorare nel migliore dei modi: sempre e comunque nella tenuta dei sogni."


Confessioni di un uomo in pigiama di Paco Roca
64 pp, col., 15€

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