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Lady Killer - Complete Edition, recensione: un perfetto quadretto domestico rosso sangue

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Negli ultimi anni il mondo del fumetto americano, tradizionalmente a trazione maschile, ha visto l’arrivo di un’ondata di creatrici di talento che si sono rapidamente affermate, meritandosi di essere assegnate a testate prestigiose. Sceneggiatrici come Kelly Thompson e Mariko Tamaki e disegnatrici come le nostre connazionali Emanuela Lupacchino, Sara Pichelli ed Elena Casagrande hanno rapidamente scalato le gerarchie, attestandosi ai primi posti nelle preferenze dei lettori. Fa parte di questa ondata di artiste anche Joëlle Jones, oggi nome di punta della DC Comics grazie ad una breve sequenza di Batman su testi di Tom King e alle prove come autrice completa su Catwoman e Wonder Girl. Ma prima di entrare a corte della major di Burbank, la Jones si era fatta notare con una serie creator-owned realizzata nel biennio 2015 – 2017 per la Dark Horse Comics: Lady Killer.

La serie è un riuscito connubio tra le atmosfere da sit-com anni ’60 e quelle di un tipico film di Quentin Tarantino: Vita da strega che incontra Kill Bill, in sintesi. La protagonista, Josie Schuller, è la tipica casalinga da sobborgo americano, moglie e madre perfetta da tipico quadretto domestico americano degli anni ’60 che vive con la sua famiglia in una zona residenziale. Le giornate di Josie passano tra la cura della casa e dei figli, la sua attività di volontariato e l’organizzazione di feste di quartiere con le altre mogli del vicinato. Il tutto mentre il marito Gene è libero di dedicarsi alla carriera, trovando sempre la cena pronta la sera al suo ritorno. Quello che Gene non sa è che Josie nel tempo libero coltiva un talento molto particolare, quello di killer prezzolato. Un lavoro che svolge con passione e dedizione, al servizio di un’organizzazione segreta. Finché, durante un incarico, qualcosa va storto perché Josie si rifiuta di uccidere un bambino, ultimo superstite di una famiglia precedentemente eliminata. Josie si trasformerà quindi da cacciatrice a preda, trovandosi a sventare i numerosi tentativi dell’agenzia di eliminarla. Il tutto mentre cerca di portare avanti la sua vita familiare, attirando le attenzioni di una suocera già molto sospettosa nei suoi confronti.

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Lady Killer è un’opera che si può leggere su più livelli: thriller adrenalinico con venature pulp (si veda l’apertura mozzafiato che inizia con l’innocuo cliché della vendita di cosmetici Avon a domicilio per risolversi in un sanguinoso scontro che ricorda l’incipit di Kill Bill), nonché  metafora della ricerca di emancipazione da parte di una donna della middle class americana degli anni ’60, epoca in cui il ruolo assegnato alle donne era quello prettamente domestico. È l’epoca dei melodrammi cinematografici di Douglas Sirk, in cui una muta disperazione si nasconde dietro l’apparente perfezione di famiglie con ruoli rigidamente assegnati, per poi esplodere all’improvviso. La Jones sceglie un registro diverso, virato sul pulp come dicevamo, in cui la critica sociale diventa una satira che gronda sangue. L’idea non è del tutto originale, basti pensare ad un cult come La signora omicidi di John Waters, ma è vincente l’idea dell’autrice di scegliere come ambientazione gli anni della massima sottomissione della donna nella società americana, e di inserirci un personaggio forte come Josie, erede ideale di altre donne forti della cultura pop come la Vedova Nera della Marvel o la Atomica Bionda interpretata da Charlize Theron nell’omonimo film. Un contrasto decisamente azzeccato che sancisce la perfetta riuscita dell’opera.

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L’idea vincente alla base di Lady Killer trova piena realizzazione grazie alle raffinate doti di storyteller della sua autrice, che mette in scena anche a livello grafico il forte contrasto tra atmosfere da sit-com familiare e violenza splatter. Lo stile pop della Jones, che a momenti ricorda la grafica angolare dei lungometraggi Disney degli anni ’60, unito ai colori volutamente pastello di Laura Allred e Michelle Madsen, contribuiscono a creare una elegante e riuscita atmosfera retrò squarciata però da improvvise esplosioni di sangue e violenza. Le notevoli capacità da “regista” dell’autrice emergono con forza dalle tavole, grazie ad una scansione delle vignette adrenalinica che imprimono un ritmo e azione alla trama. Una prova di altissimo profilo, che è giustamente valsa alla Jones riconoscimenti e incarichi di alto profilo alla DC Comics.

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Panini Comics ristampa in uno splendido cartonato oversize le due mini di Lady Killer finora uscite, (nella prima la Jones viene supportata ai testi da Jamie S. Rich) ,precedentemente pubblicate in due volumi separati. Un’occasione da cogliere al volo per fare conoscenza col personaggio di Josie Schuller, prima che si trasferisca sul piccolo schermo col volto di Blake Lively in un lungometraggio di prossima uscita per Netflix.

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DC Comics: chiuse Batwoman e Hal Jordan, rilancio per Supergirl e nuovo costume per Catwoman

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Come scopriamo dalle uscite di agosto, la DC Comics ha annunciato la chiusura delle serie di Batwoman di Marguerite Bennett e Fernando Blanco col numero 18, e di Hal Jordan and the Green Lantern Corps di Robert Venditti, Rafa Sandoval e Jordi Tarragona con il numero 50.

Buone notizie, invece, per Supergirl che ritorna non con una nuova serie ma con la prosecuzione della testata Rebirth cancellata a inizio 2018. Supergirl tornerà, dunque, ad agosto con il numero 21 e un nuovo team creativo composto dallo sceneggiatore Marc Andreyko e dal disegnatore Kevin Maguire. La nuova storia si collegherà al Superman di Brian Michael Bendis ed esplorerà l'origine del suo nuovo criminale Rogal Zaar.
Nella gallery in basso potete vedere il nuovo costume del personaggio disegnato da Jorge Jimenez insieme ai relativi studi.

E, a proposito di nuovi costumi, è stato svelato anche quello che indosserà Catwoman a partire dal numero 2 della nuova serie scritta e da Joëlle Jones. Trovate, come al solito, tutto qui di seguito.

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La DC annuncia la nuova serie di Catwoman a opera di Joelle Jones

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La scrittrice/disegnatrice Joelle Jones e la colorista Laura Allred lanceranno una nuova serie regolare di Catwoman per la DC Comics, come annunciato alla C2E2 di Chicago. La nuova testata debutterà il prossimo 4 luglio, ovvero lo stesso giorno in cui uscirà Batman #50, l'albo in cui Catwoman e Batman si sposeranno.

Catwoman #1 seguirà Selina Kyle nella sua prima notte di nozze mentre cerca di catturare un ladro per le strade di Gotham City. La causa principale dei problemi di Selina sarà un nuovo cattivo.

La Jones ha illustrato la ricerca di Selina per l'abito perfetto in Batman #46 di questa settimana, così come le parti 3 e 4 dell'arco narrativo "Superfriends", con Wonder Woman guest star. L'autrice, candidata all'Eisner Award, ha anche scritto e illustrato la miniserie Supergirl: Being Super.

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(Via CBR)

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Anteprima di Supergirl: Being Super #1

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Uscirà il prossimo 28 dicembre il primo numero di Supergirl: Being Super di Mariko Tamaki (This One Summer) e Joelle Jones (Lady Killer) che racconterà, in albi da 48 pagine, le prime avventure di Kara sulla Terra rivisitandone le origini.

Mentre le ansie e i dolori della crescita scuotono il mondo di Kara, un terremoto mortale fa tremare la piccola città di Midvale sotto i suoi piedi. La Ragazza d'Acciaio ha una scelta: lasciar morire il suo mondo, o superare le sue insicurezze adolescenziali ed essere super.

Supergirl: Being Super, composta da 4 numeri, e sarà slegata dalla serie regolare di Supergirl. Nella gallery in basso potete vedere le prime tavole del #1.

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