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Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi, la nuova collana Bonelli

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Fra le novità di Preview 17, il catalogo che presenta le uscite Bao Publishing e Sergio Bonelli Editore, troviamo il primo volume di una nuova collana dedicata a Tiziano Sclavi e a Dylan Dog.
Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi, questo il titolo dell'iniziativa, proporrà ogni mese una storia dell'autore colorata per l'occasione e corredata da ricchi extra e dalle cover di Gigi Cavenago. Il primo numero uscirà il 4 maggio e costerà 4,90€. Di seguito, i dettagli che vi riportiamo dal catalogo stesso e da Roberto Recchioni.

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Il Cronodramma di Dylan Dog, la recensione dell'albo 365

Sant’Agostino diceva: “Io so che cosa è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo ". Tutti noi sappiamo cos’è ma nessuno sa definirlo esattamente senza incappare in paradossi. Questo stesso concetto è citato in una delle battute di Groucho (pag. 13, ultima vignetta) e il tema in questione verrà analizzato in maniera particolare.

Il 365° di Dylan Dog albo ha come concept per la sua core story, quindi, il fuggevole Tempo (era intuibile già dal titolo “Cronodramma”). La copertina è affidata, come sappiamo, ad un Gigi Cavenago sempre più ispirato che unisce uno stile che ricorda i quadri di Giorgio De Chirico, in particolare Arrival of the moving van (la carrozza è sostituita dal maggiolino dell’indagatore dell’incubo), a citazioni visive quali la fabbrica di Animals dei Pink Floyd in lontananza. Altro richiamo di classe è un Dylan Dog appeso ad un orologio, come la famosa scena del corto Safety Last di Harnold Lloyd del 1923. Tutto avviene sotto lo sguardo divertito di un Arlecchino sogghignante. Questo personaggio sarà la chiave di tutto il fumetto ma ci arriveremo tra poco.

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Passiando alla trama, Dylan viene contattato da una ricca ereditiera che lo convoca nella sua tenuta fuori Londra, inviandogli una lettera, un assegno da 5000 sterline e il suo libro “I bastioni del Tempo” (dove è tratta la citazione iniziale e spunto filosofico nelle prime tavole del fumetto). La ragazza ingaggia l’Indagatore dell’Incubo perché da 6 anni perseguitata dal fantasma di una bambina che la costringe a non uscire dalla sua abitazione. La sceneggiatura è di Carlo Ambrosini che ritorna a scrivere Dylan dopo due anni (l’ultimo lavoro fu il numero 350 della testata). Egli struttura una narrazione con due storyline che lascia aperte le possibili interpretazioni temporali. Chiariamo un po’ il concetto.

Una delle due storyline si svolge con data marzo 2016, ovvero quando la lettera viene trovata da Groucho fuori l’uscio di casa in Craven Road. La seconda, invece, non è datata né databile se non con qualche riflessione. Una possibile ipotesi è quella dell’ormai abusata concezione onirica, ovvero è un sogno ad opera dell’Arlecchino/oniromante (personaggio ripreso da “Una nuova vita”, albo 325 sempre di Ambrosini). Forse in un punto preciso della storia lo diventa ma non l’intera stringa narrativa. Quella più plausibile è la sovrapposizione temporale sfasata che porta a nuove linee e quindi nuovi avvenimenti. In questa timeline troviamo un Groucho differente (occhiali nuovi e una sfrontatezza diversa nei confronti del suo capo). Il vecchio Maggiolino è stato cambiato per una fuoriserie customizzata con fiamme ai lati, solo per fare qualche esempio. La differenza sostanziale però riguarda l’investigazione che avviene per altre ragioni, a dispetto di quella principale e, da parte di un altro “cliente”. Ambrosini insomma gioca con il dilemma filosofico e scientifico che riguarda il tempo. È ciclico? È lineare oppure è una spirale? Sappiamo solo che è incarnato da questo omino vestito da Arlecchino che è presente in entrambe le storyline che possiamo ragionevolmente pensare sia una sottospecie di oniromante.

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Le due linee temporali sono state disegnate in uno stile volutamente diverso e da autori diversi. Quella principale è affidata allo stesso Ambrosini, con il suo tratto classico ed essenziale, più vicino allo stile Bonelli. Alcune vignette sembrano appena abbozzate e tratteggiate mentre altre eccedono nella cura dei dettagli. L’altra timeline è affidata a Wherter dell’Edera che, con uno stile personalissimo, minimal ma molto espressivo, rende le inquadrature molto evocative e in alcuni casi aggressive, come ad esempio la vignetta di Groucho che spegne il sigaro sulla lingua. Altra particolarità delle sue tavole riguarda proprio Dylan. La versione di Dell’Edera è un chiaro omaggio all’indagatore disegnato da Attilio Micheluzzi.

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Chiude Dylan Dog Ristampa

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Con un annuncio nell'editoriale del numero 330 attualmente in edicola, la Sergio Bonelli Editore comunica la chiusura di Dylan Dog Ristampa che dal 1990 riproponeva gli albi dell'Indagatore dell'Incubo in ordine cronologico. La testata è stata la prima di molte a ristampare le storie di Dylan. Ad ogni modo, sempre nell'editoriale, si annunciano ulteriori novità in tale ambito. Non resta che attendere.

Attualmente, le ristampe cronologiche resteranno dunque Dylan Dog Collezione Book e Dylan Dog GrandeRistampa.

L'ultimo albo della collana è "La magnifica creatura" di Giancarlo Marzano e Gianmarco Nizzoli.

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Dylan Dog: un volume con le storie di Xabaras scritte da Tiziano Sclavi e Angelo Stano

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Da marzo sarà disponibile per Sergio Bonelli Editore un nuovo volume da libreria dedicato a Dylan Dog. Il tomo conterrà 4 storie, tutte scritte da Tiziano Sclavi e disegnate da Angelo Stano, con protagonista il perfido Xabaras. Si partirà, naturalmente, con la prima avventura in assoluto di Dylan. Le storie saranno tutte a colori.

Trovate maggiori informazioni nell'immagine qui di seguito tratta dal catalogo Preview 15.

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