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Superman e Wonder Woman parlano il "pakistanese"? Polemica per la DC Comics

Il secondo annual della serie Superman/Wonder Woman, uscito lo scorso 31 dicembre e scritto da Peter J. Tomasi e Keith Champagne, ha suscitato varie polemiche per un evitabile errore. Infatti, in una vignetta si nota un personaggio gridare "Padre!" con una nota in basso che specifica che quel dialogo, e i successivi, sono tradotti dal "Pakistanian". Peccato però che non solo il pakistano (o pakistanese?) non sia una lingua, ma tale parola non esista proprio nel dizionario inglese/americano.

A fare notare la grossa svista è stato lo scrittore pakistano Khaver Siddiqi con il seguente tweet:

Insomma, sarebbe bastato utilizzare Google per sapere che le lingue ufficiali del Pakistan sono l'urdu e l'inglese, oltre a un numero di lingue regionali meno diffuse.

Siddiqi ha aggiunto a Buzzfeed: "Non sono offeso per essere stato chiamato "Pakistanian". Sono solo offeso che nessuno abbia avuto il tempo di fare una ricerca su Google. Questo è tutto. Hanno rovinato la storia per me. E a rendere ancor più divertente la cosa è il fatto che abbiamo deciso ambientare la scena in un posto (il villaggio di Shimshal, ndr.) che anche io, come pakistano, ho dovuto cercare su Google. Ma non potevano utilizzare Google per fare una ricerca sulla lingua?".

L'autore, prosegue, in sintesi, dicendo che la DC dovrebbe prestare la stessa attenzione della Marvel e che se vuole inserire la multi-etnicità nei suoi fumetti deve fare in modo che gli editor svolgano un attento ruolo di controllo, per non cadere in gaffe dannose e ritrovarsi la rete contro.
Come l'autore ha spiegato a Fusion: "Ricordo quando lo scrittore Greg Rucka ha chiesto ai suoi follower di Twitter se qualcuno di loro parlava Farsi: lui ha chiesto, io ho retweetato e credo che alla fine abbia trovato qualcuno che lo abbia aiutato. Anche Google può essere davvero utile".

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