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Petizione contro l'Utet - Precisazioni

Permettetemi i miei personalissimi due cents di invito a firmare, con alcune precisazioni in risposta ad alcune domande e argomentazioni poste sul nostro forum.

Mi pare ovvio che il ritiro che chiediamo attraverso la petizione invita di conseguenze ad una ristampa del volume in edizione riveduta e corretta o a qualsiasi altra scelta che rimedi al meglio...questa è la più drastica ma a nostro parere la migliore. E' una scelta PESANTE rispetto a quella semplicemente di notificare gli errori o pubblicizzarli in giro perchè non si tratta di due o tre errori, ma vari e reiterati, dettati da superficialità dell'autore (poteva informarsi su quattro traduzioni, o chiedere consulenze!) e dei correttori di bozze (quindi dell'UTET stessa). Trattandosi di un MANUALE (nella tradizione dell'UTET) e non di un saggio stampato in copisteria, c'è il rischio che il lettore occasionale prenda per oro colato quanto passa, diffondendo l'ignoranza. Quindi il nostro invito è a votare per un totale RITIRO dalla circolazione delle copie (con la speranza che un volume maggiormente curato possa vedere la luce al suo posto). Non si tratta di censurare la libertà di espressione (non si fa cenno ai giudizi espressi, nella petizione), ma di evitare che anche sui manuali ad opera di sedicenti esperti si vedano le frivole uscite che tanto detestiamo negli occasionali passaggi televisivi (della serie "Stan Lee disegnatore di Spiderman")... se dovessimo aprire una petizione per ogni volta che si sentono cose del genere alla TV dovremmo trasformarci in un sito di petizioni, ed essendo i passaggi televisivi spesso ascoltati e subito dimenticati, non credo ne valga la pena.

Col massimo rispetto per l'autore (che crediamo in buona fede e certamente non del tutto ignorante in materia) e per l'editore (che in una carriera di tutto rispetto potrebbe permettersi di avere delle cadute di stile), ci teniamo a ribadire l'invito a firmare.

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Marco Rizzo
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