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Intervista a Igor Kordey

Su Lo Spazio Bianco una intervista esclusiva a Igor Kordey, l'artista croato di EXtreme X-Men licenziato dalla Marvel mentre era al lavoro sulla nuova serie di Excalibur con Chris Claremont.

Ecco alcuni stralci dell'intervista, che potete leggere integralmente, sia in italiano che in inglese, sul sito:

Ciao Igor. Iniziamo con le cattive notizie, la tua rimozione dall'incarico su "Excalibur"! Cosa è successo?
Mi hanno licenziato improvvisamente, quattro mesi dopo che ero stato indicato come disegnatore di Excalibur ed avevo già finito il primo numero e la copertina e metà del secondo. La spiegazione ufficiale è stata che il mio stile non si adatta a quello dei loro albi "principali". A giudicare dalla nuova copertina realizzata da un altro disegnatore, che già circolava nei siti internet dedicati ai fumetti solo due giorni dopo il mio licenziamento, questa decisione non è stata così improvvisa, era stata pianificata in precedenza. Mi hanno lasciato lavorare solo per chiudermi la bocca.

Chi l'ha deciso? Che peso ha avuto Joe Quesada in questa decisione?
Joe Quesada mi ha in realtà coperto il culo per tre anni, e grazie a lui non sono stato licenziato prima. Al momento non ha potere decisionale in queste cose. E' stato deciso da quel tizio dell'amministrazione - si occupa dei pagamenti ed è una testa e mezza più basso di me; non gli sono piaciuto dalla prima volta che mi ha visto. Si tratta di quell'istinto primitivo di superiorità ed il mio modo di fare non provocava certo compassione, questo è sicuro. Certe persone, se hanno potere, lo usano in modi molto diversi. Non si tratta di scarse vendite - X-treme X-Men era saldamente fra i primi 20 albi, con 76.000/78.000 copie vendute di ogni numero.

Credi che si tratti di un segnale di una nuova mentalità in casa Marvel?
Certamente la Marvel riflette quello che succede con le politiche americane di globalizzazione e di conservatorismo estremo del governo americano, grandi passi indietro con soppressioni come negli anni '50 - con il Maccartismo- quando i fumetti stavano per essere banditi, primo segnale di totalitarismo; qui posso delineare un parallelismo con la fine degli anni '40 quando la Russia influenzava la Yugoslavia comunista, quando fumetti e musica jazz vennero vietati. Dopo tante cose positive raggiunte negli ultimi trent'anni nella letteratura, nel cinema, nella musica e nei fumetti in Usa, le cose stanno andando male di nuovo. Parlo del Nuovo ordine mondiale di libertà di pensiero - questo è l'ultimo passo verso la schiavitù - per conquistare la tua mente. Queste persone, Orwell, Huxley, avevano davvero ragione.


L'intervista competa QUI

Ettore Gabrielli
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