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Le principali novità Bao Publishing annunciate a Lucca 2016

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Bao Publishing ha annunciato, duraqnte la sua conferenza a Lucca Comics & Games le novità per il prossimo anno, riportandole sulla propria pagina Facebook. Eccovele qui di seguito:

- Nel 2017 ci sarà il rilancio di The Umbrella Academy, di Gerard Way e Gabriel Bá.

- Il premiatissimo webcomic Vivi e vegeta di Savino e Simeone avrà un'edizione cartacea.

- Nel 2017 usciranno ben tre volumi di The Wicked + The Divine, di Gillen e McKelvie.

- Degli stessi autori, nel 2018 uscirà un'edizione integrale di Phonogram.

- Ad aprile 2017 uscirà Orlando Curioso, il primo BaBAO di Teresa Radice e Stefano Turconi.

- A gennaio 2018, Kids with Guns, il fumetto di Capitan Artiglio.

- Matteo De Longis è al lavoro sul primo di sette volumi di Prism, una space opera pop glam jrock dall'aspetto rivoluzionario, che uscirà nel 2018.

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L’incapacità di fornire un’adeguata interpretazione artistica del presente, unita ad una visione nostalgica del passato, attraversa periodicamente i territori della fiction cartacea e cinematografica. Il revival non è stato mai cosi di moda come oggi, anche grazie ad una perdurante crisi economica che fa apparire il futuro incerto e i decenni passati come un’arcadia ormai perduta. A ben vedere, però, l’evocazione dei bei tempi andati non è un tratto caratteristico ed esclusivo della contemporaneità. Già negli anni ’70 George Lucas aveva fatto rivivere con felliniano entusiasmo gli anni ’50 della sua adolescenza in American Graffiti, mentre Happy Days celebrava lo stesso decennio e lo splendore dell’American Way of Life. Nella cultura di massa contemporanea abbiamo avuto negli ultimi anni una proliferazione di opere ambientate negli anni ’80, fenomeno dovuto principalmente al fatto che molti dei creativi di oggi sono cresciuti in quel decennio fatidico. Tutta l’opera di J.J. Abrams, a partire del delizioso Super 8, affonda le radici nel cinema di Stephen Spielberg e Lucas, mentre l’eccellente Drive di Nicolas Winding-Refn è un omaggio diretto a noir prodotti in quel periodo come Vivere e morire a Los Angeles e Manhunter. Un grande successo della scorsa estate è stato il serial Stranger Things, che ha ricreato con nostalgica accuratezza un immaginario tipicamente anni ’80 di bande di ragazzini che scorrazzano sulla loro Bmx, mentre il fantastico irrompe nella vita ordinaria di una cittadina di provincia americana. Dallo stesso humus nasce Paper Girls, il nuovo lavoro firmato da Brian K. Vaughan (Y: The Last Man, Saga), qui accompagnato ai disegni da Cliff Chiang (Wonder Woman).

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La storia si svolge in un tranquillo sobborgo di Cleveland e ha per protagonista Erin, una dodicenne che per guadagnarsi una piccola entrata consegna giornali prima dell’alba. Uscita di casa in bicicletta per fare il solito giro di consegne, si imbatte in una piccola banda di teppisti, reduci dai festeggiamenti di Halloween (è la mattina del 1 novembre), che la importunano. La situazione viene salvata dall’arrivo di altre tre ragazze che, come Erin, consegnano giornali a domicilio: K.J., Tiffany e soprattutto la sfrontata MacKenzie, la prima ragazza della zona ad essere diventata una Paper Girl, considerata un modello da tutte le altre. Dopo le debite presentazioni, le quattro adolescenti decidono di riprendere il giro insieme, per difendersi da eventuali ed ulteriori strani incontri. I quali non tardano ad arrivare, nella forma di misteriosi individui vestiti come dei ninja, che parlano una strana lingua. Da questo punto in poi la vicenda prende una piega del tutto fantastica: le ragazze incappano in una probabile invasione aliena ad opera di strani esseri che cavalcano dei pterodattili, avversari dei suddetti “ninja” agli ordini di un misterioso e anziano guru, e poi macchine del tempo nascoste in cantina, apparizioni di angeli e demoni e chi più ne ha più ne metta.

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Paper Girls si nutre dello stesso immaginario di Stranger Things: ci sono i ragazzini in bicicletta come in E.T. e ne I Goonies, i walkman, i walkie talkie, le citazioni del cinema anni ’80 (se nel serial Netflix i numi tutelari erano Carpenter e Spielberg, qui vengono citati tra gli altri Nightmare – Dal profondo della notte, Scuola di Mostri, Dietro la Maschera, Peggy Sue si è sposata, citazione quest’ultima che, alla luce del sorprendente finale, potrebbe acquistare un valore significativo nel prosieguo della serie). Ma diversamente dalla fortunatissima serie tv, l’opera di Vaughan e Chiang ambisce ad essere più di brillante omaggio agli eighties. Di quel decennio non vengono evocati solo i simboli pop, ma anche le angosce (la paura dell’Aids, la guerra atomica) e le tragedie (il disastro del Challenger che viene citato in apertura), la politica (l’apparizione in sogno di Ronald Reagan). Tornare indietro per comprendere la complessità del presente, questa sembra essere l’ambizione che muove tutto il progetto Paper Girls. O forse no. Definita dagli stessi autori come un incrocio tra Stand By Me e La Guerra dei Mondi, Paper Girls può essere letta alternativamente come un'istantanea della società americana in un preciso momento storico, romanzo di formazione o come una semplice ed avvincente avventura fantascientifica, dal sapore nostalgico. Vaughan propone uno script complesso e stratificato, nascosto dietro ad un’apparente naiveté,  che si presta a molteplici interpretazioni a seconda della sensibilità del lettore che vi si approccia. L’unico limite è costituito dall’ambizione alla base dell’opera e dal gran numero di misteri irrisolti che troveranno presumibilmente una soluzione nei volumi successivi, vedi lo scontro generazionale tra i “giovani” tramutati in cyborg e gli Old Timers, gli “anziani” che sembrano essere i villain della storia. Tanta carne al fuoco che, se da una parte può disorientare, dall’altra affascina per il gran numero di spunti proposti dalla scrittore di Saga.

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Il viaggio a ritroso nel tempo imbastito da Vaughan non potrebbe dirsi completo senza la perizia grafica di Cliff Chiang, che col suo tratto stilizzato scompone la tavola in griglie regolari citando la divisione classica dei fumetti del periodo e avvalendosi anche dei bei colori di Matthew Wilson, che infarcisce la palette cromatica di colori acidi, effetti fluo e neon come nei splendidi titoli di testa del già citato Drive di Refn. Una colorazione in quadricromia avrebbe aumentato l’atmosfera vintage dell’opera, ma il lavoro di Chiang e Wilson è d’impatto e ruba comunque l’occhio. Paper Girls è una lettura obbligata per chi è cresciuto negli anni ’80 o per chi ha semplicemente voglia di tuffarsi nelle atmosfere tipiche di quel decennio, segnalandosi sicuramente come una delle uscite più interessanti degli ultimi mesi.

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Bao Publishing, arriva Fight Club 2, anteprima

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Riceviamo e pubblichiamo:

Fight Club 2

Vent'anni dopo il libro che l'ha reso celebre, Chuck Palahniuk ha deciso di tornare a raccontare la storia dell'uomo nel quale si nasconde il sovversivo Tyler Durden. Coadiuvato dai bellissimi disegni di Cameron Stewart, Palahniuk reinventa il suo stesso canone con un'inventiva verbale e visiva perfetta per il medium Fumetto. Il volume contiene anche la rivisitazione del finale del romanzo originale.

Certi amici immaginari non vanno via.


BAO Publishing è orgogliosa di annunciare l'uscita in libreria il 6 ottobre di Fight Club 2. Scritto sotto forma di fumetto da Chuck Palahniuk in persona, e disegnato da Cameron Stewart, il volume è il sequel del celebre romanzo Fight Club, successo planetario che ha visto anche la famosissima trasposizione cinematografica nel film diretto da David Fincher e intepretato da un iconico Brad Pitt

Dieci anni dopo il finale di Fight Club, l'anonimo narratore del romanzo originale ora si fa chiamare Sebastian, ha sposato Marla Singer e insieme hanno un bambino... che costruisce bombe fatte in casa.
Quando Marla comincia ad avere nostalgia del sovversivo Tyler Durden, decide di ritoccare i dosaggi dei farmaci del marito e succede qualcosa di irreparabile. Al mondo.

Fight Club 2 è disponibile in libreria dal 6 ottobre 2016.
In edizione con copertina regular in tutte le librerie e in edizione con copertina variant, a tiratura limitata, in esclusiva per La Feltrinelli. 

Chuck Palahniuk, sceneggiatore, è l’autore di quattordici romanzi: Beautiful you, Sventura, Dannazione, Senza veli, Pigmeo, Gang bang, Rabbia, Cavie, Diary, Ninna nanna, Soffocare, Invisible monsters, Survivor e Fight Club – che negli Stati Uniti hanno venduto complessivamente più di cinque milioni di copie. È anche l’autore di Portland souvenir, parte della serie Crown Journeys; della raccolta di saggi La scimmia pensa, la scimmia fa e dell’antologia di racconti Make something up. Vive nel Pacific Northwest. Sul web lo trovate su: ChuckPalahniuk.net

Cameron Stewart è scrittore, disegnatore, colorista, autore completo. Canadese trapiantato a Berlino, viene presto notato da Ed Brubaker, che gli affida i disegni della serie Catwoman. Successivamente, Grant Morrison lo vuole come disegnatore della serie Batman e Robin, Seaguy e Sette soldati della vittoria: Manhattan Guardian. Candidato al premio Eisner per L’altra parte, scritto da Jason Aaron, viene insignito del premio grazie a Sin Titulo, web comic che ottiene il riconoscimento come Miglior Fumetto digitale ed è pubblicato in Italia da Bao Publishing. Nel 2014, insieme allo scrittore Brenden Fletcher, entra a far parte del team incaricato di rilanciare la serie Batgirl per la casa editrice DC Comics. Nel 2016 realizza i disegni di Fight Club 2, su testi dello stesso Chuck Palahniuk, edito in Italia da BAO Publishing.

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