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Antonio Fuso: Vertigo Made in Italy 2° parte

Intervista a cura di Fabio Maglione.
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Potresti raccontarci come è avvenuto il primo contatto con il tuo editor e come, tempo dopo, ti è stato affidato l’attuale incarico per la Vertigo?

Devo ringraziare Giuseppe Camuncoli per questo. Sono un suo fan della prima ora e stavo seguendo con entusiasmo il modo in cui era riuscito a farsi largo nel mercato americano. Decisi quindi, nel corso del Napoli Comicon di due anni fa, di sottoporgli alcuni miei lavori per avere un parere. A Giuseppe piacquero e decise di girarli a Jonathan Vankin, da poco editor per la Vertigo. Un mese dopo la fatidica mail: “… Ciao Antonio, qui in Vertigo siamo molto colpiti dal tuo lavoro, ti andrebbe di fare qualcosa per noi?”, stupendo no? Mi chiedevano se ne avevo voglia? E giù capriole, salti di gioia e caroselli nudo in strada (no, questo non è vero!).
Si trattava solo di aspettare il progetto adatto al mio stile… Ecco, quello si è fatto attendere un po’, quasi un anno a dire il vero. Per cui, paradossalmente, pur essendo nel novero degli artisti italiani prossimi all’esordio per la scuderia di Karen Berger, di fatto sono nei loro archivi da due anni!
Poi è arrivato A Sickness in the Family.

Qual è il titolo, il cast creativo completo e la probabile data di pubblicazione del fumetto su cui stai lavorando?

A Sickness in the Family è appunto il titolo del graphic novel su cui sto lavorando! 174 pagine che andranno a comporre un volume della nuova collana di romanzi grafici che la Vertigo è pronta a varare l’anno prossimo, “Vertigo Crime” dovrebbe chiamarsi!
Ai testi c’è la scozzese Denise Mina, già autrice di svariati romanzi (pubblicati in Italia da Guanda) e di un paio di story arc per John Constantine: Hellblazer! La parte grafica è a mio totale appannaggio: matite, chine, toni di grigio.

Che tipo di storia dobbiamo aspettarci?

Un bel “thrillerozzo” vecchia maniera! Una faida familiare con spruzzatine di paranormale.

Lo scrittore con cui collabori che tipo di sceneggiatura ti ha dato e quali libertà creative ti ha concesso, nella costruzione della tavola e nella definizione dei vari personaggi?

Libertà totale in tutto! No, forse una cosa mi ha chiesto di cambiarla: avevo fatto uno dei protagonisti biondo… lei lo voleva moro. Non credo di potermi lamentare! Certo, ogni tanto qualcosa lo si discute, più che altro con Jonathan ed il suo assistant Mark, per quel che riguarda storytelling ed impostazione della pagina!

Versante progetti futuri: hai in programma altre collaborazioni, a medio o lungo termine, con editori USA, dopo questo lavoro per l’etichetta Vertigo, o tornerai a disegnare per l’editoria nostrana?

A Sickness in the Family mi dovrebbe portar via un altro paio di mesi più un 2/3 settimane per le revisioni, ma mi sto già muovendo su vari fronti! Per la Image Comics ho già realizzato una storia breve per l’antologico 24seven, e dovrò farne un'altra per una nuova serie western.
Per la Dark Horse, dopo aver “imbrattato” la back cover del numero venti di Fear Agent, sto disegnando un back up story, sempre per la stessa serie. Sul fronte Marvel ho appena terminato di inchiostare le matite del buon Werther Dell’Edera su una storia di Warpath contenuta nello speciale X-Force: Ain’t no dog, in uscita l’11 giugno negli States! Non ho proprio tempo di annoiarmi a dire il vero. Questo non vuol dire che ci siano preclusioni per alcun tipo di mercato, un buon fumetto e sempre un buon fumetto a prescindere dalla lingua parlata dall’editore che lo pubblica. Ecco, se devo dirne una… a disegnare manga proprio non mi ci vedo!

Dai un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera ed un altro a chi è invece già inserito nel settore ma intende arrivare a disegnare per la Vertigo.

A chi vuole intraprendere questa carriera consiglio solo tanta gavetta e di non sentirsi mai appagati dal proprio lavoro, si può sempre migliorare, e lo dice uno che si autodemolisce quotidianamente! Partite dal basso, dall’autoproduzione se necessario, e fate un gradino alla volta… La velocità con cui raggiungerete la vostra personale cima dipenderà allora solo dal vostro talento! Ogni carriera necessita di muscoli da allenare.
A chi è già inserito nel settore non posso consigliare nulla che non sappia già… Che brutto però questo “inserito”, sa un po’ di massoneria!





Biografia
Antonio Fuso: fumettaro mancino salentino, incondizionatamente acclamato dalla sua famiglia, dalla sua ragazza e da alcuni dei suoi amici.

Vive e lavora a Roma dove, dopo attenta riflessione, decide di abbandonare la carriera di guardiano dello zoo per gettarsi anima e cuore nel rutilante mondo delle strisce disegnate e/o pupazzi.

Inanella quindi una serie di collaborazioni con Eura Editoriale (Lanciostory, Skorpio, Detective Dante), Edizioni BD (Alta Fedeltà, Quebrada), Image Comics (24seven), Marvel Comics (X-Force: Ain’t no dog).

Attualmente sta terminando il graphic novel A Sickness in the Family per DC Comics/Vertigo. La sua trasmissione tv preferita è Operazione Tata su La7!


Fabio Maglione
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