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Grazia Lobaccaro: Vertigo Made in Italy 2° parte

Intervista a cura di Fabio Maglione.
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Potresti raccontarci come è avvenuto il primo contatto con il tuo editor e come, tempo dopo, ti è stato affidato l’attuale incarico per la Vertigo?

I primi contatti con Vertigo risalgono ad un viaggio compiuto alla Comicon di San Diego qualche anno fa. Parliamo però di passaggi “preliminari”, perché il vero contatto con Angela Rufino, l’editor che ha seguito in prima persona il mio lavoro, l’ho avuto a New York in occasione della prima Comicon, nel 2006. Shelly Bond, storica editor della Vertigo, stava mettendo insieme un progetto editoriale chiamato MINX e cercava autori per le diverse testate in lavorazione. Ho fatto alcune tavole di prova e nemmeno un mese dopo il mio ritorno dalla fiera ho ricevuto una mail che mi confermava l’incarico. Dopo una prima fase di contatto con Shelly, come dicevo, tutto è passato in mano ad Angela, con la quale ho stabilito un rapporto davvero amichevole.

Qual è il titolo, il cast creativo completo e la probabile data di pubblicazione del fumetto su cui stai lavorando?

Il libro che ho completato si chiama Clubbing in Tokyo ed è il seguito del primo volume di Clubbing uscito nel luglio 2007 per la suddetta collana Minx. Lo sceneggiatore è sempre Andi Watson (noto per i suoi Skeleton Keys e Breakfast Afternoon) e Josh Howard, disegnatore che nel volume da me disegnato torna nelle vesti di inchiostratore. La data di pubblicazione attualmente prevista è la primavera del 2009. Tocca aspettare ancora un po’… Blink

Che tipo di storia dobbiamo aspettarci?

La protagonista Charlotte “Lottie” Brook è una ragazza inglese che, dopo essersi introdotta in un nightclub fingendosi maggiorenne, viene punita dai genitori che la obbligano a lasciare Londra per passare l’estate presso diversi parenti sparsi per il mondo, dove finisce però sempre per incappare in situazioni strane e con misteri da risolvere. La ragazza ha un fiuto da detective e risolve i “gialli” con cui si trova ad avere a che fare, non importa in quale zona del mondo.

Lo scrittore con cui collabori che tipo di sceneggiatura ti ha dato e quali libertà creative ti ha concesso, nella costruzione della tavola e nella definizione dei vari personaggi?

I personaggi, almeno Lottie e un altro personaggio principale (non posso dire chi happy per non rovinare la sorpresa) erano già stabiliti a livello di design, ma tutti gli altri sono stati studiati e realizzati da me. Mi sono divertita un sacco a studiare i look più svariati di teenager giapponesi – e la ricerca, per una volta, è stata un vero spasso! La sceneggiatura era del tipo “full script” con descrizioni di regia vignetta per vignetta, ma mai troppo dettagliate o limitanti. Ho concordato con Angela, l’editor, anche alcuni cambiamenti di inquadrature e soluzioni narrative, aggiungendo vignette o rivedendo il layout generale della tavola. Andi si è sempre dimostrato soddisfatto delle mie scelte e tutto è andato liscio.

Versante progetti futuri: hai in programma altre collaborazioni, a medio o lungo termine, con editori USA, dopo questo lavoro per l’etichetta Vertigo, o tornerai a disegnare per l’editoria nostrana?

Sia Shelly che Angela sono rimaste molto contente della lavorazione e del prodotto finito, e contiamo di lavorare ancora insieme nel futuro prossimo. Al momento però sono impegnata su un progetto per l’editoria italiana di cui non posso rivelare molti dettagli – sono ancora nelle fasi iniziali – che mi vedrà impegnata su una sorta di graphic novel di 120 pagine circa.

Dai un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera ed un altro a chi è invece già inserito nel settore ma intende arrivare a disegnare per la Vertigo.

È sicuramente un ambiente difficile dove la “concorrenza” è agguerrita happy. Questo lavoro sa dare grandi soddisfazioni ma anche tante delusioni, e ci vuole convinzione. Il discorso sulla Vertigo poi è ancora diverso: gli editor devono conoscere gli autori quanto più possibile per sentirsi sicuri di poter affidare a uno sconosciuto un lavoro da cui potrebbe dipendere anche la loro carriera. Quindi le fiere sono di sicuro un buon punto di partenza, ma ci vuole tempo e serve investire su se stessi per poter raccogliere frutti a breve/medio termine.





Biografia
Grazia Lobaccaro si avvicina al fumetto frequentando la Scuola del Fumetto di Milano. Nel 1997 vince il 2° Concorso Nazionale ANAFI riservato a disegnatori esordienti e nel 1999 inizia la sua carriera professionistica disegnando su testi di Matteo Casali il primo ed il secondo volume della trilogia Silent Dance (Esseffe Edizioni, 1999-2000).

Entrata a far parte del comics lab Innocent Victim, contribuisce al rilancio dello stesso con la sua partecipazione al progetto Quebrada, disegnando un capitolo su entrambi i volumi della serie usciti Ogni uomo per se stesso e Il colore della passione (Innocent Victim, 1999-2000). Ha pubblicato storie sugli antologici Mondo Naif (Kappa Edizioni, 2000) e Mangazine 100 (Kappa Edizioni, 2002). Ha realizzato adattamenti a fumetti di opere teatrali e collaborato con Eura Editoriale per Lanciostory.

Di nuovo insieme Casali realizza il graphic novel in due volumi Sotto un Cielo Cattivo (Magic Press, collana Atmosfere). Nel 2005 collabora con Panini Multimedia e partecipa alla San Diego Comicon per promuovere l'edizione americana di Silent Dance (Slave Labor Graphics).

Nel 2006, prima disegnatrice italiana a farlo, inizia a collaborare con la DC Comics – Vertigo e realizza i disegni per Clubbing in Tokyo, volume della collana Minx scritto da Andi Watson, in uscita nel 2009.
Ha una passione sviscerata per Winnie the Pooh nella splendida versione originale di Ernest H. Shepard, le delicate illustrazioni di Alfons Mucha, ma adora realizzare storie “cattive” con le quali, per qualche ragione, dà sempre il suo meglio.


Fabio Maglione
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