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Cristiano Cucina: Vertigo Made in Italy 1° parte

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Intervista a cura di Fabio Maglione.

Nome:

Cristiano

Cognome:

Cucina

Soprannome con cui sei conosciuto nel mondo del fumetto:

Primo lavoro Vertigo pubblicato:

Hellblazer n. 223

Fumetto su cui stai lavorando attualmente:

In Italia è appena uscito John Doe 59, negli States è ancora top secret... ma è DC Comics non Vertigo.

Primo fumetto Vertigo letto:

Shade, the Changing Man

Ultimo fumetto Vertigo letto:

Scalped

La prima volta che hai inviato al tuo editor i tuoi lavori, hai pensato che…

Speriamo che sia ubriaco...

La scusa più originale che ti sei inventato per aver cannato una consegna:

È morta nonna... povera nonna!!!!

Cosa ti riesce meglio disegnare e cosa meno:

Gli omini con 3 dita... gli omini ben fatti.

Il tuo disegnatore preferito:

Sono veramente troppi, ne azzardo uno: John Paul Leon.

…e uno che consideri attualmente sottovalutato:

Sean Phillips

Attuale scrittore preferito (a parte quelli con cui collabori!):

Ed Brubaker

La persona che stimi di più all’interno del comicdom:

Anche qui sono tanti, per esempio tutti quelli che stai intervistando, come me.

Il complimento più bello che hai ricevuto per i tuoi lavori:

Awesome stuff!!

…e l’offesa più pesante...:

Per fortuna, nessuna offesa.

Un giorno vorresti poter lavorare su una sceneggiatura di...:

Ed Brubaker

Joe Quesada ti offre di lavorare su una qualsiasi serie Marvel a tua scelta, ma se accetti sarai costretto a lasciare il tuo attuale lavoro alla Vertigo.
Accetti? E se sì, a quali condizioni?

Accetto se è Devil o il Punitore e se mi pagano molto di più!!!

Squilla il telefono.
Alzi la cornetta: è l’agente di Alan Moore che ti dice che il suo assistito ammira i tuoi lavori ed è pronto a lavorare con te.
La prima cosa che pensi è…:

Alan Moore è sotto lsd...

Hai carta bianca e 100.000.000 di dollari da investire su un lungometraggio tratto dal tuo fumetto Vertigo. Come te lo immagini? Chi metteresti alla regia, alla sceneggiatura, alla fotografia e nel ruolo dei personaggi principali?

Carpenter, Moore, Storaro, e nel ruolo di Costantine, Kiefer Sutherland.

Definisci con una parola l’arte di Riccardo Burchielli:

Enorme!!

Definisci con una parola l’arte di Giuseppe Camuncoli:

Fantastica

Definisci con una parola l’arte di Massimo Carnevale:

Senza parole

Definisci con una parola l’arte di Cristiano Cucina:

Bleah!!!!

Definisci con una parola l’arte di Werther Dell’Edera:

Ipercinetica

Definisci con una parola l’arte di Davide Gianfelice:

Favolosa

Definisci con una parola l’arte di Luca Rossi:

Pulp!!

Sei finito nella famosa isola deserta.
Dimmi il titolo di un fumetto, di un film, di un romanzo e soprattutto un piatto che ti porteresti dietro:

Watchmen, "The Blues Brothers", "Il Barone Rampante", bisteccona con patate!!

E ora, di nuovo a sgobbare sul tavolo da disegno, che qui c’è gente che ha voglia di leggere altri fumetti Vertigo!

Obbedisco!!!






Bio/bibliografia

Cristiano Cucina esordisce nel 1995 sulla testata Examen di Daniele Brolli, episodio mai pubblicato (fortunatamente per i lettori) causa fallimento casa editrice!! Sempre nello stesso anno complice Roberto Recchioni pubblica il one-shot Gunslinger per Tesauro Editore.

Nel 1997/98 Lorenzo Bartoli lo porta in Eura, dove si fa le ossa su Napoli Ground Zero con la serie Bancolotto. Pubblica, sfortunatamente per la casa editrice, vari liberi e miniserie per Lanciostory e Skorpio.
Continua a scarabocchiare su Detective Dante 2, su Trapassati Inc. e sulla testata John Doe. Non contento realizza anche numerose cover per Dago, Martin Hel, Lanciostory, Skorpio.

Nel 2006 il boss Vertigo Karen Berger (evidentemente fuori di testa) si innamora dei suoi lavori e gli affida una delle testate storiche Vertigo Hellblazer, per cui realizza il numero 223. Sempre nello stesso anno, Roberto Recchioni ci ricasca e lo chiama sulla miniserie Garrett per Edizioni Bd per cui realizza due episodi, lavoro che gli frutta un nuovo incarico in DC Comics per adesso ancora top secret.

Vive a Roma con sua moglie 2 figli ed una gatta di nome Emma.


Fabio Maglione
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