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Lorenzo Corti: DOUbLe SHOt

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Intervista a cura di Fabio Maglione


Come è nata l'idea di questa associazione e perché affiancargli già da subito una divisione che si occupi di pubblicazioni?

Questa domanda sarebbe stata perfetta per Alessio (D’Uva), il presidente dell’associazione, che però è già fuggito a Cuba con i soldi degli iscritti. Quindi mi trovo costretto a ricoprire ufficialmente la carica di vice-presidente e rispondere al posto suo.

L’idea dell’associazione cominciò a serpeggiare nella mente di Alessio già a Lucca Comics 2006, dove la DOUbLe SHOt si affacciò nel mondo dei fumetti come etichetta editoriale della Bottero Edizioni. Vedere tanti ragazzi che presentavano i loro lavori anche a noi, che eravamo gli ultimi arrivati, e soprattutto vedere le potenzialità che, in molti casi, avevano, spinse Alessio a riflettere sul fatto che ci doveva essere maggior spazio ai giovani di proporre le loro cose senza dover essere costretti all’autoproduzione e alle difficoltà di dover diffondere e distribuire le loro opere. Questo fu il primo passo di quella che è diventata l’associazione.

Per quanto riguarda il fatto di affiancargli una divisione che si occupi di pubblicazioni, beh, visto che l’associazione nasce come evoluzione di quella che era un’etichetta editoriale, era più che logico.

Di cosa si occuperà esattamente l'associazione?

L’intenzione è quella di occuparsi del media fumetto a 360 gradi. Dalla pubblicazione di volumi italiani e stranieri, di nuove leve e non, fino alla realizzazione di workshop, seminari e mostre. La presenza nell’associazione di autori, tipografi, gestori di fumetterie, sceneggiatori e disegnatori ci darà la possibilità di sviluppare tutto questo con competenza e di essere al servizio degli autori che si presenteranno.

Come stanno andando questi primi mesi e quali linee editoriali avete scelto di seguire, per il futuro prossimo?

Questi primi mesi sono caotici e frenetici. Divertenti e sfiancanti. Tante cose da fare (soprattutto burocratiche), tanta gente da sentire, tanti altri che si presentano per darci una mano, etc. etc.

Dal punto di vista editoriale, stiamo lavorando principalmente su due linee. La prima continua quella sviluppata dalla "vecchia" DOUbLe SHOt, quindi la ricerca e la pubblicazione di opere straniere che riteniamo meritevoli. La seconda si occupa delle pubblicazioni italiane, valutando le varie proposte che ci sono arrivate, in alcuni casi andando a contattare ragazzi e ragazze di cui abbiamo visto i portfolio o le sinossi di storie nel corso di Lucca Comics 2007, e iniziando a preparare i primi volumi.

Una terza linea editoriale sarà quasi sicuramente rivolta alla saggistica, ma al momento è ancora in fase di gestazione, anche se spero di poter annunciare il prima possibile qualche saggio targato DOUbLe SHOt.

Alla scorsa Mantova Comics avete annunciato che vi occuperete anche di organizzazione di mostre ed eventi. Potreste parlarci del vostro primo lavoro in questo campo?

Alla prima mostra organizzata dalla DOUbLe SHOt stanno già lavorando altri due soci fondatori dell’associazione, Giorgio Trinchero e Francesco Frongia. È prevista per settembre, a Cagliari, e sarà dedicata alle strip di Cose che parlano, pubblicate sul blog omonimo.



Visto che alcuni dei fondatori di questa nuova incarnazione della Double Shot sono anche autori, vi occuperete personalmente delle loro pubblicazioni, o questi continueranno a lavorare per altri editori?

E in caso, cosa dovranno aspettarsi i lettori italiani, in questo versante?

Alcuni dei soci fondatori e soprattutto dei soci sostenitori lavorano per grandi case editrici italiane e in alcuni casi internazionali, ma se volessero realizzare opere più “personali” niente vieta di potercene occupare noi. Ovviamente il progetto verrà valutato dal consiglio direttivo come qualunque progetto proposto da altri. Se sarà convincente e ci saranno le possibilità di realizzarlo, perché no?

Quali caratteristiche devono avere, e avranno, i fumetti che ci proporrete?

Faccio rispondere Alessio, che in una delle prime riunioni del gruppo che poi ha fondato l’associazione, ha ben riassunto quello che intendiamo fare:
"Vorrei essere anche quello che "fa proposte editoriali geniali e folli" e che non ti pubblica il manga o il supereroe, perché quelli ci sono di già. Che non pubblica un bonellide perché anche di quelli ce ne sono troppi.
Di contro, non voglio essere nemmeno identificato come "quello che pubblica roba incomprensibile, disegnata magari coi piedi, ma che fa tanto underground"...
Insomma, più sono difficili da leggere, più vengono considerati per pochi e più sono arte.
Voglio finire di leggere un volume della DOUbLe SHOt e sentirmi appagato. Penso che spesso gli autori in Italia non fanno progetti coraggiosi anche perché dietro non hanno un editore che glieli pubblicherebbe. Perché ci sono regole di mercato da seguire, perché qualcuno ha studiato a tavolino il mercato del fumetto e SA che il prodotto Bonelli va bene, il manga idem e il supereroe pure, mentre gli altri se li filano in pochi.
Con questo non voglio dire che dobbiamo fare un suicidio economico, ma forse c'è la possibilità di abituare un autore e quindi un lettore a uscire dagli schemi che gli sono stati in qualche modo anche imposti..."

Potreste parlarci delle nuove proposte che avete in serbo per i lettori italiani?

Beh, il prossimo volume sarà di un autore completamente sconosciuto in Italia, Koren Shadmi. È un autore israeliano che vive a New York e del quale pubblicheremo un’antologia di storie brevi intitolata In Carne e Ossa. Un autore molto particolare, onirico e amaro, che racconta di persone che cercano la salvezza dalla vita quotidiana e dalla banalità dell’esistenza.

Stefano Visinoni ne ha scoperto casualmente un volume in una libreria francese e si è innamorato subito delle storie e del tratto di Shadmi. E ha ragione. Il volume uscirà prima dell’estate, e sarà la prima pubblicazione ufficiale della "nuova" DOUbLe SHOt.

In seguito pubblicheremo il lungamente atteso Local di Brian Wood e Ryan Kelly. Una lunga maxi-serie sulla scia di DEMO, raccolta in volume unico. Aspettatevelo per l’autunno.

Nel frattempo uscirà il volume di Cose che Parlano, con strisce mai pubblicate sul blog e numerosi omaggi di autori affermati e non.

Oltre a questi, altre cose sono allo studio, ma ancora è presto per parlarne. Tenete sott'occhio, comunque, il nostro blog per tutti gli annunci e le novità.



Siete interessati anche al mercato francese, quello delle historietas e a quello orientale, o per ora vi concentrerete più su quello americano ed italiano?

La pubblicazione di Koren Shadmi dimostra che non siamo concentrati solo sul mercato americano. Alla Fiera del Libro per l’Infanzia di Bologna abbiamo preso contatti anche con editori e autori canadesi, argentini, finlandesi e francesi. Uno dei soci ha proposto anche un fumetto muto coreano che ci è sembrato validissimo. Appena capiamo cosa c’è scritto nel colophon scriviamo alla casa editrice!

La vostra casa editrice avrà anche un'anima che si occuperà di saggistica, o vi limiterete alla sola pubblicazione di fumetti?

Come già detto, l’idea di varare anche una linea di saggistica è forte. Ancora stiamo pensando a come realizzarla, ma alcune idee già si stanno muovendo.

Siete interessati anche a vagliare proposte di giovani autori? E se sì, come potranno contattarvi e come dovranno articolare la loro proposta di pubblicazione dei loro lavori?

L’associazione nasce soprattutto dalla voglia di valorizzare nuovi autori, permettendogli di realizzare i loro progetti e di venir pagati adeguatamente per il lavoro che svolgono, attraverso una sorta di laboratorio creativo, supportato dalla presenza di autori, grafici, letteristi, tipografi, etc.

Importante è inviare un progetto ben realizzato, con una sinossi della storia, qualche pagina di sceneggiatura e (se c’è già un disegnatore) alcune tavole a matita e a china. Chi fosse interessato può mandare le proprie proposte all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure spedirle presso la sede: Associazione Culturale DOUbLe SHOt Via Macia, 21 59015 Carmignano (PO).

Sarete presenti alle prossime mostre mercato, o per ora siete ancora in fase di assestamento?

Cercheremo di essere di persona a Napoli Comicon. Per quanto riguarda la presenza con uno stand, sicuramente a Lucca. Dal 2009 cercheremo di presenziare al maggior numero di fiere e mostre mercato.

Visto che alcuni dei vostri soci fondatori si occupano da tempo anche di traduzioni, grafica e lettering per altre case editrici, la vostra casa editrice si occuperà anche di service editoriale?

Se ne sta già occupando. Da un paio di anni Alessio lettera e cura gli albi e i volumi Bottero Edizioni (e a breve anche il suo rinnovato sito web), mentre dagli ultimi mesi del 2007 collaboriamo come service con la 001 Edizioni per la grafica e la traduzione dei volumi della Libreria EC Comics.



Anche se siete una nuova realtà editoriale, diversi dei vostri soci fondatori hanno già maturato una discreta esperienza nel mondo dell'editoria italiana. La domanda è quindi d'obbligo: cosa ne pensate dell'odierno quadro dell'editoria a fumetti italiano?

Negli ultimi due anni, con l’arrivo della Planeta DeAgostini e la nascita di numerose piccole realtà editoriali interessantissime (la ProGlo, la Renoir, Arcadia, etc. etc.) il mondo dell’editoria a fumetti italiano è diventato sempre più frizzante. Il problema è la contrazione delle vendite, o perlomeno il loro accentramento nei due settori del comics supereroistico e dei manga orientali, che spesso non permette a opere interessanti e di valore di avere un riscontro di diffusione pari al loro rilievo. Opere come Re in Incognito della SaldaPress, la Biblioteca EC Comics della 001, Longshot Comics della ProGlo, I Professionisti della Black Velvet e il nostro Mom's Cancer meriterebbero maggior attenzione da parte del pubblico, che invece quasi si autoghettizza.

Sembra quasi che a fronte di un’offerta variegata e interessante proposta dagli editori non corrisponda altrettanta "effervescenza" da parte degli appassionati. Forse il passaggio alle librerie di varia, che si stanno aprendo sempre più al fumetto, darebbe maggior rilievo a tanti volumi interessanti.

In cosa la distribuzione può migliorare, secondo voi, per venire meglio incontro alle piccole realtà editorali come la vostra?

La DOUbLe SHOt già si affidava per la distribuzione alla Alastor, in quanto Bottero Edizioni era loro esclusivista. Abbiamo intenzione di continuare la collaborazione con Alastor, che ha sempre avuto attenzione per i nostri volumi e per la nostra attività. I tentativi di ampliare le possibilità di diffusione dei volumi delle piccole case editrici (per esempio i conti vendita) sono interessanti e cercano di smuovere un mercato asfittico. Peccato che spesso non vengano compresi da alcune fumetterie.

Una cosa che dovrebbe venir curata dovrebbe essere l’attenzione nei confronti dei negozi che per i motivi più vari rifiutano a priori di prenotare volumi di piccole case editrici. Ci sarebbe da capire meglio perché, e quali iniziative poter attivare, anche in collaborazione con gli editori stessi, per scalzare questa "diffidenza". La nascita dell’AFUI e il rapporto che si sta instaurando tra di essa, le piccole case editrici e alcuni distributori (in primis Alastor) è un piccolo passo in avanti, ma ancora molto è da fare.



Fabio Maglione
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