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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Jason Momoa e Jeremy Irons parlano di Aquaman e di Alfred

Vi avevamo già riportato le considerazioni di Jason Momoa sul suo ruolo di Aquaman che vedremo in parte anche in Batman v Superman: Dawn of Justice e che sarà il protagonista di un film completamente dedicato in uscita il 27 luglio 2018.

Durante il Comic-Con Experience a São Paulo, Brasile, l'attore si è aperto ulteriormente e ha rivelato parecchie cose interessanti. A cominciare dal numero di film in cui apparirà per contratto, ben 4, oltre al volere Zack Snyder come regista della pellicola a lui dedicata.
Vi riportiamo i tweet della pagina twitter dei film DCU che ricapitolano le dichiarazioni.

Intanto, The Hollywood Reporter è riuscito a fare una chiacchierata con il Premio Oscar Jeremy Irons ed è riuscita a scucire delle interessanti informazioni relativamente al suo ruolo del maggiordomo Alfred in Batman v Superman: Dawn of Justice, diretto da Zack Snyder.

“Sarà un Alfred diverso da quello visto finora. Zack Snyder ha idee molto chiare su quello che vuole. Direi che è molto più partecipativo di un semplice maggiordomo".
Non sarà un "grande ruolo" ha detto l'attore, ma lavorare a un blockbuster simile ha riportato alla sua mente il ruolo del 1995 in Die Hard - Duri a morire.

Vi ricordiamo anche che sono terminate le riprese del film pochi giorni fa.

Interpretato da Henry Cavill, Ben Affleck, Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Gal Gadot, Scott McNairy, Holly Hunter, Callan Mulvey, Tao Okamoto, Ray Fisher, Jena Malone e Jason Momoa, Batman v Superman: Dawn of Justice è sceneggiato da Chris Terrio, su una soggetto di David S. Goyer, e diretto da Zack Snyder.
Il film uscirà nei cinema il 25 marzo 2016.

Martin Campbell dirigerà Sebastian X

Variety riporta la notizia che Martin Campbell dirigerà l'adattamento cinematografico di Sebastian X, fumetto di Michelangelo La Neve (Song’e Napule) disegnato da Stuart Immonen, per la Voltage Pictures e la Valhalla Motion Pictures.

La storia è quella di un poliziotto a cui vengono innestati i ricordi del terrorista più pericoloso del pianeta, Sebastian X per l'appunto, dopo aver subito una ferita quasi mortale, il tutto per permettergli di infiltrarsi nell'organizzazione criminale e sventare i futuri attacchi del gruppo.

Gale Anne Hurd (The Walking Dead) produrrà insieme a Nicolas Chartier, vincitore dell'oscar per The Hurt Locker, Craig J. Flores, l'editore Pierre Spengler e Fabrice Giger della Humanoids. Bill Marsilii (Deja Vu) scriverà la sceneggiatura.

Bestiarius 1

Masasumi Kakizaki lo conosciamo bene ormai. Con l'ottimo lavoro su Rainbow in primis, in cui ha dato prova della capacità di gestire contemporaneamente molteplici personaggi in modo profondo ed estremamente drammatico, e con il bel volume Hideout dalle tinte horror, per non parlare della parabola a metà tra il western e Gangs of New York di Green Blood, tutti pubblicati in Italia da Planet Manga.
Un autore poliedrico quindi, capace di spaziare tra diversi generi con grande maestria, imprimendo sempre il suo stile diretto, a volte crudo e parecchio violento, e un fondo di tragicità appassionante e mai pretestuosa nelle varie opere.

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Ora Panini porta in Italia anche Bestiarius, nuova opera ancora in corso del Maestro. Un manga inizialmente pensato come uno one shot composto da due soli capitoli, i primi due del primo tankobon, che piacque così tanto all'editore da spingere il mangaka a trasformarlo in una serie effettiva.
Sebbene la scelta più ovvia avrebbe potuto essere quella di rimaneggiare i primi due capitoli per espanderli, dargli un maggior respiro in modo da creare una maggiore fluidità narrativa con il proseguo che avrebbe realizzato, Kakizaki lascia inalterato la struttura originaria, scegliendo di rendere l'opera costituita da episodi autoconclusivi, intrecciandoli tra di loro in maniera alquanto omogenea.

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Cambiano quindi i protagonisti, ma non particolarmente la tematica di fondo, quella dell'emulazione delle orme paterne, della voglia di riscatto e di libertà, che fa da fil ruoge per l’intera opera, ma che risulta per questo un po' ripetitiva e ridondante. Vengono mantenute anche le stesse ambientazioni, quelle di una Roma imperiale nel pieno della sua potenza espansiva ed in particolare dei giochi gladiatori in voga al tempo.
Seguiamo infatti le vicende di abili combattenti osannati dal pubblico e del loro tentativo di sottrarsi al giogo della schiavitù che li obbliga a sfidare la morte nell'arena per poter continuare a sopravvivere, in una Roma in cui la Storia si mischia alla mitologia e al sovrannaturale. Una lotta perpetua a cui i giovani sono costretti a rimettersi non conoscendo altra via se non quella della violenza e del sangue.
Il problema principale quindi, se di problema di può parlare, non è tanto l'attacco tra le due sequenze narrative, quelle dei diversi episodi, quanto il presentare un secondo protagonista, Zeno, troppo simile al Finn del primo arco narrativo, peccando così di originalità, sebbene le storie vengano strutturate in maniera molto accattivante dall'abile Kakizaki.

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E questa atmosfera che caratterizza l'opera è resa alla perfezione dai disegni dal tratto duro, netto, brusco e violento di Kakizaki. Uno stile sporco, graffiato che restituisce grande dinamismo nelle forme e nei giochi posturali delle figure. Esalta al meglio il caos, il tumulto degli scontri mortali, l'epicità delle battaglie, grazie anche all'attenzione minuziosa ai particolari e ai dettagli quasi virtuosistici che affascinano il lettore. Uno stile molto vicino al Berserk di Kentaro Miura, per rendere più chiaro il concetto, con mostri mitologici come i Minotauri, le Viverne e gli Orchi, resi con incredibile maestria.

Bestiarius è quindi un buon manga, dall'alto contenuto adrenalinico, emozionante e molto promettente, sebbene la sua lenta gestazione e l’ancora più lenta serializzazione lo rendono un’opera estremamente centellinata, che vedremo uscire molto raramente, con cadenze irregolari e incredibilmente dilazionate nel tempo. Bella anche l’edizione Planet Manga anche se avremmo gradito le pagine iniziali a colori.
 Non ci resta che aspettare il secondo volume.

Oscar Isaac parla del suo ruolo di Apocalisse in X-Men: Apocalypse

La settimana scorsa vi abbiamo rivelato che ad interpretare il villain Apocalisse nel film X-Men: Apocalypse sarà Oscar Isaac, che vedremo anche in Star Wars: The Force Awakens. Successivamente in un'intervista rilasciata a IGN, lo stesso attore si è lasciato andare a delle dichiarazioni e consideraizioni relative al suo nuovo ruolo.

“Proprio come Bryan ha fatto negli altri film, credo che cerchi qualcosa di un po' più interessante che l'aspetto archetipo dei personaggi, che funziona molto bene sulla carta, ma per un film credo che la gente voglia vedere un po' di più la - in assenza di una parola migliore - umanità di [Apocalisse]. Perchè alla fine questa è una storia di esseri umani [...] Quindi con il mio personaggio sono estremamente interessato nella sfida di trovare qualcuno che sia psicologicamente interessante e stimolante e a dirla tutta l'aspetto spirituale del personaggio".

Inoltre l'attore si augura che Ben Foster possa riprendere il suo ruolo di Warren Worthington III, ossia Angelo, nella nuova pellicola.

"È un bravo attore. Non so in verità come abbiano intenzione di mettere tutto assieme o quali personaggi ci saranno e come ce la faranno a fare tutto. Ma so che Angelo, e in particolare Arcangelo, erano tra i miei personaggi preferiti in quell'arco narrativo. Credo che sarebbe davvero bello vederlo nel film".

Infine ha dichiarato che a suo parere la fedeltà al fumetto è sì importante, ma alla fine l'obiettivo principale è realizzare un buon film, e farvi comparire l'essenza dei personaggi, delle storie, anche senza aderirvi perfettamente.

Interpretato da James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Hugh Jackman, Nicholas Hoult, Channing Tatum ed Evan Peters, X-Men: Apocalypse sarà diretto da Bryan Singer e arriverà nei cinema americani il 27 maggio 2016.

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