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Speed Rece #10: le nostre letture in breve

Appuntamento numero 10 con Speed Rece, la rubrica in cui i redattori di Comicus raccontano in breve le loro letture settimanali. Buona lettura!

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Aliens 7 (Saldapress)

di Brian Wood, Tristan Jones e Liam Sharp
Il nuovo numero sullo Xenomorfo più famoso del mondo si configura come spartiacque tra due miniserie che la Saldapress ha scelto di racchiudere nei suoi spillati: quella appena terminata di Aliens Defiance e quella che comincerà il prossimo mese, Apocalisse – Gli Angeli Distruttori. Se la prima storia contenuta nello spillato numero 7 va ad arricchire Defiance, sempre ad opera di Brian Wood ai testi e Tristan Jones ai disegni, e si incastra nelle prime battute della trama, la seconda, Ascensore per il Paradiso è un racconto autoconclusivo scritto e disegnato da Liam Sharp. La storia originale risale al 2011 e vede un gruppo di marine alle prese con gli xenomorfi, bloccati in un grande elevatore, unica via di fuga per gli esseri umani. E per le creature. La storia scivola forse troppo veloce nella lettura, ma è un piacevole intermezzo narrativo dalla grande ricercatezza grafica, specie nei colori e nella resa atmosferica della claustrofobica situazione. Tutti gli elementi cari ai fan di Alien sono felicemente posizionati per una storia dall’ottimo impatto visivo, accattivante, piccolo episodio dell’Alien Universe.
Voto: 6,5
Leonardo Cantone

Chiodotorto
Chiodotorto (Magic Press)

di Dario Sicchio, Lorenzo Magalotti e Francesco Segala.
Il trio Sicchio/Magalotti/Segala, narra le vicende di Chiodotorto, criminale che esce di galera ormai convinto della sua imminente morte da parte dei boss della mala. Avendo fatto incazzare un po' di gente si sente sconfitto e accetta il suo destino, rassegnandosi al triste epilogo. Succede qualcosa di inaspettato: negli equilibri della mafia c'è un problema, un individuo si è inserito in un colpo fregando i tre boss. Chiodotorto strafatto e disperato, ha l'assurda idea di cogliere la palla al balzo e non lasciarsi andare all'infausto destino.
Dario Sicchio, in una narrazione dinamica, non spinge ancora al massimo l'acceleratore, essendo questo solo il primo volume della saga che si chiuderà col prossimo numero. I disegni si integrano alla perfezione coi testi, i personaggi oscillano tra lucidità e follia (da droghe) anche nella percezione visiva delle tavole. Aspettiamo il seguito per vedere dove si spingeranno gli autori.
Voto: 7
Emanuele Amato

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Grouncho #12 - La Fine di un Giorno Qualunque (Sergio Bonelli Editore)

di Giulio e Marco Rincione
Quando qualcuno si avvicina alla lettura dell'Indagatore dell'Incubo, in quanti prestano davvero attenzione a Groucho, il fido assistente? Partendo da questa idea, i fratelli Rincione, in questo episodio dei "Grouchini", si sporgono a guardare nella "giornata qualunque" del sosia di Marx, il celebre comico americano: una vita perennemente all'ombra del compagno Dylan. Un'esistenza che però comincia a stare stretta a Groucho, invisibile alle centinaia di persone che attraversato quella porta rossa dello studio, e in particolare a una, l'ennesima ragazza di cui dice di essersi innamorato. Il duo Marco e Giulio Rincione, gemelli palermitani al lavoro insieme in questa storia, descrivono la presa di coscienza del baffuto personaggio, la maturazione dell'idea di dover abbandonare Dylan per poter infine liberarsi della sua imponente ombra. Un'idea diventata azione, ma che diviene vana nel momento di bisogno, quando Groucho si rende conto dell'affetto per l'amico di sempre. Un piccolo sguardo in un giorno qualunque della vita dell'invisibile assistente.
Voto: 8
Alberto Palazzolo

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Happines 1 (Panini Comics)

di Shuzo Oshimi
Makoto Okazaki è un ragazzo timido come tanti, sottomesso a scuola alla volontà dei più prepotenti. Questo finché una notte, il ragazzo non viene morso da una vampira che lo lascia in fin di vita trasformandolo, a sua volta, in un vampiro. Nei giorni successivi, Makoto dovrà fare i conti con la sua nuova indole, che gli darà anche maggiore determinazione a scuola introducendolo in un nuovo gruppo d'amicizie e in situazioni più pericolose.
Il problema principale di Happiness, nuova opera di Shuzo Oshimi, autore de I fiori del male, è che a fine volume, dopo 200 pagine circa e 5 capitoli, non ci capisce dove voglia andare a parare. Al momento ci troviamo davanti a un teen-drama con una sottotrama "vapiresca" ancora tutta da sviluppare. Ok gli intrecci amorosi e le vicende scolastiche, ma il plot appare fin troppo abbozzato e lo sviluppo lento e privo di mordente. Assolutamente gradevole, invece, la parte visiva dell'opera.
Voto: 5
Gennaro Costanzo

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Secret Empire 0 (Panini Comics)

di Nick Spencer e Daniel Acuña
«Hail Hydra!» pronunciato dal più patriottico dei supereroi, Capitan America, ha sconvolto il mondo Marvel. Con non poche ripercussioni. Inizia con questo numero 0, difatti, la saga Secret Empire che vedrà Capitan America disposto a tutto pur di riscattare quella che crede sia la vera realtà: l’Hydra al potere dalla Seconda Guerra Mondiale fino ad oggi. Cap è stato manipolato ed indotto a credere questo da Kobik, un Cubo Cosmico senziente manipolato da Teschio Rosso. Il nuovo maxievento si apre con Steve Rogers che, come nel miglior insegnamento degli strateghi militari recita, opera il “divide et impera”. Con tre attacchi in simultanea, orchestrati per separare i supereroi in battaglie lontane e differenti, Capitan America può prendere il controllo del Paese. Nick Spencer costruisce la sceneggiatura sul climax narrativo della presa di poter da parte di Cap, e lo fa con una buona dose di “mestiere”, attraverso un montaggio via via sempre più serrato delle scene. Daniel Acuña lo accompagna ai disegni, e anch’egli esprime la sue capacità grafiche con grande sapienza tecnica. Una macchina ben oliata e funzionante, ma che non stupisce per le sue prestazioni.
Voto: 6
Leonaro Cantone

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X-Men Blu (Panini Comics)

di Cullen Bunn, Jorge Molina e Matteo Buffagni
Gli ultimi arrivati nell’universo mutante Marvel sono anche, grazie ai paradossi dei viaggi nel tempo, i primissimi X-Men: i giovani Ciclope, Marvel Girl, Bestia, Angelo e Uomo Ghiaccio sono i cinque X-Men originali, trasportati dal passato nel nostro presente da Hank McCoy, la Bestia della nostra linea temporale, nella vana speranza di far ravvedere uno Scott Summers – Ciclope ormai più simile a Magneto che al suo mentore Xavier. X-Men Blu racconta il difficile processo di adattamento di questi cinque ragazzi venuti dal passato in una realtà completamente diversa dalla loro. Cullen Bunn esplora con efficacia le relazioni, a volta complicate, tra i membri del gruppo: questi Scott, Jean, Hank, Warren e Bobby sono molto diversi dalle loro controparti adulte e potrebbero anche provenire dal passato di una terra parallela. In questo numero di debutto, gli original five sono corredati di un nuovo status quo e di una nuova missione, guidati da un nuovo mentore, vecchissima conoscenza che farà sobbalzare sulla sedia i lettori. Gradevole il comparto grafico affidato a un Jorge Molina sempre più emulo di Oliver Coipel e al nostro Matteo Buffagni, autore delle matite della sottotrama legata al ritorno di un mutante artigliato… ma sarà davvero lui?
Voto: 6,5
Luca Tomassini

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X-Men Oro (Panini Comics)

di Marc Guggenheim e Ardian Syaf
Back to the Basics è il titolo da manifesto programmatico del primo arco narrativo di X-Men Gold, nuova serie ammiraglia dei mutanti Marvel che raccoglie l’eredità della soppressa (per il momento) Uncanny X-Men. Il nome della serie (come per la gemella X-Men Blu) riporta alla mente un periodo felice della storia dei Figli dell’Atomo, in cui la squadra era suddivisa in due team stellari, uno denominato “Oro” e l’altro “Blu”, a firma rispettivamente di Jim Lee e Whilce Portacio. Ma è lo spirito di Chris Claremont, il padre degli X-Men moderni, ad aleggiare prepotentemente in questa prima uscita. Lo ammette con sincerità il nuovo scrittore, Marc Guggenheim, fan sfegatato del periodo claremontiano, che cerca di ricreare quell’atmosfera da romanzo d’avventura intriso di soap opera che segnò la celeberrima e fortunata gestione di X-Chris. È un nuovo inizio, per i pupilli di Xavier, e contemporaneamente un ritorno alle origini: il gruppo è formato da vecchie conoscenze come Tempesta, Nightcrawler, Colosso, Rachel Summers e quel Vecchio Logan, proveniente da una realtà alternativa, che svolge a tutti gli effetti il ruolo lasciato vacante dal defunto (per il momento) Wolverine. A guidare questa truppa di beniamini del pubblico Kitty Pryde, ormai cresciuta e pronta a prendere le redini del gruppo. Azione intervallata ad atmosfere intimiste e alle classiche partite di softball nel campo sportivo dello Xavier Institute. Più le cose cambiano più restano uguali, viene recitato più volte dai personaggi in momenti diversi dell’albo, cosa che farà sicuramente piacere ai fan di vecchia data. Un debutto decisamente piacevole, anche se negli USA ha fatto parlare più per la controversia legata al disegnatore indonesiano Ardian Syaf, reo di aver inserito in alcune tavole riferimenti antisemiti e anticristiani all’insaputa della Marvel, e per questo prontamente sostituito dall’editore.
Voto: 6,5
Luca Tomassini

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