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Animation History #43: Basil L'investigatopo

Basil_posterReduce dal più grosso flop che avesse mai prodotto, dopo Taron e la pentola magica la Disney doveva dimostrare al proprio pubblico di essere ancora in grado di creare pellicole d'animazione che potessero competere con i suoi grandi successi del passato. La situazione non era delle migliori: ormai i Nine Old Men si erano ritirati e l'unica pellicola realizzata senza il loro apporto era stata appunto Taron e la pentola magica, per cui serpeggiava il timore che con loro se ne fosse andato anche lo spirito Disney in grado di dare vita ai Classici. Per di più, durante la lavorazione di Red e Toby - Nemiciamici Don Bluth aveva lasciato la Disney portandosi dietro undici animatori per fondare il suo personale studio d'animazione;
È in questo punto della storia Disney che Micheal Eisner diventa amministratore delegato della società, aprendo un settore televisivo che permetteva di creare cartoni con un budget inferiore rivolgendosi a una platea che in quegli anni stava aumentando vertiginosamente. In questo panorama Roy Disney, fratello di Walt, chiede a Eisner di occuparsi del settore cinematografico, ottenendo il permesso di realizzare un altra pellicola per il grande schermo che dimostrasse le potenzialità dello studio: si tratta di Basil l'investigatopo, uscito nei cinema nel 1986. Lo stesso anno arriva sul grande schermo l'opera prima dello studio di Don Bluth, Fievel sbarca in America, ed è uno scontro tra topi; la sfida viene vinta da Fievel, maggior incasso per un film animato che si fosse visto all'epoca, ma anche Basil ottiene un buon successo di critica e pubblico, sufficiente a far proseguire la tradizione cinematografica Disney.

Il soggetto è basato sul libro per bambini "Basil di Baker Street" scritto da Eve Titus, ambientato nella Londra Vittoriana dove un topo-detective emula gli atteggiamenti e il metodo dello Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle; il nome del protagonista è un omaggio all'attore Basil Rathbone, ricordato soprattutto per le sue interpretazioni di Sherlock Holmes.
Nei primi minuti del film Basil fa la conoscenza del suo assistente Watson, in una scena ispirata all'inizio di "Uno studio in rosso"; appena formata, la coppia comincia subito a collaborare mettendosi sulle tracce del padre della piccola Olivia Flavershan, un abile giocattolaio rapito con lo scopo di far costruire una versione robotica della regina d'Inghilterra. Ad averne bisogno è Rattigan (doppiato in originale dal grande attore Vincent Price), un perfido ratto intenzionato a salire sul trono, acerrimo rivale di Basil; l'indagine si conclude con un adrenalinico scontro tra gli ingranaggi e sulle lancette del Big Ben.
Questa sequenza è spesso indicata come il primo utilizzo di computer grafica nel cinema d'animazione, affermazione erronea dato che abbiamo già parlato della sfera luminosa presente in Taron e la pentola magica; è però evidente che gli ingranaggi rotanti nel bel mezzo del combattimento siano un elemento molto più complesso, un passo significativo dopo il quale l'animazione tridimensionale sarà usata sempre più spesso per arricchire i film animati in tecnica tradizionale.

Basil l'investigatopo mantiene l'atmosfera cupa dei precedenti Classici Disney per via all'ambientazione tra le strade di una Londra notturna, ma grazie a una trama leggera e a personaggi divertenti si è lontani dai picchi drammatici de Le avventure di Bianca e Bernie o dai toni tenebrosi di Taron e la Pentola Magica. Il merito di questa frizzantezza che si respira durante la visione è da riconoscere soprattutto al protagonista e alla sua nemesi; Rattigan è una disgustosa canaglia, adorabile grazie ai suoi momenti di rabbiosa insicurezza, mentre Basil è un vero mattatore caratterizzato da una serie di manie e atteggiamenti bizzarri che amplificano l'eccentricità di Sherlock Holmes.
Simpatico lo stratagemma per cui il detective di Conan Doyle e il suo assistente esistano nel mondo di Basil e abbiano anche un cameo fuori scena: l'investigatopo vive infatti in una tana costruita nella casa di Holmes e Watson, così come la Regina Maustarda abbia una reggia topesca ricavata all'interno di Buckingam Palace.
La colonna sonora è l'unica collaborazione disneyana di Henry Mancini ("La Pantera Rosa", "Colazione da Tiffany") che compone un tema principale incalzante in grado di immergere lo spettatore con poche note nei ritmi avventurosi della vicenda; sue anche le tre canzoni della pellicola, tra le quali spicca il memorabile inno di Rattigan.

A 9 anni di distanza da Le avventure di Bianca e Bernie la Disney torna a cimentarsi con una trama sorretta da un'indagine che ha per protagonisti dei topi. I personaggi semplici, i buoni sentimenti e le scene d'azione sembrano riportare lo studio d'animazione sui suoi passi dopo lo sperimentale Taron e la Pentola magica, colpevole di un tonfo al botteghino che spingerà gli artisti a percorrere strade più sicure per molto tempo a venire. E tra i registi dietro Basil l'investigatopo figurano anche gli esordienti John Musker e Ron Clements, una coppia che qualche anno dopo contribuirà a creare alcuni dei titoli più importanti della rinascita Disney...

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