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Animation History #34: Le avventure di Bianca e Bernie

the-rescuers-posterNel 1977 raggiungono il grande schermo ben due film d'animazione Disney, Le avventure di Winnie The Pooh e Le avventure di Bianca e Bernie; se il primo in realtà è un'antologia di mediometraggi prodotti in precedenza, il secondo è una nuova opera costata agli artisti Disney ben 4 anni di lavorazione. The Rescuers, questo il titolo originale, è un film che segna un momento di transizione all'interno della Disney essendo l'ultima pellicola a godere del contributo dei "nine old men" (i veterani che avevano collaborato con Walt Disney dai tempi di Biancaneve e i Sette Nani) al gran completo, affiancati da una nuova generazione di animatori tra i quali spiccano Glen Keane e Ron Clements, due tra gli artisti Disney più influenti attorno agli anni '90. Nello staff figura anche Don Bluth come direttore dell'animazione, primo ruolo di rilievo per Bluth che due anni dopo sarà regista di un mediometraggio Disney, per poi mettersi in proprio e realizzare grandi successi come Fievel sbarca in America e Alla Ricerca della Valle Incantata.

Dopo la II Guerra Mondiale la Disney ha cercato di alleggerire gli animi del proprio pubblico producendo film divertenti e spensierati; è con Le Avventure di Bianca e Bernie che lo studio ritorna ai drammi come Dumbo o Bambi, raccontando l'avventura di un'orfanella spaventata tenuta prigioniera in una cupa palude. La piccola Penny è costretta a vivere su un battello, assieme ai due loschi figuri che l'hanno prelevata dall'orfanatrofio unicamente per portare a compimento i loro scopi egoistici: la perfida Madame Medusa e il suo impacciato assistente Snoops hanno infatti intenzione di mettere le mani sul diamante Occhio del Diavolo, situato però in fondo a una grotta di dimensioni tali che solo un bambino può entrarvi.
I due cattivi sono una coppia di personaggi perfettamente assortita: tanto simpatico Snoops con tutti i suoi tic e buffi movimenti, quanto è terrificante Madame Medusa. Inizialmente gli autori avevano pensato di riportare in scena Crudelia Demon per inserirla in questa storia, ma all'epoca la Disney non voleva produrre sequel o film collegati ad opere precedenti: perciò fu creata Madame Medusa, temibile quanto la celebre amante delle pelliccie grazie a una potente caratterizzazione, basata su movenze dinoccolare e gesti disgustosi come il gesto di strapparsi le ciglia finte. Il personaggio è stato realizzato dall'animatore Milt Kahl (basandosi sulla sua ex-moglie), al suo ultimo lavoro per la Disney prima della pensione; Kahl voleva che la sua ultima creazione fosse anche la migliore e volle perfezionare così tanto Medusa che arrivò a disegnare da solo quasi tutti i suoi disegni.

L'animazione Disney conferma la sua tradizione di infondere vita sullo schermo agli animali grazie ad una serie di personaggi secondari memorabili: dai divertenti coccodrilli all'espressiva (nonostante la semplicità del tratto e il volto minimalista) libellula Evinrude, dallo spassoso albatros Orville all'adorabile gattone Rufus. I due topolini protagonisti riescono comunque a non sfigurare difronte a un cast così nutrito: Bianca trasuda femminilità ed emancipazione, caratteristiche che non lasciano indifferente il goffo Bernie.
Ma il vero gioiellino della pellicola è Penny, la bambina più realistica e meglio tratteggiata che si fosse vista fino a quel momento: coraggiosa ma non eroica, dotata di una serie di caratteristiche proprie dell'infanzia senza però essere rappresentata come una stupida. È la sua presenza (e la sua introduzione all'orfanatrofio attraverso le parole di Rufus) ad infondere un calore e un forte spessore emotivo al film, in grado di sopravvivere anche in un'atmosfera tenebrosa come quella della Palude del Diavolo.
A questo contribuiscono anche le toccanti canzoni: "Chi mi salverà" accompagna i titoli di testa esprimendo la richiesta d'aiuto di Penny, alla quale risponde idealmente più tardi nel corso del film "C'è chi veglia su di te" cantata da Bianca, interprete anche della romantica "Domani è un altro giorno". Oltre a questi brani più toccanti c'è però un'altra canzone, la più ricordata del film, ovvero la marcetta "S.P.S. S.p.a." inno della versione topesca delle Nazioni Unite, l'organizzazione di soccorso alla quale appartengono i due protagonisti.
Dal punto di vista grafico si può notare una leggera evoluzione nel tratto: anche se gli animatori lavoravano ancora con la tecnica xerox, per questo film fu escogitato un espediente per disegnare i bordi anche con altri colori, rendendo così meno evidente la "sporcizia" del tratto e i residui a matita.

Le avventure di Bianca e Bernie è il primo vero successo al botteghino dalla scomparsa di Walt Disney; nessun film Disney aveva avuto buoni incassi da Il Libro della Giungla (uscito 10 anni prima) e nessun altro film riuscirà ad ottenerli fino a La Sirenetta (per il quale bisognerà aspettare un altro decennio).
Sarà grazie a questo risultato positivo che qualche anno dopo la Disney deciderà di realizzare il suo primo sequel mettendo di nuovo in campo proprio Bianca e Bernie, in un'avventura però decisamente differente da questa, sia per lo stile che per i toni del racconto.

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