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Animation History #23: Paperino nel mondo della matemagica

matemagica

Come abbiamo già visto nell'analisi di Eyes in outer space, la seconda metà degli anni '50 è per Walt Disney un periodo nel quale mettere l'animazione al servizio dell'educazione, attraverso il concetto di edutainment che vuole insegnare ai bambini (ma non solo) divertendo.
Nel giugno del 1959 si mette al servizio di questo filone di produzioni anche Paperino, la cui serie di cortometraggi era ferma da più di 2 anni; il personaggio disneyano più popolare dell'epoca è infatti il protagonista di Paperino nel mondo della matemagica, mediometraggio di 25 minuti uscito al cinema prima del film live-action "Darby O'Gill e il re dei folletti".
Ovviamente il simpatico personaggio piumato non è il conduttore, fatto che avrebbe snaturato il personaggio, ma è piuttosto il soggetto "ignorante" che assieme allo spettatore si addentra all'interno nel mondo della matematica, guidato dalla voce del narratore.

Nei primi istanti vediamo Paperino, vestito da esploratore, entrare in scena in un ambiente astratto caratterizzata dalla presenza di un sentiero composto da cifre; pochi istanti e scopriremo che il sentiero è composto da una bizzarra matita con occhi e gambe, una creatura che sembra uscire dal disneyano Alice nel paese delle meraviglie di pochi anni prima.
È solo l'inizio di un percorso che attraversa diversi aspetti della matematica, mostrandone l'applicazione in contesti piuttosto differenti: le frazioni sono spiegate attraverso la musica (della quale vengono illustrati i fondamenti), mentre la geometria è analizzata osservando l'architettura e la fisionomia umana. La sequenza più divertente dell'intero corto si svolge su una scacchiera, dove Paperino cerca di destreggiarsi tra la logica matematica che regola il gioco, trovandosi però sballottato dalle pedine come l'Alice di Carrol, addirittura assumendone le sembianze. Come la matematica si può applicare ai giochi è ulteriormente mostrato osservando le mosse di un giocatore di biliardo, ripreso in live-action, alle prese con la carambola a tre sponde. Per concludere ci si addentra nella caotica mente di Paperino, dove scopriamo che le forme e le linee possono comporre ogni oggetto presente sul pianeta, se la fantasia sfrutta al meglio gli elementi a disposizione per inventare nuovi orizzonti per il futuro.

La varietà delle tematiche affrontate fa dubitare che la matematica sia il vero centro del mediometraggio; in realtà la matematica è "solo" un perfetto filo conduttore che permette di spaziare tra argomenti abbastanza distanti tra loro, garantendo una buona varietà nel corso dell'opera. Questa eterogeneità e la simpatia del protagonista contribuiscono a fare di Paperino nel mondo della matemagica uno dei prodotti educativi Disney più riusciti, divertente quanto denso di concetti da apprendere; non è quindi strano il successo che ha avuto in patria come in Italia, ottenendo nel nostro Paese diverse edizioni home video, onore più unico che raro per i prodotti Disney di edutainment.
Questo mediometraggio detiene anche il primato di primo cartone Disney ad essere stato trasmesso a colori in televisione, nella prima puntata del programma "The Wonderful World of Color" nel 1961.

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