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Western, science fiction e bande dessinée: intervista a Yasuhiro Nightow

Durante l'edizione di quest'anno di Lucca Comics & Games, abbiamo intervistato il Sensei Yasuhiro Nightow, celebre mangaka autore di fumetti come Trigun e Blood Blockade Battlefront, ospite di J-Pop. Ecco cosa è emerso dalla piacevole chiacchierata avuta con questo grande autore, in cui si è parlato di Western, fumetti americani e bande dessinée, oltre che di fantascienza e del forte legame di un autore con la sua creatura narrativa.

Benvenuto su Comicus! Come si trova in Italia? Come sta vivendo questa edizione di Lucca Comics & Games?

In Italia mi trovo benissimo e mi sto divertendo tantissimo. Per quanto riguarda la fiera di Lucca, io ero già stato ospite nel 2008 e all'epoca mi era sembrato un evento molto tranquillo. Ora invece c'è moltissima gente e vedo proprio che la fiera si è ampliata espandendosi in modo mastodontico, allargandosi anche ad altri edifici della città. È diventata davvero enorme.

Passiamo a parlare delle sue opere. In Giappone Kekkai sensen (Blood Blockade Battlefront) è ormai giunto al 10° tankobon, ricevendo anche un adattamento anime per lo Studio Bones. Come è nata quest’opera?

La mia opera precedente era Trigun, una storia che aveva come tema centrale il rapporto tra la vita e la morte. Un'opera che mi ha richiesto grandissima fatica, e quando l'ho terminato mi sono sentito talmente svuotato che quasi pensavo di non essere più in grado di poter scrivere altre opere in futuro. Quindi quando ho iniziato a pensare al mio lavoro successivo, ho cercato di fare in modo che per me fosse il meno pesante possibile; volevo creare un'opera che fosse un contenitore in cui potessi infondere tutto ciò che più mi piace.

Come ha appreso la notizia dell'adattamento anime e che emozioni ha provato?

Si era già iniziato a discutere di una possibile trasposizione animata di Blood Blockade Battlefront all'interno della casa editrice, però allo stato embrionale non mi era stato fatto sapere nulla, molto probabilmente per tenermi tranquillo, per permettermi di lavorare in tutta serenità. Quando poi me lo hanno comunicato, il progetto aveva già una forma molto concreta, era già una realtà futura che sarebbe stata realizzata. Ma soprattutto, quando ho saputo quali sarebbero state le aziende coinvolte che si sarebbero occupate dell'anime e quando ho visto i nomi dello staff, a quel punto ero sicuro che sarebbe uscito un prodotto eccezionale.

Il suo stile è molto particolare e mostra in diverse occasioni una influenza occidentale. Più volte ha dichiarato di considerare come suoi punti di riferimento Simon Bisley, Todd McFarlane e Mike Mignola. Quanto deve del suo stile a questi fumettisti? Come riesce a far dialogare aspetti più occidentali con lo stile più orientale tipico del manga e come viene recepito questo stile dai lettori giapponesi?

Quando io ammiro le illustrazioni di un autore, non mi pongo il problema del suo essere orientale od occidentale. Soprattutto in un'epoca come questa, in cui Internet offre delle opportunità sconfinate, quindi ciascuno ha accesso all'arte di tutto il mondo. Penso che oggigiorno gli autori subiscano delle influenze molto variegate, a livello geografico, e io di certo non faccio eccezione. Quindi, a priori della provenienza geografica, quello che trovo bello, piacevole, lo seleziono e lo rifletto all'interno delle mie opere.
Per il pubblico giapponese sicuramente il mio stile è recepito come atipico, però di solito chi giudica in questo caso non ha una visione particolarmente estesa di quello che è il fumetto o l'arte a livello globale. Quindi spesso vengo semplicemente classificato come autore influenzato dai fumetti americani, ma in realtà c'è anche molto delle bande dessinée europea all'interno delle mie opere. Solo che in Giappone se dico bande dessinée bisognerebbe poi anche spiegare che cosa sia effettivamente.

Trigun è un’opera che si basa molto sul genere western e il cinema italiano con il grande Sergio Leone ha contribuito moltissimo a forgiare questo immaginario con capolavori senza pari. Per scrivere e disegnare Trigun si è ispirato anche a questi film? Come si è documentato al riguardo?

In Giappone, il genere Spaghetti Western e i film western americani sono praticamente usciti nel medesimo periodo, quindi da bambino ho visto entrambi i generi senza sapere cosa effettivamente fosse americano e cosa italiano. Sicuramente questi film hanno influenzato Trigun, ma non sono, come spesso si crede, un maniaco del genere western, non possiedo una conoscenza così vasta ed enciclopedica del genere. Quando poi ho iniziato a scrivere quest'opera, mi è capitato di vedere dei western contemporanei, e ho notato come, a seconda della regia, le ambientazioni rappresentate possano essere molto diverse, quindi nel corso della lavorazione sicuramente sono stato influenzato da questi film.

Oltre al western in Trigun è forte anche il genere fantascientifico, cosa la ha ispirata da questo punto di vista?

Riguardo al mondo della fantascienza, sicuramente Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza con le sue ambientazioni desertiche e polverose mi hanno molto influenzato. Poi ci sono state anche le illustrazioni dell'artista giapponese Shigeru Tamura, in cui si vedevano queste lande desertiche vastissime con in mezzo degli oggetti come lampadine, per esempio. Poi, sicuramente, anche Moebius con le sue illustrazioni con gli strani organismi viventi tipici della sua produzione e ancora i panorami desertici.

In Italia, ma non solo, Trigun ha accompagnato la crescita di numerose generazioni, diventando un vero e proprio anime di culto. L’ultimo lavoro basato su questo franchise è stato il film Trigun – Badlands Rumble, uscito nel 2010. Vedendo anche quanto lei sia legato a quest'opera, ha intenzione di ritornare ancora nell’universo di Vash The Stampede in futuro? Ha mai nostalgia di quest’opera?

I personaggi di Trigun sono sempre con me, non è che se io non lavoro più a quest'opera allora significa che essi siano scomparsi. Penso che questa sia una cosa molto soggettiva che cambia da autore ad autore, però non è che io li abbia dimenticati, non si sono allontanati da me, quindi uno prova nostalgia per qualcosa che non c'è più, quindi direi che non è questo il caso. Le probabilità di un ritorno al mondo di Trigun non è proprio nulla, quindi si vedrà in futuro.

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