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Il teaser trailer di Lightyear – La vera storia di Buzz

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Disney Pixar ha diffuso il teaser trailer di Lightyear – La vera storia di Buzz, la nuova avventura che racconta le origini di Buzz Lightyear, protagonista di Toy Story. La pellicola uscirà al cinema nel 2022.



Chris Evans (Cena con delitto - Knives Out, Avengers: Endgame) presta la propria voce a Buzz nella versione originale del film. “La frase ‘un sogno che diventa realtà’ viene usata spesso, ma non aveva mai significato così tanto nella mia vita”, afferma Evans. “Chi mi conosce sa quanto io ami profondamente i film d'animazione. Non posso credere di poter far parte della famiglia Pixar e di lavorare con questi artisti davvero brillanti che raccontano storie come nessun altro. Vederli lavorare è a dir poco magico. Ogni giorno mi do un pizzicotto”.
 
Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar, che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016. Il film è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

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Toy Story 4: un "perfetto film superfluo"

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Se già prima del nuovo millennio il concetto di sequel e di saga cinematografica esisteva e poteva contare su diversi esempi, è dopo il 2000 – ovvero nell’epoca a noi contemporanea – che questo modello di produzione è diventato tanto diffuso da divenire quasi una regola. Per gli studi cinematografici, dunque, è d’obbligo creare storie e personaggi da poter declinare in diversi capitoli cinematografici.
Non fa eccezione la Pixar che, spinta dall’esigenza di dover produrre un film all’anno, ha modificato quelle che erano le proprie intenzioni iniziali puntando molto sui sequel dei suoi successi, spesso con risultati al di sotto delle aspettative.

Toy Story, finora, rappresentava quell’eccezione in cui – raro caso – ogni nuovo capitolo della saga superava in qualità il precedente. Probabilmente, c’era un affetto sincero per questi personaggi e, considerando anche gli anni intercorsi fra una pellicola e l’altra, il lavoro che ha portato al terzo capitolo è stato impeccabile.
La grande fuga del 2010, inoltre, sembrava chiudere del tutto la storia dei giocattoli animati creata da John Lasseter nell’ormai lontano 1995. Per questo l’annuncio di un quarto capito, appena uscito nelle sale, aveva suscitato gioia e perplessità: tanto era ideale e perfetta la fine di Toy Story 3 che nessuno immaginava o sentiva l’esigenza di un sequel. Certo, c’è da chiedersi quando riteniamo opportuno o meno che una storia vada avanti, chi sia a deciderlo e, sopratutto, se sia una questione artistica o solo puramente economica.
Toy Story 4, ad ogni modo, è stato da molti definito come un capitolo superfluo, una sorta di epilogo aggiuntivo, un extra, a dirla tutta. Quasi un Toy Story 3.5. E non senza ragione.

Andando al cinema e vedendo il film, possiamo costatare una cosa: Toy Story 4 è una pellicola ottima sotto molti aspetti. È scritta bene, riesce a toccare le giuste corde (si ride quando c’è da ridere, si piange quando c’è da piangere) e tecnicamente è perfetta. Inoltre, chi temeva che questo film rovinasse o, quanto meno, mettesse in discussione quanto visto nel terzo film, può star sereno: la pellicola aggiunge un ulteriore tassello alla storia dei personaggi e lo fa in maniera coerente nonché sorprendente. Eppure, tutto questo non basta quando parliamo di Toy Story. Data l’altissima qualità dei precedenti film, infatti, questo nuovo capitolo appare come un leggero passo indietro, in quanto - scavando a fondo - presenta diverse imperfezioni che l'emotività e l'affetto che proviamo per questa saga possono celarci a una prima visione.

Partiamo dal primo punto: Toy Story 4 è incentrato interamente su Woody (e su Bo Peep). Tutti gli altri protagonisti, Buzz incluso (la cui caratterizzazione ci è qui sembrata alquanto banale) sono relegati a un ruolo secondario. Questo rende la pellicola una sorta di spin-off rispetto alla saga principale, tanto che potevano intitolarlo direttamente a lui. E, probabilmente, sarebbe stata una scelta azzeccata.

Ogni Toy Story ha uno spunto di riflessione che rappresenta il cuore della storia, che può essere tanto il tema della crescita che dell’abbandono, e così via. Anche il quarto capitolo ha una sua tematica. La storia ruota attorno a Woody che, messo in secondo piano dagli altri giocattoli nelle preferenze di Bonnie, deve ora trovare un proprio ruolo per poter crescere ulteriormente. Il legame di un giocattolo ad un bambino deve obbligatoriamente esistere, o un giocattolo può farne a meno?
Da questo spunto ruota la trama del film che diventa efficace grazie all’ingresso e al confronto con nuovi personaggi, su tutti Forky, un utensile che la creatività di Bonnie ha trasformato in giocattolo. Dunque, i nuovi personaggi portano linfa vitale alla serie, a discapito di quelli vecchi relegati sullo sfondo.

Purtroppo, a controbilanciare quest'aspetto, troviamo una certa ripetitività di idee e situazioni che rendono poco incisivo lo sviluppo del film. Il viaggio/fuga in camper, il negozio d’antiquariato, lo scontro con altri giocattoli, sembrano spunti riciclati da altri film della saga e rendono sottotono la parte centrale della storia, e le due ambientazioni luna park/negozio sembrano ridimensionare l'azione e limitarla.

Queste annotazioni rendono dunque Toy Story 4 un film sottotono o, addirittura, superfluo? Ecco, queste criticità non minano di certo la visione e la godibilità del film, né il lavoro svolto da Pixar che confezionano, di mestiere, un'ottima pellicola che non deluderà fan di vecchia data e nuovi spettatori. Inoltre, il film fa compiere un‘interessante evoluzione a uno dei protagonisti – Woody – e fa uscire lo spettatore dalla sala sazio di emozioni. Tuttavia, il paragone con i precedenti film e l’epicità raggiunta dal terzo capitolo, perfetta chiusura del cerchio, riescono a smorzare l’entusiasmo portandoci a considerare che in fondo questo film lo abbiamo visto con piacere, ma che non aggiunge più tanto alla saga. E ti fa pensare che se fosse stato sviluppato con più convinzione da una dirigenza Pixar in fase di evoluzione, e in cerca di una nuova identità, forse sarebbe stato ancora meglio. Ecco, da Toy Story non possiamo accontentarci solo di un ottimo film, vogliamo qualcosa di più. E chissà se, la Pixar non stia già pensando ad un quinto capitolo...

Ps. Un'inevitabile nota sul doppiaggio italiano che vede l'assenza del compianto Fabrizio Frizzi, sostituito da Angelo Maggi. La prova di quest'ultimo è assolutamente ottima, ma solo andando avanti ci si abitua al suo timbro. Ottimo lavoro anche delle altre star coinvolte da Luca Laurenti a Benji & Fede, passando per Corrado Guzzanti: le scelte appaiono fatte con criterio e non solo per aggiungere celebrità a caso alla pellicola.

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Apertura da record al box office per Toy Story 4

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Toy Story 4 di Disney-Pixar ha debuttato in patria incassando 118 milioni di dollari. Una cifra che, seppur inferiore alle aspettative, classifica la pellicola come il quarto miglior debutto animato di sempre. Inoltre, il film segna la miglior apertura del franchise (la seconda, tenendo conto dell'inflazione per Toy Story 3). Con i 120 milioni incassati nel resto del mondo, Toy Story 4 è con 238 milioni la miglior apertura di sempre per un film d'animazione (superando l'apertura globale di 235,8 milioni registrata da Gli Incredibili 2).

Le stime al rialzo in patria derivavano dalle cifre iniziali incassate da altri film Pixar, quali gli Incredibili 2 (182,6 milioni) e Finding Dory (135 milioni). I dirigenti della Disney avevano sperato in un'apertura di 140 milioni negli Stati Uniti per il film diretto da Josh Cooley.

Inoltre, questa è la prima uscita Pixar nell'era post-Lasseter (i produttori esecutivi del film sono Pete Docter, Andrew Stanton e Lee Unkrich). Questo debutto è un segno che lo studio può continuare a far bene anche senza il suo contributo.

(Via Cartoon Brew)

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Super Bowl: lo spot italiano di Toy Story 4

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In occasione del Super Bowl,è stato diffuso un nuovo spot per Toy Story 4. Vieni qui confermato che Angelo Maggi, doppiatore di Tom Hanks - voce originale di Woody -, prenderà il posto del compianto Fabrizio Frizzi.
Potete vedere il video qui di seguito.

Toy Story 4 uscirà il 27 giugno 2019. Diretto da Josh Cooley, prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, il film vede Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi amici, nuovi arrivi, come Forky, una forchetta trasformata in un riluttante giocattolo, e inaspettati ritorni. Quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. I due scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.  

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