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Una serie a fumetti IDW racconterà le origini dei personaggi Marvel

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IDW Publishing pubblicherà una nuova serie per la linea Marvel Action in cui racconterà le origini degli eroi e dei villain più popolari della Casa delle idee per un pubblico di giovani.

Prevista per dicembre, Marvel Action: Origins, sarà scritta da Christopher Eliopoulos e illustrata da Lanna Souvanny. Ogni numero conterrà due storie di origini: una su un eroe e una su un cattivo. Il debutto sarà dedicato a Spider-Man e a Thanos.
I numeri successivi conterranno storia incentrate su di Hulk, Ghost-Spider, Venom e altri ancora.

Ogni numero proporrà tre copertine diverse: due realizzate da Souvanny, una con protagonista l'eroe e un'altra con il villain, e una variant per rivenditori realizzata da Agnes Garbowska.

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(Via Newsarama)

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La nuova mini su Thanos esplorerà il suo rapporto con Gamora

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Marvel Comics pubblicherà ad aprile una nuova serie limitata dedicata a Thanos: ai testi troveremo Tini Howard (Marvel Knights 20th, Age of Conan: Bêlit) e ai disegni Ariel Olivetti (Death of the Inhumans). I due esploreranno il rapporto tra il Titano Pazzo e sua figlia adottiva, Gamora.

Howard, a Marvel.com, ha dichiarato che "Quando ho riflettuto su quale relazione iniziale avrei potuto raccontare tra Thanos e Gamora, ho capito che avrei dovuto dare un forte senso interpersonale” e ha continuato riflettendo su come nei “classici” nulla minacci il “grosso cattivo, tranne un bambino. E non è perché i bambini sono carini e vulnerabili, è perché sono onesti e non hanno ancora una piena comprensione del mondo che li circonda, sono alquanto inconsapevoli delle sfumature e dei pericoli e Gamora è ancora più pericolosa di un bambino normale. Thanos le ha tolto tutto e lei non ha niente più da perdere”. La domanda, che farà da perno del primo numero e che inizierà più di un interrogativo esplorato dalla miniserie, sarà: perché lei? Perché Gamora?

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(Via CBR)

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Infinity Gauntlet – Il Guanto dell'Infinito, recensione: il classico Marvel che ha ispirato Infinity War

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Avengers: Infinity War in sole 3 settimane dalla sua uscita è diventato il maggior cinecomic di sempre, entrando nella top 5 dei film più visti di sempre e in rotta verso i 2 miliardi di dollari.
Sull’abilità dei Marvel Studios di costruire un successo del genere, ci sarebbe da discutere molto, ciò che conta è che la pellicola mostra appieno la sua epicità portando in scena decine di personaggi e avvalendosi di una costruzione pianificata che è durata ben 10 anni.

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La nemesi nell’ombra, uscita allo scoperto finalmente in questo film, è Thanos, il cui piano di recuperare le sei gemme dell’infinito ha fatto da sfondo alle pellicole dei Marvel Studios fino al climax di Avengers: Infinity War.
Il Titano Pazzo, innamorato della morte, è una creazione di Jim Starlin nato nel 1973 sulle pagine della serie di Iron Man ma ripreso con forza dal suo stesso creatore in un lungo ciclo di avventure a inizio anni ’90 dopo una decina di anni d’assenza. È in questo periodo che vede la luce Infinity Gauntlet, ovvero Il Guanto dell’Infinito, saga in 6 albi che rappresenta la principale fonte di ispirazione del film Infinity War.

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Come nel film, anche nel fumetto Thanos recupera le gemme dell’infinito e annienta metà della popolazione con un semplice gesto della mano. Le motivazioni di fondo restano simili, ma nel fumetto queste hanno sfumature diverse - in particolar modo considerando il rapporto Thanos/Morte e Thanos/Gamora - e molteplici. È naturale, comunque, che al cinema si sia dovuto levigare alcuni aspetti rendendo, seppur bene, meno sfaccettata la caratterizzazione del villain. Così come cambia il backgound degli eroi, con anni di storie a fumetti alle spalle, che partecipano a una battaglia all'apparenza senza speranza, e con alcuni personaggi cardini del tutto assenti (vedi Silver Surfer e Adam Warlock e tutti i personaggi cosmici). Se dunque il cinema dà un’interpretazione moderna e riveduta della saga a fumetti, la domanda da porci è quanto questa saga sia ancora oggi valida.

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Pubblicata nella seconda metà del 1991, Infinity Gauntlet è dunque contemporanea a opere come gli X-Men di Jim Lee, la X-Force di Rob Liefeld e lo Spider-Man di Todd McFarlane, ovvero tutta la generazione di autori che di li a poco avrebbe fondato la Image Comics sconvolgendo il mondo del fumetto. Tavole con eroi dalle muscolature improbabili, storie  personaggi cupi e violenti erano la regola in quel periodo. Molta della produzione dell’epoca, non a caso, oggi risulta invecchiata molto male. La peculiarità stilistica de Il Guanto dell’infinito risiede però nella visione artistica degli autori coinvolti. Jim Starlin ai testi e George Pérez alle matite, a cui si affiancherà Ron Lim, sono autori contemporanei dal grande successo ma custodi di uno stile più classico, in alcun modo, però, retrò o “vecchio”. Il loro essere al di sopra delle mode del momento, di approcciarsi al medium fumetto aggiornando la tradizione Marvel Comics consente loro di produrre una storia che regge il confronto del tempo.
È naturale che, soprattutto per alcune situazioni di continuity dei personaggi coinvolti e per scrittura e disegni, la saga mostra tutta la sua collocazione cronologica, ma resta ad oggi un gran classico e una lettura coinvolgente che riesce a emanare intatta la sua epicità. Naturalmente, una prima parte un po’ lenta nel suo incedere e qualche ingenuità narrativa minano leggermente il risultato finale, ma nulla di così grave.

Panini Comics propone Il guanto dell’infinito in un corposo volume cartonato, che non offre particolari extra se non la saga di sei albi. Una lettura solida e importante per chi vuole approfondire il personaggi di Thanos visto al cinema e la storia che ha dato vita al film.

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Jim Starlin lascia la Marvel a causa di divergenze su Thanos

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Jim Starlin, creatore di Thanos, ha annunciato di aver chiuso ogni legame con la Marvel Comics a causa di una disputa con il direttore esecutivo della casa editrice, Tom Brevoort che, secondo Starlin, avrebbe approvato uno storyarc sul personaggio troppo simile a quello creato da lui e in uscita ad aprile.

Starlin ha pubblicato l’annuncio sulla sua pagina Facebook dichiarando che la Marvel non lo avrebbe coinvolto su nessuna serie tie-in per il film o per eventuali serie regolari. Starlin e Alan Davis hanno lavorato per un anno a una trilogia di graphic novel che vede Thanos come protagonista, per un totale di circa 200 pagine di sceneggiatura e ben 100 tavole già realizzate a matita, il tutto a stretto contatto con Brevoort.
Stupisce, dunque, che il direttore esecutivo abbia messo in lavorazione un’altra serie molto simile a quella progettata da Starlin.
L’autore ha da subito evidenziato a Brevoort le sue perplessità e, racconta su Facebook, quest’ultimo sembra aver procrastinato ogni piano per poter intervenire, lasciando gli altri autori liberi di proseguire il loro progetto su Thanos.

Da qui la decisione di allontanarsi dalla Marvel. Indubbiamente un’importante perdita artistica in un momento in cui il personaggio creato da Starlin sta riscuotendo notevole e rinnovato successo, complice la sua comparsa come nemesi nel prossimo film dedicato agli Avengers.

Thanos: The Infinity Siblings, il primo graphic novel dei una trilogia, realizzato da Starlin e Alan Davis, sarà distribuito il 4 aprile 2018 (poche settimane prima dell’uscita nelle sale cinematografiche di Avengers: Infinity War) e vedrà il Titano Pazzo unirsi a suo fratello Eros e al maestro dei viaggi nel tempo, Kang il Conquistatore, per salvare il Multiverso.

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