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32 artisti omaggiano Steve Dillon in uno speciale sketchbook

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Lo scorso 22 ottobre ci lasciava a soli 54 anni il disegnatore Steve Dillon (Preacher, The Punisher). In suo ricordo, il prossimo mese al NYCC e al MCM Comic Con di Londra, e poi sul sito di 2000 AD, verrà messo in vendita uno speciale sketchbook che vede coinvolti 32 artisti famosi.
L'iniziativa, supportata da 2000 AD e e per gentile concessione di Marvel, DC, Panini UK e Alan Moore che hanno reso disponibili lo sfruttamento delle proprie proprietà per l'occasione, sarà distribuita in 2000 copie vendute a 10 dollari (o sterline). Il 100% del ricavato andrà all'associazione The Hero Initiative, spesso supportata dallo stesso Dillon in passato.

La cover che vedete in basso mostra un ritratto dell'artista realizzato da Bill Sienkiewicz, il retro, invece, vede all'opera Rafael Albuquerque.

Di seguito, tutti gli artisti coinvolti: Duncan Fegredo, Cliff Chiang, Jill Thompson, Rafael Albuquerque, Chris Weston, Philip Bond, Kev Walker, John Higgins, Declan Shalvey, Goran Parlov, Glenn Fabry, Liam Sharp, John McCrea, PJ Holden, Jerry Paris, Al Davidson, Laurence Campbell, Steve Yeowell, Mike Collins, Kev Hopgood, Dom Reardon, Keith Burns, Giulia Brusco, Doug Braithwaite, Niko Henrichon, Richard Case, Will Simpson, Clint Langley, Dave Kendall, Tula Lotay, Sean Phillips, Jeff Lemire, Russ Braun.

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La DC Comics omaggia Steve Dillon con una splash page sui propri albi

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Due settimane fa ci lasciava, a soli 54 anni, il disegnatore Steve Dillon, noto per il suo lavoro su Preacher per la Vertigo ma anche per il suo ciclo sul Punitore della Marvel sempre in coppia con l'amico Garth Ennis.

La DC Comics ricorderà l'artista con una doppia splash page pubblicata su tutti gli albi in uscita il prossimo 16 novembre. Vi mostriamo l'immagine qui di seguito grazie a Bleeding Cool.

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L'ultimo addio di Garth Ennis all'amico Steve Dillon

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Qualche giorno fa vi abbiamo dato la triste notizia della scomparsa dell'artista Steve Dillon, co-creatore di Preacher insieme a Garth Ennis, con cui ha collaborato a lungo anche su altri fumetti. Ora l'amico di lunga data ha scritto un tributo per il compianto collega, affidando alla pagina Facebook di Dillon il suo scritto. Ecco di seguito il testo tradotto.

"A Steve piaceva farsi un drink o due, e se dobbiamo dire la verità, molti di noi lo conoscevano solo così. Oppure sarebbe più corretto dire che a Steve piacevano i pub, perché è lì che si incontrano le persone, e Steve amava la gente. Trovava le persone infinitamente interessanti, ed era felice di parlare con chiunque.

Ha cambiato la mia vita in un paio di modi. La prima volta è stato con una telefonata, all'incirca verso la fine del '91: "Va bene, amico, sto pensando di venire a New York il prossimo anno, forse per un lungo weekend. Cosa ne pensi?". La seconda volta è stata dopo più di due decenni di brillanti collaborazioni artistiche, dove era sempre stato in grado di rendere impeccabile ogni follia che gli proponevo.

Ci siamo incontrati a Londra nell'estate dell'89, ma è stato solo un anno dopo circa a Dublino che qualcosa è scattato davvero. Dopo che tutti gli altri se ne erano andati, siamo rimasti in piedi fino all'alba e ci siamo scolati una bottiglia di Jameson, parlando di quello che volevamo fare nei fumetti - quello che pensavamo potesse essere fatto con essi, quello che permetteva di fare il mezzo. Posso ricordare una sorta di reciproca "Oh, sì, tu. Tu sei quello giusto. Tu lo capisci". Questo sarebbe continuato perfettamente negli anni a venire.

L'ultima volta che ho visto Steve è stato alla fine della serata di sabato scorso a New York, camminava per la Fifth Avenue per andare al suo albergo dopo avermi augurato un buona notte fuori da Foley. Avrebbe potuto essere la fine di una notte qualsiasi. Non è un brutto ultimo ricordo. Steve è stato testimone al mio matrimonio e un mio caro amico. Penso che probabilmente mi abbia insegnato di più sul significato di questa parola di chiunque altro.

Ho bevuto con Steve Dillon da Dublino a Belfast, da Londra a Glasgow, da San Francisco a New York. Non ho nulla da recriminare. Grazie, amico."

- Garth Ennis

Numerosi altri artisti hanno nei giorni passati espresso il loro cordoglio.

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